Vertice Meloni-Macron oggi a Parigi: ecco i temi sul tavolo del bilaterale Italia-Francia

Prima volta per la premier Giorgia Meloni all'Eliseo dove nel pomeriggio del 20 giugno incontrerà il presidente Emmanuel Macron.

La presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron avranno un incontro bilaterale nel pomeriggio di martedì 20 giugno.

Meloni sarà nella Capitale francese per perorare la causa di Roma per l’organizzazione dell’Expo 2023 ma ci saranno anche tanti altri temi che saranno affrontati nel bilaterale Italia-Francia.

Con una situazione dall’insediamento di Meloni che non è sempre stata serena nei rapporti Italia-Francia. E’ la prima volta che Giorgia Meloni varcherà la soglia dell’Eliseo per l’atteso faccia a faccia con Emmanuel Macron.

Giorgia Meloni a confronto col presidente francese Emmanuel Macron

E’ stato l’ufficio stampa dell’Eliseo, sede della presidenza della Repubblica francese a comunicare che oggi il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni si incontreranno nella sede della presidenza della Repubblica francese.

L’incontro dovrebbe avvenire intorno alle 17.30 e sarebbero previste dichiarazioni congiunte alla stampa.

Il faccia a faccia che segue l’ultimo incontro tra i due che si è tenuto al G7 di Hiroshima è l’occasione, come recita la nota ufficiale ”per discutere dei rapporti bilaterali che uniscono Francia e Italia, e in particolare dell’attuazione del Trattato del Quirinale”.

Macron e Meloni, continua la nota dell’Eliseo,

discuteranno di questioni europee e approfitteranno di questo incontro per preparare il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles giovedì 29 e venerdì 30 giugno.

Inoltre si parlerà ”anche del vertice Nato che si terrà a Vilnius, in Lituania, martedì 11 e mercoledì 12 luglio”.

Infine, l’incontro sarà ”l’occasione per riaffermare il comune sostegno all’Ucraina sugli aspetti militari, umanitari, economici, diplomatici e giudiziari”.

Non mancherà sul tavolo anche il tema della gestione dell’immigrazione

Fino a questo momento il comunicato ufficiale. Naturalmente poi ci saranno anche altri temi che verranno trattati.

Impensabile che non si parli di migranti, di gestione dell’immigrazione con Meloni che, con ogni probabilità, ribadirà la necessità di un maggiore coordinamento Europeo per non lasciare l’Italia in solitudine ad affrontare il problema.

Lo stesso presidente francese Macron a metà maggio a Reykjavik al Consiglio d’Europa aveva dichiarato pubblicamente che l’Italia non può essere “lasciata sola” davanti alla “pressione” dei flussi migratori.

Ma la distanza tra le parole e i fatti si misurerà presto, quando a Bruxelles il Consiglio europeo di fine mese dovrà affrontare il dossier migranti.

Il più urgente, per il governo italiano, perché con l’estate gli sbarchi, che già si sono moltiplicati in modo esponenziale in questi mesi, non faranno che aumentare, a maggior ragione se non si troverà una soluzione per la Tunisia.

Gli altri temi in agenda nell’incontro tra Meloni e Macron

Si parlerà probabilmente anche di revisione del Patto di Stabilità in una situazione di forte emergenza come quella che stiamo vivendo in questi anni tra pandemia e guerra.

Le convergenze si potrebbero trovare visto che da parte italiana si chiedono anche modifiche sul PNRR e da parte francese si fa pressione sul dossier Difesa.

Si parlerà probabilmente anche di un dossier sempre attuale nei rapporti tra i due paesi come quello dell’Alta Velocità Tav tra Torino e Lione oltre che degli equilibri nel comparto delle telecomunicazioni. Tanta carne al fuoco quindi per questo bilaterale molto atteso.

La missione della premier Meloni incentrata anche sull’Expo 2030

Giorgia Meloni sarà a Parigi oltre che per incontrare Emmanuel Macron anche per l’assemblea generale del Bie, Bureau International des Expositions, l’istituzione che sovrintende alle esposizioni mondiali.

Come noto Roma è in lizza per aggiudicarsi l’organizzazione dell’Expo che si terrà tra sette anni.

Meloni a Parigi sosterrà la candidatura di Roma a ospitare l’esposizione universale del 2030 che è un appuntamento fondamentale ma non è l’atto conclusivo del percorso.

Le città in lizza oltre a Roma

In lizza oltre a Roma ci sono Riad, Busan e Odessa e la decisione definitiva sarà presa il prossimo 28 novembre.

Il Governo rappresentato da Giorgia Meloni, la Regione rappresentata dal presidente Francesco Rocca e il Comune di Roma rappresentato dal sindaco Roberto Gualtieri insieme al comitato promotore sono al lavoro per convincere i 179 delegati del Bureau international des exposition che sia Roma la città giusta.

La presenza della premier, dà peso alla candidatura italiana visto che anche le altre delegazioni non sono da meno visto che il principe erede al trono saudita Mohammed Bin Salman è a Parigi già da qualche giorno per sponsorizzare la candidatura di Riad così come gli esponenti del governo della Corea del Sud per Busan.

Nella capitale francese le delegazioni delle città in competizione avranno ciascuna 20 minuti per presentare il proprio progetto.

LEGGI ANCHE: Expo 2030, Meloni vola a Parigi per sostenere la candidatura di Roma

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