Sondaggi politici 14 maggio: i referendum lontani dal quorum

Sondaggi politici 14 maggio: ecco tutti dati della settimana. I voti ai partiti, le opinioni sulla guerra e il quorum sui referendum che resta lontano.

Consueto appuntamento del fine settimana di Trend-online con i sondaggi elettorali. Ecco tutte le analisi della settimana. Con un punto fermo: gli italiani sono contrari all’invio di nuove armi in Ucraina.

Questo è quanto emerge chiaramente dalle indagini realizzate da più istituti diversi.

Tra le altre conferme della settimana Luca Zaia presidente del Veneto e Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia Romagna ai primi due posti di gradimento per il loro operato. Ecco tutti i dati della settimana con Fratelli d’Italia primo partito e anche il dato sui referendum che restano lontani dal quorum.

Sondaggi elettorali, sondaggio Swg: Zaia e Bonaccini in testa tra i presidenti di Regione

Iniziamo analizzando un sondaggio di Swg sui presidenti di Regione e quanto si ritiene efficace il loro operato. Al primo posto di questa classifica c’è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia con un grado di efficacia a quota 72. In seconda posizione c’è il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini a 71.

Terza posizione per il Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a 64. Poi il presidente della Campania Vincenzo De Luca a 55, quinto Alberto Cirio presidente della Regione Piemonte a 49.

Poi Roberto Occhiuto presidente Regione Calabria a 45, poi Giovanni Toti, governatore della Liguria a 44, Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche a 44. A 43 c’è Attilio Fontana presidente della Regione Lombardia. Segue a 42 Eugenio Giani presidente della Regione Toscana.

Segue Marco Marsilio presidente della Regione Abruzzo a 36, Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio a 35, Donatella Tesei presidente della Regione Umbria sempre a 35.

Poi Michele Emiliano presidente della Regione Puglia a 33, Nello Musumeci presidente della Regione Sicilia a 31, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas a 28 e Vito Bardi presidente della Regione Basilicata a 27. 

Sondaggio Emg Different per Rai

Analizziamo ora un sondaggio di Emg Different per la Rai. Italiani interpellati sulla guerra. L’invio delle armi alla resistenza ucraina per il 50% degli intervistati è sbagliato e deve essere interrotto. Per il 24% è giusto e deve essere mantenuto. Il 26% non risponde.

Sulle sanzioni economiche contro la Russia il 46% pensa che sono giuste ma non sono efficaci fino a che non ci saranno anche l’embargo su petrolio e gas. Per il 19% sono giuste e efficaci. Per il 13% sono sbagliate. Non risponde il 22%. 

Nel conflitto in Ucraina chi vuole una soluzione diplomatica è l’Europa per il 21%, l’Ucraina per l’11%. Per gli italiani gli Usa solo al 2%, la Russia sempre per il 2% e nessuno per il 43%. Non risponde il 21%.

Per gli italiani la guera in Ucraina durerà ancora settimane per l’8%, mesi per il 43%, anni per il 23%, non risponde alla domanda il 26%. Il 51% delle persone teme che la guerra in Ucraina possa degenerare in una terza guerra mondiale, il 30% non lo teme, non risponde il 19%.

Sondaggio Euromedia Research

Euromedia Research ha messo al centro dell’attenzione del suo focus settimanale il presidente del consiglio Mario Draghi. L’indice di fiducia nel premier da parte degli italiani è al 49,2%. 

In merito alla posizione che il premier sta assumendo a livello internazionale nella vicenda di guerra tra Russia e Ucraina per il 25,5% ha un atteggiamento di sottomissione agli Stati Uniti.

Per il 20,2% lavora a tutela del nostro paese. Per il 18,3% lavora in difesa della pace. Per il 16,4% ha un ruolo di seconda o terza fila in Europa. Per il 7,8% ha un ruolo di eccessiva e interessata neutralità. Altro per  l’1,1%. Non sa o non risponde l’11,7%%.

Altra domanda sul “tour del gas” del Governo Draghi per stringere nuovi accordi: è un primo passo per l’indipendenza dalla Russia ma non sufficiente per garantire rifornimenti utili ad affrontare i prossimi mesi per il 34,1%. E’ fondamentale per ridurre la dipendenza dell’Italia dalla Russia per il 26,1%.

E’ solo un viaggio di “facciata”: l’Italia non può fare a meno della Russia per le forniture di gas e petrolio 16,1. Infine è inutile, dovremmo trovare il modo di mantenere il rapporto di fornitura di gas dalla Russia mentre agevoliamo i lavori per sviluppare al meglio la nostra indipendenza energetica per il 15,9%. Non sa o non risponde il 7,8%. 

