Chi è Lavinia Mennuni? Le sue ultime dichiarazioni a La7 hanno lasciato a bocca aperta molte persone e i politici dell’opposizione. Scopriamo dunque qualche dettaglio in più sulla carriera e sulla vita privata della senatrice del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia.
Chi è Lavinia Mennuni: età, curriculum politico, vita privata
Lavinia Mennuni è nata il 17 aprile 1976 a Southampton, nel Regno Unito, e attualmente ha 47 anni. Da giovanissima si è trasferita in Italia dove ha conseguito la maturità linguistica presso l’Istituto Sacro Cuore Trinità dei Monti di Roma e successivamente la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Roma “Sapienza”.
La sua carriera politica è iniziata nel 1997 tra le fila di Alleanza Nazionale quando è stata eletta al consiglio comunale della capitale presso il Municipio Roma II. Il suo successo in politica comunale è avvenuto non solo nel ’97, ma anche nel 2006 e poi nel 2008, in entrambe le occasioni è stata rieletta al consiglio comunale della capitale.
Dal 2015 fa parte del partito Fratelli d’Italia grazie al quale è stata consigliere comunale a Roma anche nel 2018 dopo essere subentrata al consigliere Ghera. Nel 2021, dopo la sconfitta elettorale del 2016, è stata nuovamente rieletta al consiglio comunale di Roma.
La carriera in politica nazionale della Mennuni è iniziata solo nel 2022, dopo aver trionfato alle elezioni politiche nel collegio uninominale Lazio – 02. In quell’occasione la senatrice superò abbondantemente Emma Bonino, Carlo Calenda e Alessandra Maiorino.
Dopo la sua elezione presso il Senato della repubblica, la Mennuni è entrata a far parte della Commissione Bilancio del Senato.
Lavinia Mennuni è una donna molto riservata e infatti della sua vita privata si sa molto poco. È sposata con il collega Federico Guidi, già consigliere comunale di Roma e presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale. Dalla loro unione sono nati tre figli.
La polemica scatenata dalle dichiarazioni della senatrice
Lavinia Mennuni è intervenuta ai microfoni della trasmissione Coffebreak, in onda su La7, e ha rilasciato alcune dichiarazioni relative alle ambizioni delle donne nella nostra società.
La senatrice ha dichiarato:
La mia mamma mi diceva sempre: ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia, e io volevo fare politica a 12 anni, devi ricordare che hai l’opportunità di fare quel che vuoi ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta. Allora, secondo me, questa è una cosa che anche le donne della mia generazione di 46 – 47 anni deve ricordare alle nostre figlie.
Po ha aggiunto:
Non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione – la vogliamo chiamare così? Perché io penso sia una cosa bella – di mettere al mondo dei bambini, che saranno i futuri cittadini e italiani.
Infine ha concluso:
E qui c’è l’approccio culturale: ora userò un termine terribile, diventerà trash: dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni a far sì che la maternità torni a diventare di nuovo cool. Dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni, di 20 anni, vogliano sposarsi e vogliano mettere su una famiglia.
Queste parole hanno fatto insorgere l’opposizione, in particolare la senatrice del Partito Democratico (PD) Cecilia D’Elia e la vicepresidente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino.
D’Elia ha commentato così le dichiarazioni della Mennuni:
Non c’è libertà e rispetto per le donne nell’idea che la maternità sia il loro destino. Solo trita ideologia, a cui non si accompagna nessuna politica che sostenga i progetti di vita delle ragazze e le possibili scelte di maternità.
Poi ha aggiunto:
Le parole di Lavinia Mennuni sulla maternità mettono a nudo quale sia la vera concezione che Fdi ha delle donne nella società: non protagoniste del loro destino ma ridotte a una pura funzione biologica.
Appendino ha invece affermato:
Perché Fratelli d’Italia ha questa nostalgia del Medioevo? Che ne dice la senatrice Mennuni – secondo cui la massima aspirazione e missione di una donna è quella di diventare mamme – di dare alle nostre figlie aspirazioni che vanno oltre il manuale degli stereotipi? Tramandiamo loro la libertà di sognare e i mezzi per realizzarsi come preferiscono, non il buio della ragione.
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