Green Pass o obbligo vaccinale: le regole per i lavoratori!

Il Governo ha limitato l'accesso ai posti di lavoro a diverse categorie di lavoratori che, ora, dovranno esibire il Super Green Pass. Vediamo quali.

In questi giorni è arrivato il semaforo verde del Consiglio dei ministri ad ulteriori restrizioni per quanto riguarda l’utilizzo del Green Pass e per l’obbligo vaccinale da seguire per alcune categorie di lavoratori.

Infatti, per diverse categorie di cittadini che compiono 50 anni entro il 15 giugno, l’accesso in sede lavorativa sarà garantito unicamente in caso di possesso del Super Green Pass, ovvero, il certificato rilasciato solamente in caso di somministrazione del vaccino e di positività al Covid-19.

Questa decisione è stata presa a seguito di un lungo dibattito tra il Pd che richiedeva a gran voce l’obbligo vaccinale per tutti i maggiorenni e dall’altra parte con Lega e Cinque Stelle che si sono dichiarate contrarie a questa ipotesi. Tale contrapposizione ha portato Mario Draghi a scegliere di fare un ulteriore passo verso il tentativo di incentivare i cittadini a prendere parte alla campagna vaccinale

A sostegno di questa normativa, inoltre, sono state predisposte diverse sanzioni che saranno elargite dall’Agenzia delle Entrate già dal primo febbraio, incaricata di scovare i lavoratori non-vaccinati incrociando i dati della popolazione residente con quelli delle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.

Coloro che saranno sorpresi trasgredire questa normativa facenti parte delle categorie per cui è stato introdotto l’obbligo vaccinale, saranno costretti a pagare una multa di 100 euro.

Come vedremo nelle seguenti righe, inoltre, i lavoratori universitari rappresentano una delle categorie costrette a sottoporsi a vaccinazione e, di tali soggetti, ha parlato la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, che ai microfoni di Money.it ha spiegato come:

La risposta dei lavoratori universitari la vedremo in queste prossime settimane, anche se già nei mesi precedenti i vaccinati delle università e delle istituzioni raggiungevano il 90%. Obbligo vaccinale? Essendo medico sono favorevole.

Tra coloro che si sono dichiarati contrari a questo provvedimento, Giorgia Meloni ha criticato sul attraverso i suoi profili social i provvedimenti governativi durante il periodo epidemiologico:

“Green Pass, Super Green Pass e obblighi vaccinali non sono serviti a nulla, ora invece di chiedere scusa agli italiani, perseverano sulla strada della repressione delle libertà continuando ad alimentare il clima di terrore dell’emergenza perenne”.

Prima di andare a scoprire quali categorie, nello specifico, dovranno seguire l’obbligo vaccinale o la presentazione del Super Green Pass per rientrare al lavoro, vi lasciamo al video del canale Youtube di informazione Adnkronos che spiega le principali novità legate a questo provvedimento:

Le categorie lavorative che dovranno seguire l’obbligo vaccinale

Come abbiamo visto in precedenza, le recenti normative governative hanno cercato di contemplare il recente aumento dei contagi cercando di coinvolgere più persone nel prendere parte alla campagna vaccinale in corso, infatti, come riportato dal decreto n.229, 7.1.22 del 7 Gennaio 2022:
“l’attuale contesto impone la prosecuzione delle iniziative di carattere  straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività”
Per far fronte, quindi, all’attuale situazione, il decreto legge ha esteso l’obbligo vaccinale per diverse categorie di lavoratori, tra le quali:
  • Militari;
  • Lavoratori;
  • Personale sanitario e amministrativo della sanità;
  • Forze dell’ordine;
  • Lavoratori del pubblico soccorso;
  • Docenti e personale amministrativo della scuola e dell’università;
  • Lavoratori pubblici e privati over 50.
Per queste categorie sarà necessario esibile il Super Green Pass al rientro in ufficio, ottenibile attraverso l’adesione alla campagna vaccinale o esibendo la certificazione di avvenuta negativizzazione dal Covid-19, che sarà recapitata dall’ATS a seguito di un tampone negativo effettuato presso una delle strutture autorizzate.

Inoltre, come riportato proprio dal decreto n.229, 7.1.22 del 7 Gennaio 2022, queste categorie implicate nell’obbligo di detenzione del Super Green Pass saranno esentate nel caso in cui:

Sono esentati dall’obbligo di vaccinarsi coloro che accertano un pericolo per la salute, a causa di condizioni cliniche documentate, attestate da medici di base o incaricati alla inoculazione del vaccino.

Super Green Pass: dubbi sull’obbligo vaccinale nei lavoratori over-50

Quella appena introdotta risulta essere la novità più importante in tema diritto lavorativo di questo travagliato inizio di 2022, con i lavoratori over-50 che da questo momento non potranno più confidare nella dimostrazione di negatività attraverso l’accesso a test rapidi-antigenici test molecolari.

Infatti, entro il primo giorno di febbraio tutti i lavoratori che hanno compiuto o superato i 50 anni per andare a lavorare saranno costretti a mostrare al RRP o al datore di lavoro il Super Green Pass, la speciale certificazione verde ottenuta solamentre tramite negativizzazione somministrazione del vaccino.

Come riferito nel corso delle righe precedenti, inoltre, da tale obbligo sono esentati coloro che non possono vaccinarsi per ragioni sanitarie, che dovranno presentare una certificazione clinica attestata dal medico di medicina generale o dal personale incaricato di somministrare la dose di vacino nei centri dedicati.

