Bonus busta paga, la beffa d’agosto ai dipendenti: ecco chi porta a casa il vero guadagno

A tutti i dipendenti arriverà il bonus busta paga ad agosto, ma solo in pochi porteranno a casa un effettivo guadagno netto. Ecco chi sono i fortunati

Doveva arrivare una busta paga più ricca ad agosto per tutti i dipendenti, e invece solo alcuni avranno un vero guadagno, almeno in termini di netto.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, dal prossimo mese i dipendenti della Pubblica Amministrazione potranno beneficiare di un bonus una tantum, distribuito per tutte le 13 mensilità.

Costato ben 1 miliardo di euro alle casse dello Stato, questo emolumento sarà corrisposto al lordo, pertanto le cifre stimate dovranno essere poi ricalcolate in base alle varie trattenute.

Chi potrà infatti portare a casa un effettivo guadagno netto nella propria busta paga di agosto saranno solo alcuni tra i dipendenti della PA.

Bonus busta paga, la beffa d’agosto ai dipendenti: ecco chi porta a casa il vero guadagno

Secondo quanto previsto dalle tabelle disponibili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il bonus busta paga d’agosto sarà calcolato sull’1,5% dello stipendio annuo del dipendente.

Non sarà però un’erogazione a rata unica: per 13 mesi il dipendente riceverà un tredicesimo della somma complessiva del bonus, che sarà aggiunto automaticamente alla sua retribuzione lorda.

La misura è stata disposta in parte per venire incontro ai dipendenti statali, anche loro colpiti dal caro spesa e dall’inflazione. Ma soprattutto per “anticipare” le nuove somme previste col rinnovo dei contratti collettivi per il triennio 2022-2024.

Rinnovo che non sarà facile garantire: solo per sostenere i nuovi stipendi dell’amministrazione centrale serviranno oltre 8 miliardi di euro. E al momento il Governo è in attesa di trovare le risorse necessarie.

Ha convenuto pertanto di garantire per i prossimi 13 mesi un bonus sulla busta paga. Il problema è che questo bonus è calcolato sul lordo, e non sul netto. Difficile quindi parlare di vero guadagno per il dipendente pubblico.

A quanto ammonta il guadagno netto del bonus busta paga

Il fatto che il bonus busta paga sia erogato in base allo stipendio lordo annuo cambia completamente la prospettiva di guadagno per un dipendente medio, che si ritroverà con un incremento totale di 185 euro lordi.

Se infatti si detraggono i vari contributi previdenziali IVS e le trattenute fiscali IRPEF, di questo bonus rimangono all’incirca 101,75 euro. Ovvero poco più di 7,82 euro netti al mese, per 13 mesi. E questo anche aggiungendo gli importi dei mesi arretrati.

Il vero guadagno andrà a chi si ritroverà dopo 13 mesi con un incremento lordo di 534 euro, ovvero i dirigenti della pubblica amministrazione.

Detratti IRPEF e contributi, potrebbero portare a casa tra i 240 e i 293 euro in più a fine anno, ma questo dipende anche dalle aliquote applicate.

È il problema di tutti gli aumenti secondo calcolo proporzionale: chi guadagna di più, avrà un bonus più ricco.

Invece di seguire quanto stato fatto anche con l’ultimo maxi aumento della pensione di luglio, il Governo ha preferito erogare un emolumento con percentuale fissa, anche nel caso di stipendi importanti come quello del dirigente.

Inoltre è bene aggiungere il fatto che il bonus potrebbe incidere sull’imponibile lordo. Non pochi rischieranno così di perdere l’ex bonus Renzi, soprattutto se si dovesse trovare già da oggi a poche centinaia di euro dalla soglia massima consentita.

Rischierebbe paradossalmente di doverlo ridare indietro, se dovesse superare a fine anno tale soglia.

Chi avrà diritto al bonus ad agosto

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito l’erogazione del bonus busta paga a circa 3,2 milioni di persone, ovvero a quasi tutto l’organico pubblico nazionale. Si va dalle amministrazioni alle aziende dello Stato, anche a ordinamento autonomo, fino agli enti regionali, provinciali e comunali, comprensivi di comunità montane, consorzi e associazioni.

In aggiunta, anche le istituzioni scolastiche e universitarie, così come gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari), le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni godranno di questo aumento lordo nella busta paga.

Oltre all’apparato amministrativo e scolastico, anche l’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), la magistratura, e l’avvocatura di Stato, nonché le Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco potranno avere in busta paga questo emolumento.

Ma tra i vari professori universitari, personale amministrativo e contabile pubblico, dirigenti prefettizi e penitenziari, c’è una categoria che non avrà il bonus busta paga ad agosto.

Sono gli insegnanti supplenti, che dovranno attendere il mese successivo. Anche se per i docenti è in arrivo il nuovo aumento dello stipendio, comprensivo anche degli arretrati degli anni precedenti.

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