Chi sono la moglie e i figli di Navalny che devono fare i conti con la pesante eredità morale delle sue battaglie. Una sfida che a quanto pare non spaventa la moglie, la figlia maggiore e perfino la mamma anziana del dissidente russo che sono in prima linea per denunciare quello che non torna nella sua morte. Ecco chi sono e come stanno cercando di portare avanti le idee di Navalny per scuotere l’opinione pubblica del mondo.
Navalny, chi sono la moglie e i figli
Il volto di Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny – l’oppositore di Putin deceduto in cella il 16 febbraio – è praticamente noto quanto quello del marito. Fin dall’inizio infatti, Yulia è stata accanto al marito, condividendone le battaglie e letteralmente salvandolo dalla morte per avvelenamento nel 2020.
Meno si conosce degli altri membri che compongono la sua famiglia, ossia dei figli e della mamma.
La moglie Yulia e la sua denuncia contro Putin
Tuttavia, non si può cominciare che da lei, Yulia, che fin dalle prime ore dopo la notizia della scomparsa del marito, non ha potuto stringersi nel dolore tra le braccia delle persone più care. per denunciare al mondo quella che ritiene sia la verità sulla misteriosa morte nella cella nella colonia penale IK-3 dove era detenuto da dicembre. ” Alexey Navalny è stato avvelenato con il Novichok” l’affermazione più inquietante che sta rimbalzando sui media di tutto il mondo. Oltre alle accuse rivolte a Putin e al suo staff che, ha affermato “pagheranno per quello che hanno fatto. Saranno portati davanti alla giustizia e questo avverrà presto”,
Una forza mentale e un autocontrollo impressionanti quelli di Yulia, che da anni gira il mondo per sostenere la lotta del marito e che ora probabilmente diventerà una sua battaglia politica.
Nata il 24 ottobre 1976, Yulia ha studiato all’Università Russa dell’Economia Plekhanov. Dopo una breve carriera nel campo dell’economia, Yulia ha appoggiato in tutto e per tutto la carriera politica di Alexey. I due si sono sposati nel 2000 e hanno avuto due figli, Dasha e Zakhar, nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008.
I figli
Anche la figlia Dasha – 23 anni – ha condiviso, per quanto possibile data la giovane età, le battaglie di suo padre. Non solo attraverso i social ma anche rilasciando interviste e presenziando a ritirare quei premi che evidentemente Alexey non poteva ricevere di persona: due anni fa ha accettato il Premio Sakharov del Parlamento Europeo a nome di suo padre, il più prestigioso riconoscimento dell’Unione Europea per i diritti umani. Nata e cresciuta a Mosca, Dasha vive da anni negli Stati Uniti dove si trova per studiare. Proprio negli ultimi mesi si erano intensificate le sue richieste di aiuto sui social per le modalità di detenzione del papà in quella gelida prigione a 2mila chilometri da Mosca .
Come già accennato, dall’amore tra Alexey e Yulia, dopo Dasha è nato un altro figlio, Zakhar, che è ancora minorenne e per questo protetto da qualcosa più grande di lui.
La mamma
Negli ultimi tempi, anche la mamma di Alexwy ha dato dimostrazione di una grande forza morale e di quel coraggio che a casa Navalny non manca di certo. Due giorni fa Yudmila, 69 anni, accompagnata dall’avvocato Vasily Dubkov ha raggiunto la colonia penale IK-3, sul circolo polare artico per chiedere le spoglie del figlio . Ma, a quanto pare, il suo corpo si troverebbe in Siberia.
Fine della storia? A quanto pare no. Con Navanly non muore la sua idea di una Russia ben diversa da quella che lo ha confinato nel gelo di una prigione lontano da tutti e da tutto: parola di Yulia, Dasha e Yudmila.