Le indagini stanno portando all’apertura di un’inchiesta che coinvolge anche diversi giornalisti e il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati. Vediamo cosa succede.
Cosa si intende per “dossieraggio”?
Ma cosa si intende esattamente per “dossieraggio”? Questo termine si riferisce alla pratica di raccogliere informazioni su individui o entità, spesso in modo illegale o non autorizzato. Nel contesto dell’attuale indagine, si sospetta che diverse persone, tra cui il tenente della guardia di finanza Pasquale Striano, abbiano effettuato centinaia di accessi non autorizzati alle banche dati della procura antimafia, violando così la privacy e la legalità.
L’inchiesta ha avuto inizio con una denuncia presentata dal ministro Guido Crosetto, che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla pubblicazione di informazioni riguardanti la sua precedente attività professionale. Tuttavia, l’indagine si è estesa per coinvolgere una vasta gamma di individui, non solo personalità di spicco, ma anche cittadini comuni. I magistrati perugini, guidati da Raffaele Cantone, hanno condotto le loro indagini nel massimo riserbo, cercando di stabilire chi abbia avuto accesso alle informazioni e con quale scopo siano state utilizzate.
La partecipazione agli interrogatori
Tuttavia, ci sono state controversie riguardo alla partecipazione agli interrogatori, con il sostituto procuratore Antonio Laudati che avrebbe deciso di non rispondere alle accuse. Il suo avvocato, Andrea R. Castaldo, ha sottolineato che Laudati intende chiarire la sua estraneità ai fatti contestati e ha respinto le accuse come diffamatorie e prive di fondamento.
Secondo il legale, l’inchiesta è nata da una relazione di servizio inviata da Laudati alla Procura della Repubblica di Roma, segnalando irregolarità commesse da un ufficiale della guardia di finanza.
La situazione ha attirato l’attenzione anche della commissione Antimafia, che valuterà domani la richiesta di audizione del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e quello di Perugia Raffaele Cantone.
La Lega ha reagito fortemente all’inchiesta, definendola un attacco alla Repubblica e alla democrazia. Il partito ha chiesto un’indagine dettagliata e chiarimenti sul coinvolgimento di istituzioni come la Magistratura e la Guardia di Finanza, sottolineando la necessità di garantire la legalità e il rispetto delle leggi.
L’inchiesta sul dossieraggio e gli accessi abusivi alle banche dati è un argomento di grande rilevanza che solleva serie preoccupazioni riguardo alla protezione della privacy e alla legalità delle pratiche investigative. È importante che le autorità competenti conducano un’indagine approfondita e trasparente per garantire la giustizia e ripristinare la fiducia nell’ordinamento giudiziario e nelle istituzioni democratiche.
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