Botti di Capodanno 2024, tutti i Comuni e le città italiane dove sono vietati

Vietati i botti di Capodanno 2024 in alcune città italiane: ecco dove non si possono scoppiare e cosa rischiano i trasgressore. Multe e sanzioni.

Tutto il mondo si prepara per la notte più lunga dell’anno e anche i sindaci di città e Comuni italiani hanno già adottato delle ordinanze per contenere i festeggiamenti: come ogni anno, per prevenire incidenti e per salvaguardare gli animali, i botti di Capodanno 2024 sono stati vietati.

Ecco dove non si possono scoppiare i botti e cosa rischiano i trasgressori di questi divieti.

Botti di Capodanno 2024 vietati, i motivi

Comuni e città italiane hanno già diramato delle ordinanze per vietare i botti di Capodanno 2024 per diversi motivi: in primis per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e prevenire gli infortuni, ma anche per non recare danno agli animali (qui il Vademecum Lav per proteggere gli animali dai botti) o all’ambiente circostante.

Lo scorso anno le numerose ordinanze dei primi cittadini hanno permesso di contenere i festeggiamenti e limitare i danni a cose e persone. La speranze è quella di migliorare ulteriormente anche quest’anno.

Secondo alcuni dati, infatti, durante i festeggiamenti di Capodanno dello scorso anno, i feriti gravi (con prognosi superiore ai 40 giorni) sono scesi da 14 a 11, ma il numero complessivo di feriti, 180 di cui 48 ricoverati, è risultato superiore rispetto all’anno precedente.

I rischi per l’ambiente

Per quanto riguarda l’ambiente, invece, la Società Italiana di medicina Ambientale ha spiegato quali sono le conseguenze provocate dai botti di capodanno 2024:

durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% del Pm10 presente nelle città italiane.

Ma durante la notte più lunga dell’anno – il 31 dicembre appunto – “le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo, e un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte

Città e Comuni che hanno vietato i botti di Capodanno 2024

Per tutti questi motivi, i sindaci di numerosi Comuni e città italiane hanno deciso di vietare i botti di Capodanno 2024, o di limitarne l’utilizzo.

Ecco l’elenco completo delle città dove NON si potranno esplodere i botti e quali sono le sanzioni per chi non rispetta le ordinanze:

  • Mantova, dove il divieto di “gettare oggetti accesi e sparare petardi, o altri simili apparecchi, nelle strade e nei luoghi di passaggio pubblico” è esteso a tutto l’arco dell’anno. La sanzione è di 150 euro;

  • Verona, dove a norme vigente tutto l’anno sancisce il “divieto di usare materiale pirotecnico in presenza di persone, animali e luoghi sensibili come ospedali, case di riposo ed aree faunistiche”;

  • Vicenza, dove i fuochi sono vietati in tutto il Comune dal 31 dicembre al 6 gennaio;

  • Treviso, dove l’ordinanza vieta “l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici” dal 30 dicembre al 7 gennaio;

  • Sestri Levante, dove i fuochi sono vietati dal 23 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, con sanzioni da 25 a 500 euro per i trasgressori;

  • Bologna, dove vige il divieto di far scoppiare botti, petardi e di fuochi di artificio in aree pubbliche e private dal 24 dicembre al 7 gennaio;

  • Matera, botti vietati per tutelare la salute pubblica e quella degli animali;

  • Bari, dove vige il divieto di vendita e utilizzo di fuochi d’artificio dal 23 dicembre al 1° gennaio;

  • Gravina, divieto di utilizzo di fuochi d’artificio fino al 7 gennaio 2024.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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