Se questa è l’alternativa…

Temo che il mainstream abbia preso paura guardando non solo i sondaggi nei riguardi di Italexit.

Temo che il mainstream abbia preso paura guardando non solo i sondaggi nei riguardi di Italexit, ma soprattutto il fatto che, giorno dopo giorno, il Partito fondato da Gianluigi Paragone continuava ad incrementare i consensi.

Per questo il mainstream ha messo in campo le forze create apposta per screditare chi ha avuto la costanza di creare un vero partito del dissenso.

Cosa sia stato il Movimento 5 Stelle lo sappiamo tutti, ma è chiaro che chi ha messo in scena quella roba lì, è il mainstream e non è che si sia fermato lì, quando servivano i voti del Movimento per far sorgere un Governo fantoccio come il Conte Due, ecco che il Movimento è stato unito.

Quando non era più necessario si è creata una frangia, l’ennesima presa in giro per gli elettori. Gli si è dato un nome che richiamasse ad un cambiamento (Alternativa c’è) a queste persone ovviamente è stato garantito il loro lauto stipendio da parlamentari fino praticamente a fine legislatura.   

Per il futuro il loro compito sarebbe stato quello di “sabotare” le vere opposizioni anti sistema.

È banale oggi rendersene conto, basta vedere l’immane quantità di porcherie che sono state fatte dal Governo Conte Due, porcherie votate integralmente da tutti coloro che oggi fanno parte di Alternativa c’è.

Ed allora, perché rimanga a futura memoria, elenco, anche se in maniera succinta, cosa sia stato il Conte Due e quindi cosa hanno votato quelli di Alternativa c’è.

Ecco un resoconto:

5 settembre 2019 – il Governo denominato Conte Due giura nelle mani del Capo dello Stato, è un Governo sostenuto da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Articolo 1 ed Italia Viva. Potrei finirla qui perché solo vedendo i partiti che compongono la maggioranza possiamo senza dubbio già concludere che si trattava di un Governo vomitevole e chi ne ha fatto parte deve risultare assolutamente invotabile.

Specifichiamo, che quando dico Movimento 5 Stelle mi sto riferendo a tutto il Movimento 5 Stelle ne fa parte anche Paragone, Alternativa c’è non è nemmeno nella mente delle persone. Tutti i parlamentari che oggi collochiamo in Alternativa c’è sono fedelissimi del Movimento.

Paragone, invece, attacca subito la linea politica assunta dall’allora leader del partito, Luigi Di Maio. I continui contrasti fra Paragone e Di Maio raggiungono l’apice il 24 dicembre quando Paragone non vota la legge finanziaria, per questo una settimana dopo, il primo gennaio del 2020 Paragone viene espulso dal Partito.

Non serve forse sottolineare che, invece, quelli che in futuro entreranno in Alternativa c’è, votano tutto, sono fedelissimi di Di Maio e Conte perfettamente integrati nel Movimento 5 Stelle.

Ah scusate, dimenticavo, magari è bene ricordare quel Governo non era criticabile soltanto per le formazioni politiche che lo sostenevano, l’ho già detto, M5S, PD, Articolo 1 e Italia Viva, ma anche se non soprattutto per quei personaggi che erano stati scelti come Ministri. Non dico tutta la lista dei ministri, ne bastano due: Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, Ministro della Salute Roberto Speranza.

Questo è il Governo che quelli di Alternativa hanno sempre sostenuto. Siamo nel 2020, ripeto è fuori Paragone sono all’interno quelli di Alternativa c’è, ecco cosa fa questo Governo in relazione principalmente alla pseudo pandemia.

22 Febbraio – vengono dichiarate le prime due mini zone rosse

4 marzo – la Ministra dell’Istruzione, Azzolina chiude le scuole

8 marzo – la zona rossa viene estesa a tutta la Lombardia gran parte delle province dell’Emilia Romagna, ed ancora Veneto, Piemonte e Marche.

9 marzo – Viene estesa la zona rossa a tutta l’Italia

10 marzo firmato il decreto “io resto a casa” si chiude tutto, trasporto pubblico, bar, ristoranti, negozi, centri commerciali, rimangono aperti solo negozi di generi alimentari e farmacie.

24 marzo – Il Consiglio dei ministri approva una nuova stretta contro le violazioni delle norme per prevenire il coronavirus: sanzioni amministrative da 400 a 3000 euro per chi aggira le misure contenitive contro la COVID-19 e una pena massima di 5 anni per chi, da positivo al virus viola la quarantena.

23 aprile – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia in conferenza stampa l’intenzione da parte dell’UE di istituire un “Recovery Fund” che aiuti economicamente i Paesi europei maggiormente colpiti dall’emergenza coronavirus, soprattutto l’Italia e la Spagna. La proposta viene appoggiata anche dalla Francia.

18 maggio – Finisce il lockdown in tutta Italia. Riaprono bar, ristoranti e parrucchieri. Cinema e teatri restano chiusi. Rimane vietato lo spostamento tra regioni.

