Putin, oggi il discorso sulla guerra in Ucraina: cosa ha detto su armi e morti

Vladimir Putin parla alla Federazione Russa. Ecco cosa ha detto il presidente sulla guerra in Ucraina.

Oggi, 21 febbraio 2023, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha tenuto un discorso alla Nazione. Alcune anticipazioni sono state fornite dalla Tass, agenzia di stampa russa. Il discorso di Putin è una formalità e durante il suo intervento non sono previsti ospiti. Accreditati all’evento solo giornalisti di Paesi alleati. Ecco quindi cosa ha detto il presidente della Russia.

Il discorso di Putin alla Nazione: ecco cosa ha detto

Vladimir Putin, senza mezzi termini, ha aperto il suo discorso annunciando la necessità di apportare dei cambiamenti radicali. Poi, senza aggiungere altro, è andato subito all’attacco dicendo che la Russia è stata sincera e pronta al dialogo con gli Stati Occidentali. Putin ha poi aggiunto che in un mondo moderno è impensabile fare ancora distinzioni tra Paesi civilizzati e non.

Il conflitto in Ucraina e le “colpe” dell’Occidente 

A proposito del conflitto in Ucraina e il coinvolgimenti dei Paesi Occidentali, Vladimir Putin ha dichiarato:

“L’Occidente si è impegnato in imbrogli, ha chiuso gli occhi sugli omicidi politici e sulle repressioni del regime di Kiev e ha incoraggiato i nazisti a commettere atti terroristici”.

Il presidente russo ha anche rivelato che nel 2021 inviò alla Nato una bozza contenente alcune garanzie per evitare un’escalation.

Vladimir Putin ha anche provato a ribaltare la situazione dicendo che la Russia non ha invaso l’Ucraina. Secondo il presidente della Federazione Russia è stato l’Occidente ad aver iniziato la guerra e ad aver occupato l’Ucrainapoliticamente, militarmente ed economicamente. Parlando ai vertici delle forze armate e ai suoi ministri ha poi affermato che battere militarmente la Russia è impossibile.

A tal proposito, Putin ha aggiunto che continueranno la loro operazione speciale in Ucraina per liquidare quella che lui definisce minaccia neonazista.

L’arsenale russo

Vladimir Putin ha parlato delle armi di cui dispone la Russia e come al solito ha toccato il tema dell’arsenale nucleare. Queste sono le sue parole riportate dalla Tass:

“La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito”.

Poi ha aggiunto che la Federazione Russa sta lavorando a nuove tecnologie militari per migliorare la preparazione al combattimento di esercito e marina militare.

Putin ha infine annunciato che hanno un arsenale sia quantitativamente che qualitativamente superiore a quello dell’Occidente. Per vincere questa guerra è stata già avviata la produzione di nuove armi, anche nucleari.

L’economia russa è forte

Vladimir Putin ha confermato che il PIL della Russia è sceso di oltre il 2%. Ciò nonostante, secondo il leader della Federazione Russa l’economia del Paese è più forte di quanto potessero prevedere le Nazioni Occidentali. Putin ha poi dichiarato che grazie ad un lavoro congiunto tra governo, parlamento e banche centrali, molti posti di lavori sono stati mantenuti e la stabilità economica del Paese è stata raggiunta.

A proposito di economia, Putin ha citato anche le sanzioni contro la Russia dicendo che sono solo un mezzo, ma il loro obiettivo reale è quello non di indebolire l’economia russa ma di far soffrire tutta la popolazione. Inoltre le sanzioni più che punire la Russia stanno danneggiando l’Occidente a causa dell’inflazione, del carovita e del collasso del settore energetico.

Putin sulle famiglie Lgbtq+

Passando ad altre tematiche, ma continuando ad attaccare l’Occidente, Putin ha parlato della comunità Lgbtq+. Secondo il presidente russo l’unica famiglia possibile è quella tra l’unione di un uomo e una donna. Il compito della Federazione Russa è quello di difendere i più giovani da quelle che lui ha definito devianze. L’Occidente intanto, sempre secondo Putin, sta andando verso una catastrofe spirituale.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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