Gianni Minà: storia e carriera del giornalista che ha intervistato i grandi della storia

Le interviste di Gianni Minà hanno segnato la storia del nostro Paese. Ripercorriamo insieme la sua carriera, ricordando gli episodi più importanti.

Dopo una breve malattia cardiaca ci lascia Gianni Minà, giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.

Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, realizzando reportage per la Rai e documentari sui personaggi più importanti che hanno influenzato la storia.

Ricordiamo la carriera di Gianni Minà e le tappe della sua vita.

Gianni Minà: l’esordio nel racconto dello sport

Gianni Minà ha dato inizio alla sua carriera occupandosi di sport e facendo ritratti dei grandi protagonisti durante gli eventi più importanti e di cui sposava la causa.

I velocisti Pietro Mennea e Tommie Smith, e il pugile Nino Benvenuti sono i primi che raccontò in modo approfondito.

Ali lo fece entrare nel suo spogliatoio dopo lo storico incontro con George Foreman a Kinshasa nel 1974.

Diego Armando Maradona lo scelse fra tutti i giornalisti internazionali presenti ai Mondiali di calcio del 1994, quando fu fermato al controllo antidoping. Il legame con Maradona è stato indubbiamente il più forte, relazione che durò per decenni, realizzando documentari e lunghe interviste.

Minà ha seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli storici dell’epoca di Muhammad Ali.

Cultura e politica, il lavoro di Gianni Minà

Gianni Minà divenne amico e confidente dei maggiori registi italiani, da Sergio Leone a Federino Fellini, e registi internazionali, come Martin Scorsese.

Grazie ai suoi racconti, tutta l’Italia ha conosciuto scrittori sudamericani che hanno mantenuto un forte legame con lui anche dopo aver ottenuto fama mondiale: come non citare Gabriel García Márquez, ma anche Jorge Amado ed Eduardo Galeano.

Famoso è il programma Rai Blitz, nel quale venivano invitati in studio prestigiosi personaggi internazionali. Una delle puntate di Blitz cominciò sul set di C’era una volta in America di Sergio Leone, dove Robert De Niro stava girando la scena finale del film.

Nel 1987 Minà diventa famoso in tutto il mondo per un’intervista di sedici ore con Fidel Castro, il presidente cubano, per un documentario da cui viene tratto un libro: il reportage intitolato ‘Fidel racconta il Che’.

Il talento di Gianni Minà

Per molto tempo ci si è chiesti quale fosse il segreto di Gianni Minà, il talento che gli permettesse di ottenere un accesso diretto alle celebrità.

Minà sceglieva i personaggi di cui amava occuparsi e li accompagnava nei momenti più complessi della loro vita, seguendoli anche dopo il termine delle interviste.

Ponendosi sempre con garbo e in maniera poco intrusiva, i personaggi si affidavano a lui anche perché sapevano di potersi fidare.

Proprio questo ha dato a Gianni Minà la possibilità di intervistare i personaggi di spicco di tutto il mondo, realizzando interviste che resteranno per sempre nella storia.

Leggi anche: Gianni Minà, la moglie Loredana e le figlie Marianna, Francesca e Paola: ecco chi sono

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate