Gli USA e alcuni Paesi europei invieranno carri armai in Ucraina: ecco quanto costano

Ma quanto costano i carri armati da inviare in Ucraina? I valori di mercato sono altissimi. Ecco i prezzi.

La decisione di inviare carri armati in Ucraina è ormai ufficiale e al momento gli Stati Uniti d’America e alcuni Paesi europei hanno già stabilito una numero di mezzi pesanti da produrre e donare alla Nazione invasa dalla Russia. Ma quanto costano davvero i carri armati da inviare in Ucraina? Ecco svelati alcuni valori di mercato.

Ecco quanto costano i carri armati che verranno inviati in Ucraina: USA

La cifra è altamente volatile e non ha un prezzo fisso, soprattutto perché si parla di transazioni tra Stati e c’è di mezzo l’inflazione. Partiamo dagli Stati Uniti, che hanno deciso di inviare agli ucraini circa 30 carri armati M1 Abrams, M1A1, M1A2. Questi mezzi pesanti sono aggiornati con le ultime tecnologie militari ed hanno un enorme potenziale offensivo necessario alla riconquista dei territori occupati militarmente dalla Russia. L’ultimo prezzo di questi carri armati è stato registrato nel 2016 e, come riporta La Stampa, era 5,7 milioni circa. Ad oggi però il valore di mercato è aumentato anche in seguito all’aumento della domanda ed è arrivato ad 8,2 milioni circa. Si deve aggiungere a questa cifra anche un rincaro a causa dell’aumento del tasso d’inflazione. Un prezzo ultimo di tale mezzo bellico è al momento incalcolabile. I carri statunitensi inoltre dovranno essere prodotti ex novo e trasportati dall’USA all’Ucraina. I fondi utilizzati per questa operazione economica e militare arriveranno direttamente dai privati grazie all’Ukraine Security Assistance Initiative.

Il prezzo dei carri armai europei e la posizione dell’Italia

Prezzi decisamente più elevati si registrano in Europa, dove molti Stati hanno deciso di donare carri armati Leopard 2. Anche in questo caso non si può fare una stima precisa e l’ultimo valore di mercato segnalato dalle istituzioni tedesche in merito ad un particolare modello di Leopard 2 si aggira intorno ad un massimo di 15 milioni di euro. A differenza degli USA, in Europa i carri armati non saranno prodotti ma saranno donati quelli già in dotazione. L’unica Nazione che ha dichiarato di voler produrre mezzi nuovi è l’Olanda. C’è invece uno Stato che ha già detto “No” alla donazione di carri armati all’Ucraina ed è la Repubblica Ceca. I carri armati che gli Stati europei invieranno all’Ucraina, al momento, si aggira tra le 80 e le 100 unità. E l’Italia? Nel nostro Paese la questione è ancora molto delicata e sebbene si sia discusso a lungo sembra che la linea del governo Meloni per ora sia più orientata al solo invio delle armi difensive e non offensive.

La reazione del mondo

Molte persone, politici compresi, reputano folle l’idea di inviare i carri armati in Ucraina. Il motivo è legato alla possibile trasformazione dell’intervento militare da difensivo ad offensivo. Il rischio di un’escalation del conflitto potrebbe effettivamente esserci, ma il ​​generale americano Christopher Cavoli ha tranquillizzato tutti dicendo che tale rischio si può tranquillamente gestire.

Leggi anche: Armi in Ucraina, il Senato approva il decreto a sostegno del popolo oppresso

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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