27 maggio – La Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen annuncia un piano, chiamato “Next Generation Eu”, per far fronte all’emergenza coronavirus, 

altra porcheria per stringere il cappio all’Italia

13 giugno – A Villa Pamphilj iniziano gli Stati Generali dell’Economia. Tra gli invitati, intervengono la presidente del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, la presidente della BCE, Christine Lagarde e il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Nello stesso giorno …

Il Ministro della Salute Roberto Speranza firma un accordo con l’azienda biofarmaceutica AstraZeneca per 400 milioni di dosi di vaccino anti-Covid da destinare a tutta la popolazione europea, insieme ai suoi omologhi di Germania, Francia e Olanda.

26 giugno – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina tengono una conferenza stampa a Palazzo Chigi nella quale vengono elencate le linee guida in vista dell’inizio del successivo anno scolastico, programmato per il 14 settembre. Viene stanziato un miliardo di euro per la digitalizzazione della scuola e per ulteriori opere di edilizia scolastica. (i famosi banchi a rotelle)

22 luglio – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte tiene un’informativa in Parlamento sugli esiti del Consiglio europeo straordinario (Tenutosi per la porcata del Recovery Fund). In CdM viene dato il via libera a uno scostamento di bilancio di 25 miliardi. Il governo decide, inoltre, di portare in Parlamento la proposta di proroga al 31 ottobre dello stato d’emergenza.

29 luglio – La Camera dei Deputati approva la proroga dello stato d’emergenza fino al 15 ottobre

1° agosto – Il Ministro della Salute Roberto Speranza rinnova le misure di distanziamento sociale anti-Covid sui treni ad alta velocità.

7 agosto – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firma un nuovo DPCM in cui vengono prorogate fino al 7 settembre le misure precauzionali minime per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus.

16 agosto – Il governo decide di chiudere le discoteche (riaperte in alcune regioni italiane, tra cui la Sardegna) e impone l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto dopo le 18 nei luoghi in cui si creano assembramenti.

7 settembre – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firma un nuovo DPCM in cui vengono prorogate fino al 7 ottobre le misure precauzionali minime per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus.

7 ottobre – Il CdM delibera la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021. A causa dell’aumento dei contagi, un nuovo Dl impone l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto se in presenza di persone non conviventi.

13 ottobre – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firma un nuovo DPCM in cui vengono prorogate fino al 13 novembre le misure precauzionali minime per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus, a cui si aggiungono il divieto di gite scolastiche, di feste private sia al chiuso e all’aperto e di praticare sport amatoriali. 

18 ottobre – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firma un nuovo DPCM che impone delle restrizioni per le attività di ristorazione, per le attività sportive dilettantistiche e che prevede la facoltà da parte dei comuni di disporre la chiusura al pubblico di luoghi ove si possano creare assembramenti e la possibilità per le scuole di effettuare turni pomeridiani.

25 ottobre – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firma un nuovo DPCM con ulteriori restrizioni valide fino al 24 novembre per contrastare l’epidemia da coronavirus; tra cui la chiusura di teatri, cinema, palestre e piscine, il potenziamento della didattica a distanza nelle scuole fino al 75% e la chiusura anticipata di bar e ristoranti alle ore 18. In varie città (Napoli, Roma, Catania, Milano, Torino, Trieste) si tengono manifestazioni di protesta, con occasionali atti di vandalismo e scontri con la polizia.

3 novembre – Il Presidente del Consiglio firma un nuovo DPCM contenente misure contro la COVID-19, in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre: oltre a chiusure di varie attività, stabilisce che le regioni vengano classificate in 3 diverse zone di criticità (gialla, arancione e rossa, con relative restrizioni via via più intense), in base al rischio epidemiologico di ognuna, tramite apposite ordinanze del Ministro della salute, dalla durata non inferiore a 2 settimane.

9 novembre – Il CdM, valutata la situazione sanitaria nella Regione Calabria, dichiarata zona rossa, posticipa il voto regionale tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021 (le elezioni si sarebbero dovute tenere a dicembre 2020, due mesi dopo la scomparsa di Jole Santelli).

10 novembre – Con nuove ordinanze del ministro della salute, in vigore dall’11 al 25 novembre, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

13 novembre – Con nuove ordinanze del ministro della salute, in vigore dal 15 al 29 novembre, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

24 novembre – Il Ministro della Salute Roberto Speranza rinnova le misure restrittive relative alla provincia di Bolzano (zona rossa) e alle regioni Basilicata, Liguria e Umbria (zona arancione).

3 dicembre – Il governo elabora un nuovo DPCM (in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio), in vista delle festività natalizie che vieta gli spostamenti regionali e tra comuni.

5 dicembre – Con nuove ordinanze del ministro della salute, in vigore dal 6 al 20 dicembre, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

9 dicembre – Il Parlamento vota per approvare o respingere le comunicazioni del Presidente del consiglio in merito alla riforma del MES, oggetto di discussione nell’Eurogruppo del successivo 10 e 11 dicembre. Sia la Camera (314 favorevoli, 239 contrari, 9 astenuti) sia il Senato (156 favorevoli, 129 contrari, 4 astenuti) approvano la risoluzione di maggioranza.

