Meloni al Consiglio d’Europa a Reykjavik, arriva il Registro dei Danni di guerra: cosa è

La presidente del consiglio Giorgia Meloni a Reykjavik per il Consiglio d'Europa. Arriva il Registro dei danni di guerra. Ecco di che cosa si tratta.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni è al Consiglio d’Europa di Reykjavik.

Il Consiglio d’Europa è l’organizzazione che ha lo scopo di promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi in Europa e fu fondato il 5 maggio 1949 con il trattato di Londra.

Naturalmente al centro dell’intervento di Meloni il tema Ucraina. Ma a margine, in un punto stampa con i giornalisti, Meloni ha parlato anche di rapporti con la Francia e delle elezioni amministrative in Italia. Ecco le sue parole.

Consiglio d’Europa, la novità del Registro dei Danni di Guerra

In questo summit di Reykjavik sarà firmata una dichiarazione del Consiglio d’Europa per la creazione di un registro dei danni di guerra in Ucraina.

Si tratta di un primo passo per una discussione sulle responsabilità. Questo registro – che nasce da una richiesta avanzata dalle Nazioni Unite – servirà come base per le cause giudiziarie e per i risarcimenti a carico di Mosca.

Le stime dei danni e dell’importo necessario per la ricostruzione variano da 350 fino a oltre 1.000 miliardi di dollari.

Oltre all’istituzione del registro, la risoluzione chiede esplicitamente un risarcimento per i danni materiali e umani subiti da Kiev. L’iniziativa natualmente è stata criticata aspramente dal Cremlino.

Le parole di Giorgia Meloni al Consiglio d’Europa di Reykjavik

Giorgia Meloni ha parlato di un segnale “molto concreto e importante in una fase come quella attuale l’istituzione del Registro dei Danni provocati dalla guerra della Russia in Ucraina”.

La premier, dopo l’inaugurazione dei lavori cui ha preso parte anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, ha evidenziato che

quei valori che noi abbiamo dato a lungo per scontati in Europa sono sotto attacco per la guerra di aggressione russa. Quindi, questa istituzione, che nasce per difendere i diritti fondamentali dell’uomo, deve essere presente. Sono passati 18 anni da quando si è riunito il consiglio l’ultima volta. Da allora il quadro è mutato, l’aggressione russa in Ucraina ha mosso molte certezze. Un atto così grave deve essere condannato dal Consiglio d’Europa, una casa costruita per evitare il ripetersi delle atrocità della seconda guerra mondiale.

”Il popolo ucraino non sta difendendo solo la sua patria ma i valori fondanti dell’identità europea, di libertà democrazia e giustizia. Se Ucraina fosse capitolata in pochi giorni, noi vivremmo in un mondo più insicuro. Noi vivremmo in un mondo in cui alla forza del diritto si sostituisce il diritto del più forte”.

“Zelensky, ha detto Meloni, spesso ringrazia per come noi stiamo aiutando l’Ucraina ma siamo noi debitori dell’Ucraina. Noi faremo tutto per garantire all’Ucraina un futuro europeo di libertà e democrazia che merita”.

Giorgia Meloni in Islanda e la possibilità di vedere Macron

Fino a questo momento l’intervento ufficiale della presidente del consiglio Giorgia Meloni in Islanda. A margine in un punto stampa con i giornalisti italiani presenti a Reykjavik , Meloni ha risposto anche ad alcune domande su un possibile incontro con il presidente francese Emmanuel Macron.

Si ricorderanno le tensioni dei giorni scorsi con gli attacchi di alcuni esponenti del Governo francese a Meloni e al Governo di centrodestra italiano sulla gestione degli arrivi dei migranti.

Meloni a domanda se vedrà Macron ha risposto così:

Avrò modo di vedere tutti, da qui – ha ricordato la premier – poi vado direttamente in Giappone per il G7 nel fine settimana. Saranno lunghe giornate nelle quali parleremo tutti con tutti.

Meloni comunque ha ribadito di non essere interessata a quel genere di attacchi perché sono ”questioni di politica interna e le lasciamo alla politica interna”. “Quello che mi interessa – ha quindi precisato la presidente del Consiglio – sono le questioni che in questa fase la comunità internazionale deve avere la forza di affrontare e ribadire senza tentennare”.

Le parole di Giorgia Meloni sulle Elezioni Amministrative

A Giorgia Meloni è stato chiesto un bilancio anche sulle Elezioni Amministrative.

Nei 13 Comuni capoluogo al voto il 14 e 15 maggio, 4 sono stati vinti dal centrodestra, 2 dal centrosinistra e 7 realtà andranno al ballottaggio.

“Sono molto soddisfatta del primo turno”, ha detto Meloni, “ci sono Comuni il cui risultato non era scontato. Per i sindaci dei Comuni capoluogo assegnati al primo turno 4 su 6 è un buon risultato per il centrodestra e quindi penso che i cittadini vogliano spronarci a continuare a fare il nostro lavoro”.

In precedenza sui social Meloni aveva scritto:

Faccio gli auguri a tutti i sindaci eletti nel primo turno delle elezioni amministrative. Il centrodestra conferma la sua forza di coalizione di governo, il valore della stabilità e della chiarezza di fronte agli italiani. Il risultato di questo voto è un’ulteriore spinta all’azione dell’esecutivo: il consenso degli elettori ci sprona ad accelerare sulla realizzazione del programma di riforme economiche, sociali e istituzionali. Siamo concentrati sui nostri obiettivi.

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