Giorgia Meloni esulta: “Rinvio voto UE su stop auto diesel-benzina è un successo italiano”

Rinvio voto Ue sullo stop alle auto diesel e benzina, la presidente del consiglio Giorgia Meloni esulta: "Successo italiano".

E’ notizia di ieri il rinvio a data da destinarsi del voto in ambito europeo che prevede lo stop a partire dal 2035 della vendita e dell’immatricolazione di nuove auto diesel e a benzina. Il tema è molto dibattuto a livello europeo.

Il provvedimento proposto a luglio 2021 dalla Commissione Europea punta a rimpiazzare il parco auto continentale con veicoli a zero emissioni, dunque elettrici. Il Parlamento europeo ha votato in maniera positiva il mese scorso, ora manca il passaggio con il via libera dei governi nazionali.

La presidenza di turno della Ue della Svezia ha dovuto rinviare l’adozione del regolamento sulle emissioni di Co2 per auto e furgoni nuovi dal 7 marzo prossimo (la data che era prevista) a un prossimo Consiglio. Non è ancora stata fissata una nuova data.

E la premier italiana Giorgia Meloni pubblica da Abu Dhabi dove si trova in visita una nota sui propri social in cui sostiene che questo rinvio è un “successo italiano”. Prima di analizzare le parole di Meloni facciamo il punto della situazione.

Stop auto diesel e benzina: perché si è arrivati al rinvio del voto

Il regolamento approvato dalla Commissione Europea prevede lo stop dell’immatricolazione di nuove auto a diesel e benzina dal 2035: il testo concordato con il Parlamento europeo era già stato approvato in linea di principio dagli stati europei con il voto contrario della Polonia e la sola astensione della Bulgaria.

Al no della Polonia si è ultimamente allineata l’Italia dopo l’entrata in carica del nuovo governo di centrodestra di Giorgia Meloni.

Italia che aveva fino a quel momento dato il suo assenso allo stop.

Determinate sarà la posizione che prenderà la Germania, che non ha ancora chiarito come voterà. Se la Germania vota a favore, il provvedimento passerebbe anche col no di Italia e Polonia e l’astensione della Bulgaria.

Con la contrarietà di Italia, Polonia, Germania e l’astensione della Bulgaria verrebbe soddisfatta la maggioranza degli Stati ma la percentuale della popolazione rappresentata si fermerebbe al 58,15% e lo stop alle auto a combustione dal 2035 verrebbe dunque respinto.

In Germania c’è una frattura nella maggioranza che sostiene il cancelliere Olaf Scholz: Spd e Verdi vedono di buon occhio lo stop alle nuove immatricolazioni mentre i liberali frenano su questo tipo di decisione.

Di fatto prendere ulteriore tempo equivale a cercare un compromesso tra commissione europea e governo tedesco e vedere se nel frattempo nella maggioranza che sostiene il Governo in Germania si arriverà ad una sintesi che possa portare ad un voto favorevole.

Stop auto diesel e benzina, il voto rinviato, Meloni esulta: ”Successo italiano”

Fatta questa lunga ma doverosa premessa, da Abu Dhabi, dalla visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, Giorgia Meloni esulta per questo rinvio. La premier scrive sui social:

Il rinvio, a data da destinarsi, del voto alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina è un successo italiano.

”La posizione del nostro governo – spiega la premier – è infatti chiara: una transizione sostenibile ed equa deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare ripercussioni negative sotto l’aspetto produttivo e occupazionale. La decisione del Coreper di tornare sulla questione a tempo debito va esattamente nella direzione di neutralità tecnologica da noi indicata”.

”Giusto – conclude la presidente del consiglio – puntare a zero emissioni di Co2 nel minor tempo possibile, ma deve essere lasciata la libertà agli Stati di percorrere la strada che reputano più efficace e sostenibile. Questo vuol dire non chiudere a priori il percorso verso tecnologie pulite diverse dall’elettrico. È questa la linea italiana che ha trovato largo consenso in Europa”.

Stop auto diesel e benzina, il voto rinviato, Salvini esulta: ”La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina”

Anche la Lega di Matteo Salvini condivide in toto la posizione della premier Giorgia Meloni:

”Rinviato a data da destinarsi il voto in Europa – scrive Salvini sui suoi social – sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega: è stata ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro lavoro. La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina. La Lega c’è”.

Stop auto diesel e benzina, il voto rinviato, il ministro delle Imprese Adolfo Urso: ”Con il nostro no abbiamo svegliato l’Europa”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso scrive sui suoi social un messaggio che non lascia spazio a dubbi:

Con il nostro No abbiamo svegliato l’Europa. Speriamo che altri comprendano che è l’ora della ragione non certo della rassegnazione! Su tutti i dossier saremo in campo sino alla clausola di revisione del 2026 quando avremo la maggioranza per cambiare le regole e salvaguardare l’industria e il lavoro d’Europa.

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