11 dicembre – Con nuove ordinanze del ministro della salute, in vigore dal 13 al 27 dicembre, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

23 dicembre – La Camera approva la legge di bilancio per il 2021, su cui il governo ha posto la questione di fiducia, con 314 favorevoli, 230 contrari e 2 astenuti.

E FINALMENTE ECCOCI!!!

27 dicembre – Ha inizio la campagna di vaccinazione contro il SARS-CoV-2, tramite le prime 9 750 dosi di vaccino giunte in Italia il 25 dicembre.

Ricordate il camion dei gelati

Questo è il buon natale 2020 che ci ha riservato Alternativa c’è all’interno di un Governo che ha come  Ministro della Salute Roberto Speranza.

E siamo al 2021

12 gennaio – Il Consiglio dei ministri, riunito in tarda serata, approva il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il documento che stabilisce la destinazione d’uso dei fondi e prestiti del Next Generation EU spettanti all’Italia. 

13 gennaio – Nel pomeriggio Matteo Renzi annuncia il ritiro degli esponenti di Italia Viva dall’esecutivo, avviando la crisi di governo, a seguito di tensioni durate settimane. In serata il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge: il divieto di spostamento tra regioni è prorogato fino al 15 febbraio e lo stato di emergenza fino al 30 aprile 2021. 

14 gennaio – Viene varato un nuovo DPCM contenente misure contro la COVID-19, in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo 2021.

16 gennaio – Con nuove ordinanze del ministro della salute, in vigore dal 17 al 31 gennaio, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

18 gennaio – Il Presidente del Consiglio rende le sue comunicazioni nell’aula di Montecitorio in relazione alla situazione politica in atto, ponendo la questione di fiducia sulla risoluzione di maggioranza (non firmata da Italia Viva) per verificare l’appoggio parlamentare all’esecutivo. La Camera conferma la fiducia al governo con 321 voti favorevoli, 259 contrari e 27 astenuti (i deputati di Italia Viva). 

19 gennaio – Anche il Senato conferma la fiducia al governo con 156 voti favorevoli, 140 contrari e 16 astenuti (i senatori di Italia Viva) in seguito alle comunicazioni del Presidente Conte. Il governo ottiene quindi la maggioranza relativa, ma non quella assoluta (di 161 voti).

23 gennaio – Con nuove ordinanze del ministro della salute, in vigore dal 24 gennaio al 7 febbraio, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

25 gennaio – Prendendo atto che la relazione sulla prescrizione del Ministro della giustizia Bonafede (in programma in aula per mercoledì 27 o giovedì 28 gennaio) non avrebbe ottenuto i voti necessari per l’approvazione al Senato, Giuseppe Conte annuncia le sue dimissioni per il giorno seguente.

26 gennaio – Giuseppe Conte sale al Quirinale, dove rassegna le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica, rimanendo in carica per il disbrigo degli affari correnti.

2 febbraio – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella decide di convocare per il giorno successivo Mario Draghi, già governatore della Banca d’Italia e presidente della Banca centrale europea. 

3 febbraio – Il professor Mario Draghi accetta con riserva l’incarico di formare un nuovo governo.

È perlomeno finita? Non ancora, nonostante Draghi stia già facendo la consultazione per formare un nuovo governo… 

12 febbraio – Nel corso dell’ultimo CdM del governo Conte II, l’esecutivo vara un decreto-legge che stabilisce nuove restrizioni sugli spostamenti tra regioni fino al 25 febbraio. Con nuove ordinanze del ministro della salute, vengono aggiornati gli scenari di rischio epidemiologico distinti per regione.

13 febbraio – Con la formazione ed il giuramento del nuovo governo Draghi, termina ufficialmente il governo Conte II. Il Presidente uscente Conte lascia pertanto Palazzo Chigi a seguito della consueta cerimonia della campanella, che segna il passaggio delle consegne con il nuovo Presidente del Consiglio Draghi.

Tutte queste porcherie che sono costate agli italiani sangue, sudore e lacrime, per non parlare di coloro che hanno perso la vita, tutte queste porcherie sono state possibili grazie ai voti spesso decisivi di coloro che dieci giorni dopo, il 23 Febbraio, cercando di rifarsi una verginità, sono usciti dal Movimento 5 Stelle costituendo una formazione alla quale hanno dato il nome di Alternativa c’è.

Questa è quella gente lì! E’ quella che ora grida al fascismo, che coraggio! Dopo che sono stati proprio loro che hanno votato quei DPCM quelli sì veramente decreti fascisti, liberticidi.

Tutto questo per ristabilire la verità dei fatti.

Non fatevi ingannare per la cento miliardesima volta da coloro che gridano al pericolo fascista.

L’esperienza, da quando ho avuto l’età della ragione, mi induce a dire che non c’è peggior fascista di chi grida al pericolo fascista. 

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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