Frasi di Berlusconi su Zelensky, Tajani: “Ho chiarito con Weber, nessuna rottura FI-PPE”

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani da Monaco chiude la polemica nata tra Ppe e Berlusconi dopo le parole dell'ex premier su Zelensky.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dichiara da Monaco dalla Conferenza sulla Sicurezza alla quale sta partecipando che si è chiarito con il presidente dei popolari europei Manfred Weber e che l’incidente legato alle parole di Silvio Berlusconi su Volodymyr Zelensky è chiuso. Vediamo cosa era successo e quali sono state le parole di Tajani di oggi.

Le parole di Silvio Berlusconi sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Antonio Tajani sta partecipando alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Il vicepremier sta rappresentando l’Italia al vertice internazionale al quale non ha preso parte Giorgia Meloni influenzata.

Tajani a margine dell’incontro è stato avvicinato dai giornalisti e ha anche parlato dell’incidente avvenuto nei giorni scorsi tra Partito Popolare Europeo e Forza Italia “definendolo come un incidente chiuso”.

Si ricorderà che domenica all’uscita dal seggio elettorale dove si votava per le Regionali in Lombardia, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi aveva rilasciato dichiarazioni decisamente forti sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Berlusconi aveva infatti sostenuto che

Io a parlare con Zelensky – spiega Berlusconi – se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore.

Lo scontro tra Partito Popolare Europeo e Forza Italia e l’annullamento di una convention a Napoli

I vertici del Partito Popolare Europeo che avevano in programma di organizzare una convention del Ppe a Napoli dal 6 al 9 giugno a Palazzo Reale hanno deciso dopo queste dichiarazioni per l’annullamento di questa iniziativa.

Stando a fonti interne al Ppe, era prevista la partecipazione di Berlusconi, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.

A spiegare la decisione è stato il capogruppo del Ppe Manfred Weber via social:

A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo.

A queste dichiarazioni erano arrivate le risposte di Antonio Tajani, ministro degli Esteri e indirettamente senza fare riferimenti alla situazione dello stesso Silvio Berlusconi.

A caldo Tajani aveva scritto sui social:

Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione di Napoli. Anche perché Berlusconi e Fi hanno sempre votato come il Ppe sull’Ucraina, come dimostrano gli atti del Ppe.

E Silvio Berlusconi dal canto suo aveva scritto su Facebook:

Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe.

Le parole di Antonio Tajani a chiudere l’incidente

Antonio Tajani è tornato sulla questione di fatto chiudendola oggi a Monaco:

Ci siamo confrontati, ha detto Tajani. C’è stata diversità di vedute ma credo che il chiarimento sia stato utile”.

Berlusconi e Forza Italia sono la stessa cosa – ha precisato il ministro degli Esteri, rispondendo a una domanda dei giornalisti italiani sulle esternazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina.

Forza Italia – ha continuato Tajani – è sempre stata con la Nato e per il sostegno all’Ucraina. Non ci sarà alcuna rottura fra Forza Italia e il Ppe.

Il capo della Farnesina ha detto di aver parlato con il presidente dei popolari europei, Manfred Weber, a cui ha ribadito che la posizione di Forza Italia – che “ha sempre votato sia al Parlamento europeo che al Parlamento italiano a sostegno dell’Ucraina e anche a favore dell’invio degli aiuti militari. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la pace”.

A questo punto l’incontro che era previsto in giugno a Napoli potrebbe essere calendarizzato di nuovo per l’autunno.

Poi, rispondendo ai giornalisti a Monaco che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni della presidente della commissione Difesa del Parlamento tedesco, Agnes Strack-Zimmermann, che ha definito “pericolosa la narrativa russa” di Berlusconi, il vicepremier, come spiega Adn Kronos ha ribadito che

Berlusconi non ha mai abbracciato la retorica russa, ha sempre detto che bisogna lavorare per la pace. Fermo restando che noi siamo dalla parte dell’Ucraina. Berlusconi non solo l’ha sempre detto ma ha sempre anche votato nel Parlamento europeo a favore degli aiuti all’Ucraina. Io sono il ministro della Repubblica italiana e non ho mai avuto tentennamenti. Non c’è nessuna retorica russa.

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