Sondaggio Emg Different

Emg Different ha fatto un altro sondaggio sulla guerra. L’88% degli italiani è preoccupato per l’evoluzione del conflitto. Il 7% non è preoccupato. Preferisce non rispondere il 5%. Per il 62% l’Europa dovrebbe rivendicare  nel conflitto più autonomia rispetto agli Stati Uniti. Per il 21% no. Non risponde il 17%. 

Sull’invio di armi all’Ucraina il 30% è d’accordo, il 54% non è d’accordo, non risponde il 16%. 

Per inviare ancora armi all’Ucraina ritiene opportuno un nuovo voto del Parlamento? Risponde sì il 52%, risponde no il 31%, non risponde il 17%. Per il 75% degli italiani la guerra danneggia la propria situazione economica, per il 15% no, non risponde il 10%. 

Sulla fiducia nel Governo Draghi i giudizi positivi sono pari al 45%, i giudizi negativi al 49% e non risponde il 6%. 

Se il Governo arriverà o non arriverà a fine legislatura: per il 38% ci arriverà, per il 37% non ci arriverà, preferisce non rispondere il 25%. 

Sondaggio IPSOS per ITV movie

Sul fatto che l’Italia e la Nato inviino ancora armamenti all’Ucraina gli italiani per Ipsos sono favorevoli nel 41% degli intervistati, sono contrari per il 46%. Non sanno e non indicano nel 13% dei casi. 

Sondaggio Swg per Tg La7

Swg per TgLa7 ha effettuato il solito sondaggio settimanale sulle intenzioni di voto degli italiani. Ma ci sono sondaggi anche sui quesiti referendari che al momento restano lontani dal raggiugimento del quorum necessario affinchè siano validi.

Sui partiti primo posto per Fratelli d’Italia col 22,6%, secondo il Partito Democratico al 21%. terzo posto per la Lega al 15,6%.

Poi il Movimento 5 Stelle al 12,8%. E ancora Forza Italia all’8%, Azione-Più Europa al 5,3%. Poi Mdp-Articolo Uno al 2,5% Italia Viva al 2,4%, i Verdi al 2,4%, Sinistra Italiana al 2,1%, Italexit con Paragone al 2,1%. Altre liste al 3,2%. Non si esprime il 40%. 

Seconda domanda sui referendum: il 12 giugno si terrà il referendum sulla giustizia. In particolare, su quali dei seguenti quesiti ha intenzione di esprimere il suo voto? 

  • Abolizione Legge Severino forchetta di votanti tra il 31-35%
  • Limitazione della custodia cautelare 31-35
  • Separazione delle carriere dei magistrati 31-35
  • Riforma elezioni CSM 29-33
  • Consigli Giudiziari – valutazioni di Pm e giudici 29-33 

Quindi poco più di un terzo delle persone afferma che andrà a votare. I referendum al momento sono lontani dal quorum necessario per rendere valida la decisione.

Nel merito ecco le intenzioni di voto che gli italiani indicano per questi referendum: il primo dato accanto a ogni referendum fa riferimento al sì, il secondo agli  indecisi e il terzo numero sul no. 

  • Separazione delle carriere dei magistrati Si 47%, indecisi 31%, no 22%
  • Consigli giudiziari, valutazioni di Pm e giudici sì 39%, indecisi 36%, no 25%
  • Riforma Elezioni CSM sì 35%, indecisi 36%, no 29%
  • Limitazione della custodia cautelare sì 29% indecisi 33% no 38%
  • Abolizione Legge Severino sì 24% indecisi 22% no 54%.

Sondaggio Index Research per Piazza Pulita

Analizziamo infine una serie di sondaggi realizzati da Index Research per la trasmissione Piazzapulita su La7. Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche a quale partito avreste dato il voto?

Anche qui prima posizione per Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che guida con il 22,1%. Poi il Partito Democratico con il 21,5%. Segue al terzo posto la Lega al 15,6%. Quarto posto per il Movimento 5 Stelle al 12,7%. Poi Forza Italia al 7,9%. 

Segue Azione e Più Europa al 5,1%. Ancora Sinistra Italiana al 2,4%, Europa Verde sempre al 2,4%, Italia Viva al 2,3%, Mdp al 2,3%. Altri partiti non in questa lista al 5,7%.

A domanda se alle prossime elezioni vincesse il centrodestra lei chi preferirebbe diventasse presdiente del consiglio.

Le risposte: Giorgia Meloni 28,5%, Matteo Salvini 22,3%, Silvio Berlusconi 11,6%. Ovviamente la domanda è stata fatta a chi ha detto di votare un partito di centrodestra. Nessuno di questi è stata la risposta del 37,6%. 

Sull’invio di armi all’Ucraina infine è favorevole il 38,5%, è contrario il 44,8%, non sa o non risponde il 16,7%. 

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