La procura di Milano ha chiuso un’indagine delineando un quadro di truffa aggravata che coinvolge non solo la ministra ma anche figure a lei vicine, quali il compagno Dimitri Kunz D’Asburgo e il collaboratore esterno Paolo Giuseppe Concordia, insieme alle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria. Vediamo la situazione.
Il cuore dell’accusa
Al centro delle accuse, vi è la gestione dei fondi INPS per la cassa integrazione a zero ore, riscossi, secondo l’ipotesi della procura, in maniera illecita durante il periodo più acuto della pandemia da COVID-19.
Le cifre sono eloquenti: 126.468 euro di cassa integrazione per un totale di 20.117 ore tra maggio 2020 e febbraio 2022. La ministra, nelle vesti di amministratrice delegata delle suddette società (ora ex), il compagno che ha assunto il ruolo di ad di Editore al suo posto, e Concordia, responsabile delle tesorerie, vengono accusati di aver incassato questi fondi pur continuando a far lavorare i loro 13 dipendenti come se nulla fosse.
Le reazioni e le difese del Ministro
La risposta di Santanchè non si è fatta attendere. Con una nota pervenuta in serata, ha ricordato come, fino all’esito definitivo dei tre gradi di giudizio previsti dalla Costituzione, nessuno possa essere considerato colpevole. Ha tuttavia assicurato che, rispetto al Governo e al suo partito, farà una “seria e cosciente valutazione” dell’intera vicenda, pur essendo convinta che l’esito giudiziario si rivelerà a suo favore.
Gli sviluppi ed il contesto politico: si chiedono le dimissioni
Questo caso giunge in un momento politicamente delicato, con le opposizioni che non hanno tardato a levare la voce, chiedendo passi indietro e annunciando mozioni di sfiducia. La segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5S Giuseppe Conte sono stati tra i più vocali, evidenziando non solo la gravità delle accuse ma anche l’opportunità per il Governo di prendere misure per non compromettere l’immagine dell’Italia.
Il caso Santanchè si inserisce in una cornice più ampia di dibattito su etica, politica e giustizia, sollevando questioni sulle responsabilità dei pubblici ufficiali e sulla trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. Mentre la vicenda si dipana tra le aule giudiziarie e il dibattito politico, rimane l’attesa per i prossimi sviluppi, con la certezza che gli esiti influenzeranno non poco il clima politico nazionale.