Ape sociale 2022 attiva anche per tutto il 2022. Non una novità da poco, considerato che la misura rischiava di restare arenata al 2021. Il Governo Draghi ha prorogato l’anticipo pensionistico per l’anno in corso, inserendo nuove condizioni necessarie per permette a un maggior numero di lavoratori di aderire alla misura.
E, così, milioni di lavoratori, disoccupati, caregiver e invalidi civili, possono presentare la prima istanza per lo scivolo pensionistico in scadenza tra qualche giorno.
Visti i tempi, appare particolarmente importante conoscere tutti gli aspetti che offre l’anticipo pensionistico Ape sociale, anche per valutare l’importo netto mensile che garantisce la misura.
Parliamo di una misura pensionistica che consente di uscire dal lavoro almeno circa 5 anni prima rispetto alla pensione ordinaria, senza troppe penalizzazioni.
Occorre, sottolineare che, nel 2021 andare in pensione con Ape sociale, significava dover rispettare diversi vincoli, che ne limitano l’accessibilità. Oggi, il quadro delle condizioni è stato alleggerito e non di poco, il che ha permesso a un maggior numero di beneficiari di rientrare nella misura.
Sebbene, il Governo Draghi ha ampliato la platea degli aventi diritto, la misura resta condizionata dalla presenza di diversi criteri, oltre che a tre date specifiche per inviare la richiesta per il rilascio del diritto alla pensione.
In ogni caso, si tratta di un ottimo scivolo pensionistico che funge da accompagno alla pensione per tante categorie di lavoratori.
Nella Legge di Bilancio 2022 è presente la proroga dell’anticipo pensionistico Ape sociale accompagnata da un cambio repentino degli obblighi. Una novità non di poco conto che permette a milioni di lavoratori di potersi ritirare dal lavoro con un’età minima di 63 anni, contro i normali 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia, a cui segue un’anzianità contributiva minima di 30, 32 e 36 anni.
Una breve guida alle caratteristiche principali della misura Ape sociale 2022. Ti spiegheremo, quando presentare la domanda per il rilascio del diritto alla pensione. E, qual è l’importo netto mensile spettante con l’anticipo pensionistico.
Ape sociale 2022: proroga, requisiti e importo netto mensile
È bene comprendere che possono avvalersi dell’anticipo pensionistico Ape sociale i lavoratori che entro la data del 31 dicembre 2022, abbracciano un’età anagrafica minima di 63 anni con un montante contributivo corrispondente a 30 anni, ma anche 32 o, ancora 36 anni di anzianità contributiva a seconda della categoria lavorativa di appartenenza. Oltre, a diverse condizioni necessarie per il rilascio del certificato del diritto alla pensione.
In altre parole, per poter accedere al prepensionamento con Ape sociale occorre sono solo la presenza dei requisiti anagrafici e contributivi, ma anche di diversi vincoli necessari per l’accoglimento della prima istanza.
Anche, perché, non si può presentare subito la richiesta per l’ammissione all’anticipo pensionistico, ma occorre presentare innanzi tutto, la prima istanza all’INPS per la verifica della presenza del diritto alla pensione.
In altre parole, il lavoratore deve presentare all’INPS una richiesta per il rilascio del riconoscimento di tutti i requisiti, nonché, delle condizioni previste dalla normativa per l’accesso all’anticipo pensionistico Ape sociale.
Una richiesta condizionata dalla presenza di date prestabiliste. Ciò significa che il lavoratore che intende avvalersi dell’anticipo pensionistico deve presentare la prima richiesta per il riconoscimento del diritto alla pensione tenendo conto di tre periodi temporali ben precisi.
La prima data utile per presentare la richiesta cade il giorno 31 marzo 2022, a seguire la data del 15 luglio 2022 e infine entro la data del 30 novembre 2022.
Ape sociale 2022: aumento la platea degli aventi diritto!
Le novità sull’anticipo pensionistico in vigore dal 2022 sono diverse, queste perché al di là del differimento della misura nel 2022, che ha permesso ai lavoratori di poter beneficiare di un anticipo pensionistico all’età di 63 anni contro i 67 anni necessari per la pensione di vecchiaia esiste anche un grosso ampliamento della platea degli aventi diritto.
