Ucraina – Putin attacca Chernobyl! Zelensky non reperibile!

Alle prime luci della mattina, Putin attacca Kiev, la capitale ucraina! Nel frattempo, anche Chernobyl viene attaccata. Un messaggio alla Nato?

Alle prime luci di questa mattina, 25 febbraio 2022, l’Ucraina è stata colpita al cuore: Kiev. La capitale è stata colpita da missili balistici. Arrivano immagini di arei abbattuti, i cui detriti piovono dal cielo provocando incendi sui palazzi.

A riferirlo è stata la CNN che proprio in questi giorni si trova sul posto e, anche se con grande difficoltà, riescono a comunicare in tempo reale quello che sta accadendo nella capitale Ucraina.

Centinaia di migliaia gli sfollati che per proteggersi dai bombardamenti hanno deciso di rifugiarsi nei locali della metro, contro ogni restrizione Covid. Ma il Covid sembra essere l’ultimo dei problemi in questo momento, soprattutto, quando esiste il rischio concreto che una bomba possa colpirti.

Il Presidente del consiglio Draghi, che stamattina avrebbe dovuto sentire telefonicamente il Presidente Zelensky, non ha potuto farlo. Il presidente ucraino non era più disponibile. Anche lui ha preferito rifugiarsi con la sua famiglia in un luogo segreto.

Nel frattempo, vi ricordiamo che potrete aiutare l’Ucraina attraverso un contributo economico semplicemente collegandovi al sito Razom – Togheter we are Ukraine!

Ucraina – Attacco russo a Chernobyl 

CHERNOBYL – Purtroppo, le forze russe non hanno raggiunto solo Kiev. Attacchi sono stati registrati anche a Chernobyl, la quale sembra già essere sotto il controllo della Russia. Al momento è difficile dire se la centrale nucleare sia al sicuro. 

Secondo il consigliere del presidente ucraino, Mykhalo Podolyak, l’attacco alla centrale nucleare è stato assolutamente privo di senso. A meno che i russi non vogliano utilizzarla come arma. In quel luogo, in particolare, avviene lo stoccaggio delle scorie nucleari. 

Se i russi riuscissero a colpire proprio quella zona, le scorie radioattive si riverserebbero per kilometri sull’intera zona, mentre i fumi radioattivi riuscirebbero a raggiungere l’Europa intera, con conseguenze che possiamo solo immaginare.

Secondo le notizie arrivateci e comunicate da Rai News, per il momento non sembrano esserci dei danni ai reattori o ai magazzini dove vengono conservate le scorie nucleari, ma il pericolo che possano essere colpiti è alto. Secondo l’ex consigliere del presidente ucraino, Igor Novikov, attualmente sul territorio ucraino

“ci sono 15 reattori nucleari attivi e scorie nucleari a Chernobyl: un colpo di mortaio e tutti in Europa si trovano ad affrontare una grave catastrofe nucleare, non è solo una questione ucraina è un grave pericolo per tutta l’Europa”

La situazione è insostenibile. Tantissimi gli sfollati, così come sono tanti i feriti ed i morti, tra i civili ed i militari. Mentre le forze russe avanzano, l’Ucraina risponde agli attacchi. Attualmente, però, reperire le informazioni sembra molto difficile. Il conflitto sembra avere tutte le caratteristiche di una guerra lampo.

Intere famiglie fuggono dalle loro case per dirigersi chissà dove. Tuttavia, i confini sono aperti e tutti potranno chiedere asilo politico. La guerra avanza pericolosamente verso Kiev, ma l’Ucraina resiste!

KIEV – Agli attacchi della Russia, l’Ucraina risponde senza mezze misure. Secondo le notizie diffuse dal ministero della Difesa ucraino, i russi sembrano aver perso già 800 uomini, ma non solo. Sono stati abbattuti anche sette aerei, sei elicotteri, 30 carri armati e 130 veicoli corazzati.

Tuttavia, anche le forze ucraine hanno subito delle perdite. Secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, i soldati ucraini ad aver perso la vita sono 137, mentre 316 militari sono rimasti feriti. Il tutto è stato comunicato direttamente attraverso il canale Telegram del presidente.

