Pos, addio all’obbligo con il governo Meloni? Come cambieranno per i pagamenti elettronici

I pagamenti elettronici potrebbero cambiare con il governo Meloni. Niente più multe che si traducono in un addio all'obbligo di pos.

Potrebbe essere in vista una rivoluzione per i pagamenti elettronici. Dal pugno duro dell’esecutivo guidato da Draghi, il governo Meloni potrebbe prendere le distanze andandoci piano sull’obbligo di pos. Ecco cosa potrebbe cambiare anche in vista di un decreto che prevedere l’aumento al tetto del contante.

Cambiamenti in vista per le transazioni elettroniche, il governo potrebbe spingere per un addio all’obbligo di pos

A fare una pubblica dichiarazione durante un’assemblea di Assoimmobiliare è stato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che ha affermato che potrebbe esserci un stop alle multe per coloro che non dispongono di pos per i pagamenti elettronici. Per molti commercianti e consumatori questa potrebbe essere una benedizione, per altri invece un fulmine a ciel sereno. La norma in vigore prevede l’obbligo di pos in tutte le attività commerciali per disincentivare l’uso del contante e combattere anche la “piccola” evasione fiscale. Il provvedimento, ancora in vigore, fortemente voluto dal governo Draghi e dall’ex ministro dell’Economia Franco prevede sanzioni pari a 30 euro a cui si aggiunge il 4% della transazione espressamente rifiutata. Non c’è da stupirsi se qualcosa dovesse cambiare nel’ambito dei pagamenti elettronici. Il premier Giorgia Meloni aveva infatti già dichiarato che l’unico strumento di pagamento gratuito è il contante, a differenza di carte e applicazioni che invece permettono a imprese e banche di guadagnarci.

L’opposizione e il Codacons remano contro il probabile provvedimento

Le preoccupazioni dell’opposizione sono comprensibili in quanto si teme che questo provvedimento possa essere un disincentivo a pagare con carta o app. Anche se l’obbligo di possedere un pos dovesse rimanere in vigore, senza sanzioni ci sarebbe maggiore incentivo da parte dei commercianti a dire: “Mi dispiace, abbiamo il pos fuori uso. Si può pagare solo in contanti“. Questo per molti rappresenta un grosso passo indietro nella lotta all’evasione fiscale che deve iniziare dalle piccole transazioni. Nonostante ciò, Leo ha anticipato che i controlli nelle attività ci saranno comunque. Ad essere preoccupato per questa probabile norma è anche il Codacons. Il presidente Carlo Rienzi ha infatti dichiarato che sarebbe una follia eliminare le multe per coloro che negano transazioni elettroniche.

Possibile correlazione tra l’addio all’obbligo di pos e multe per i commercianti e la volontà di aumentare il tetto al contante

Questo provvedimento va di pari passo alla proposta di legge avanzata dalla Lega, ossia aumentare il tetto ai pagamenti in contante. Attualmente la soglia fino al 31 dicembre 2022 è fissata a 2.000 euro. In un primo momento il carroccio aveva chiesto di aumentare il tutto a 10.000 euro suscitando i malumori dei rivali in Parlamento. Poi si sono moderati e sono passati a 5.000 euro, cifra che non dispiace a tutta la squadra di governo. Allo stato dei fatti si utilizza il condizionale perché nulla è ancora ufficiale, ma le intenzioni per viaggiare in questa direzione ci sono tutte.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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