Cosa significa quest’ultimo punto? Il Governo Draghi ha modificato le condizioni necessarie per l’ottenimento dell’individuazione della categoria dei disoccupati, lavoratori dipendenti e dei lavoratori che rientrano nelle attività gravose.
Nello specifico, nella Legge di Bilancio 2022, attualmente operativa è stata prorogata la misura APE Sociale, sino alla data del 31 dicembre 2022.
Le novità legate all’anticipo pensionistico per i lavoratori, disoccupati, caregiver e invalidi civili sono diverse, tra cui:
- per i caregiver sono state ridimensionati i criteri di ammissibilità. Vengono richiesti 6 mesi di assistenza legata al coniuge o familiare, se a carico;
- per i disoccupati, è stato sganciato il criterio sul termine della misura NASpl che prevedeva la fine del godimento della misura da un minimo di 3 mesi. Nel 2022 quest’ultimo requisito non è più presente;
- per i lavoratori sono state inserite nuove figure professionali che rientrano nella categoria dei lavori ritenuti gravosi;
- per gli invalidi civili è necessario il rilascio dell’INPS di una percentuale d’invalidità dal 74%.
Milioni di lavoratori gravosi possono avvalersi della misura Ape sociale per poter anticipare l’uscita dal lavoro godendosi non la vera pensione, ma l’anticipo pensionistico. Si, perché, di fatti la misura Ape sociale accompagna il lavoratore sino al perfezionamento dei requisiti necessari per la pensione di vecchiaia.
I lavoratori che rientrano nelle mansioni gravose possono avvalersi dell’anticipo pensionistico, richiedendo l’accesso alla misura Ape sociale, se sussiste un’anzianità contributiva non inferiore a 36 anni e in presenza di età anagrafica minima di 63 anni.
Inoltre, va chiarito un altro punto legato alle mansioni gravosi, per l’accesso all’anticipo pensionistico occorre aver svolto tale attività da un periodo minimo di 6 anni rapportato agli ultimi 7. E, ancora da un minimo di 7 anni rapportato negli ultimi 10 anni lavorati. In ogni caso, nel sito INPS è disponibile la lista delle attività ammesse all’anticipo pensionistico Ape sociale 2022.
Ape sociale 2022: qual è la differenza con le altre misure?
Come anticipato dal Orizzontescuola, i lavoratori fortunati che hanno potuto abbracciare la misura Quota 100, Opzione donna o, ancora, Quota 102 godono di un assegno pensionistico finale, nulla che si accosti minimamente a qualcosa di provvisorio o poco definitivo. In questi casi, parliamo di una vera e propria pensione.
L’antico pensionistico Ape sociale non offre un assegno definitivo, ma parliamo di un assegno rilasciato mensilmente dall’INPS con la sola funzione di accompagnare il lavoratore al perfezionamento dei requisiti necessari per la pensione (anticipata o vecchiaia).
In sostanza, la misura Ape sociale (se in presenza di tutte le condizioni e requisiti), viene rilasciata a 63 anni, terminando il suo ciclo vitae entro i 67 anni di età. Momento in cui il lavoratore dovrebbe raggiungere i requisiti necessari per il rilascio della pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contribuzione) o, ancora, per la pensione anticipata che porta a 42,10 anni per gli uomini, mentre per le donne la soglia è pari a 41,10 anni di contribuzione.
L’INPS per la misura Ape sociale non prevede il rilascio della tredicesima mensilità, né tantomeno forme di prestazioni aggiuntive o reversibilità.
L’importo netto mensile dell’anticipo pensionistico corrisponde al valore non più alto di 1.500 euro.
L’Ape sociale si sposa perfettamente con gli altri scivoli aziendali, in quanto l’INPS rilascia mensilmente al lavoratore un assegno per accompagno alla pensione.
Previsto con sconto contributivo per le lavoratrici madri, per ogni figlio fino a un massimo di 2 anni.