Nonostante le forze russe si stiano già muovendo verso la capitale ucraina, Kiev, il presidente Zelensky ha deciso di non abbandonare il suo paese e di restare insieme alla sua famiglia. Queste le parole del presidente rilasciate dall’ANSA:

“Anche se la Russia – ha aggiunto – mi ha identificato come obiettivo numero uno e i miei familiari come obiettivo numero due”. “Il destino del Paese – ha concluso – dipende dai nostri soldati e dal nostro popolo”

Purtroppo, però, le forze ucraine non basteranno e non riusciranno per molto tempo a reggere gli attacchi russi, tanto che a chiederselo è proprio il presidente. Gli stati europei, così come anche quelli di oltre oceano, stanno decidendo il da farsi.

La via dell’attacco militare al momento non sembra essere percorribile. L’unica arma a nostra disposizione sembrano essere le sanzioni economiche. Ma riusciranno ad indebolire la Russia e far retrocedere la guerra?

Il presidente Zelensky non sembra esserne convinto. L’Ucraina, secondo il presidente ucraino, è stata lasciata sola a combattere la Russia.

Putin non teme le sanzioni: “L’invasione dell’Ucraina è stata una misura necessaria.”

Putin non sembra aver paura delle dure sanzioni applicate dagli Stati. 

Durante uno dei suoi discorsi, Putin ha rassicurato gli imprenditori russi affermando con certezza che “la Russia non intende abbandonare il mercato internazionale.” Poi, ha replicato – “La Russia è parte dell’economia mondiale e noi non abbiamo certamente intenzione di danneggiare quel sistema. Non credo che ai nostri partner convenga spingerci fuori da questo sistema.”

Putin non sembra disporre solamente delle forze militari, utili per la riuscita dell’invasione e della conquista dell’Ucraina, ma anche di uno “scudo economico” contro le sanzioni inflitte dall’Unione Europea, ovvero le riserve valutarie.

Nonostante, proprio nella giornata di ieri il segretario del PD, Enrico Letta, abbia affermato con certezza che la Russia non sembra essere una potenza economica e che, perciò, l’unica via per colpire Mosca sembrano essere proprio le sanzioni, Putin non sembra avere paura dei danni che potrebbero causare all’economia russa.

Secondo Putin l’economia russa è in grado di resistere alle misure economiche che Bruxelles si prepara ad inasprire dopo quelle messe in campo martedì. Sono anni che la Russia si prepara al peggio. Stessa cosa non ha, invece, fatto l’Unione Europea, come anche il nostro paese.

Secondo l’Osservatorio di geoeconomia dell’ISPI, “la Russia ha costruito un cuscinetto molto importante per la sua economia, preparandosi a uno scontro commerciale con l’Unione Europea. Poi continua – Questo cuscinetto è rappresentato dalle enormi riserve di valute estere e auree che Mosca ha aumentato in maniera cospicua da diversi anni a questa parte.”

La riserva sembrerebbe ammontare a ben 600 miliardi di dollari.

Tuttavia, non tardano ad arrivare gli attacchi mediatici dei leader degli stati europei; dalla presidentessa Ursula Von Der Leyen, che attraverso Twitter ha condannato duramente gli attacchi di Mosca

Finanche al leader del governo britannico, Boris Johnson, il quale senza usare mezzi termini, ha definito Vladimir Putin un dittatore, nemico delle democrazie occidentali.

Il premier britannico proprio in queste ore ha proposto un vertice urgente dei leader Nato al fine di organizzare una serie di pacchetti sanzionatori per “azzoppare l’economia russa”.

ITALIA – In Italia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, convoca il Consiglio Supremo di Difesa, il quale si riunirà alle ore 16.30. il Governo, presieduto dal presidente Mario Draghi, condanna aspramente gli attacchi della Russia all’Ucraina e chiarisce di essere al lavoro con gli alleati NATO e con gli stati europei per riuscire a rispondere immediatamente agli attacchi russi.

Anche i leader dei partiti sembrano essere uniti e coesi nell’attaccare e condannare con fermezza gli attacchi ingiustificati e folli della Russia contro l’Ucraina.

Nel frattempo, milioni di manifestanti ucraini sono scesi in piazza contro la guerra. Decine di famiglie condannano le intenzioni di Punti, ormai eguagliato ad Hitler, e piangono per i familiari lasciati soli a combattere contro la Russia. 

Anche a San Pietroburgo, così come in altre città russe, decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per dire NO alla guerra contro l’Ucraina. Gli stessi, sono stati arrestati durante la notte dalle polizie russe.

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