Inoltre, come previsto proprio dalla struttura del Super Green Pass, anche coloro che sono guariti dal Covid-19 da meno di 120 giorni saranno esentati, in quanto, le attuali disposizioni scientifiche in campo vaccinale presuppongono che debba aspettare 4 mesi prima di sottoportsi alla somministrazione.

Inoltre, per coloro che, appartenenti alla categoria dei lavoratori over-50, dal 1° febbraio saranno sorpresi a non aver completato il ciclo vaccinale entro i termini previsti o a non averlo concluso entro i termini di validità del Green Pass, andranno in conto ad una multa una tantum di 100euro, elargita dall’Agenzia delle Entrate.

In particolare, questo provvedimento ha destato perplessità anche in chi, come Roberto Burioni, in passato inneggiava all’obbligo vaccinale, come twittato proprio dal virologo italiano:

Obbligo del Green Pass sul posto di lavoro: come essere in regola

Come abbiamo illustrato nel corso delle precedenti righe, infatti, per le altre categorie di lavoratori non è necessario essere in possesso del Super Green Pass ma basterà “solamente” mostrare il Green Pass base, ovvero quello ottenuto a seguito di certificazione di negatività tramite tampone rapido o molecolare.

E’ bene ricordare che, in ambedue i casi, la validità della certificazione verde è limitata a poche ore: 48 ore per coloro che si sono sottoposti al test-antigenico72 ore per i lavoratori che sono stati certificati a seguito di un tampole molecolare.

Dal 15 febbraio, pertanto, sarà onere dei datori di lavoro dedicarsi alla verifica delle certificazioni verdi e, nel caso in cui un lavoratore fosse sorpreso a non essere in possesso del Green Pass base, potrà essere considerato assente ingiustificato, anche senza conseguenze disciplinari, fino alla presentazione della certificazione.Questo status, però, implica che il lavoratore presenti il certificato entro e non oltre il 15 giugno 2022

Durante questo periodo di assenza ingiustificata ai lavoratori non sarà corrisposta alcuna retribuzione nè alcun tipo di compenso.

Come affermato proprio dal decreto n.229, 7.1.22 del 7 Gennaio 2022, l’accesso ai luoghi di lavoro è vietati per quei lavoratori in violazione dell’obbligo di Green Pass:

La violazione delle disposizioni porterà ad una sanzione irrogata dal prefetto e si applica la  sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una  somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze  disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore. 

Infine, indipendentemente dal numero di lavoratori che l’azienda contiene, dal 15 giugno 2022, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, ai datori di lavoro sarà consentito sospendere i soggetti contravvenenti per tutta la durata del contratto di sostituzione per un periodo non superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al termine del 15 giugno.

Green Pass: il governo al lavoro per la proroga a chi ha la terza dose

Nelle ultime settimane si è sollevato un problema che riguarda la scadenza di coloro che hanno effettuato le tre dosi del vaccino anti-Covid, in quanto, calcolando che i primi ad effettuare la dose booster sono stati vaccinati a metà settembre, nella prima metà di marzo ci saranno le prime scadenze del Green Pass di questi soggetti. 

Pertanto, al vaglio del governo vi è una proroga della certificazione che potrebbe superare i 9 mesi, recentemente aggiornati, prorogandola per ulteriori tre mesi arrivando fino a 12 mesi, affiancandosi alla durata di altri Paesi europei.

Infatti, come riportato proprio da Franco Locatelli nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky TG24:

“Non è ancora stato portato all’attenzione del Cts, ma non posso escludere che lo sarà nei prossimi giorni. La dose booster aumenta significativamente la protezione rispetto alla prima e seconda dose e, per questo, presto è auspicabile si discuta una maggiore durata del Super Green Pass”.

Tale situazione è al centro delle priorità del governo, che starebbe pensando addirittura di elidere la data di scadenza del Green Pass per coloro che hanno effettuato tre dosi di vaccino, ovvero al momento, circa 30 milioni di persone.

Super Green Pass: ecco dove verrà richiesto

Il decreto n.229, 7.1.22 del 7 Gennaio 2022 ha dato via ad una serie di implicazioni che, fino alla fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022), allunga l’elenco di attività e luoghi dove per accedere sarà richiesto il cosiddetto Super Green Pass, o Green Pass rafforzato.

Infatti, oltre a bar, ristoranti al chiuso, piscine, spa, palestre, luoghi di intrattenimento, saranno svariati i luoghi che richiederanno la super vaccinazione verde e, pertanto, l’obbligo vaccinale o l’avvenuta negativizzazione dal Covid-19 per accedere al loro interno.

Tra questi, infatti, a diversi luoghi o eventi è impossibilito l’accesso per coloro che non esibiscono il Super Green Pass, tra i quali:

  • Feste e celebrazioni per cerimonie civili o religiose;
  • Hotel, Villaggi, Alberghi e Strutture ricettive;
  • Feste patronali, Feste e Fiere;
  • Esposizioni e congressi;
  • Bar, ristoranti, tavole calde con servizio all’aperto;
  • Organizzazioni e circoli all’aperto
  • Piscine, centri benessere, spa, e luoghi ove si tengono sport di squadra;
  • Impianti sciistici e di risalita per coloro che intendono accedervi per finalità turistico-commerciali.

Inoltre, per luoghi come commissariati, farmacie, supermercati, centri medici, veterinari e simili l’ingresso sarà consentito anche a coloro che non esibiranno il Green Pass, previa constatazione che vige un principio di “urgenza“.

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