Ucraina, Zelensky denuncia il massacro di Bucha all’ONU!

L'orrore alla città ucraina, Bucha, è stato denunciato dal presidente Zelensky alle Nazioni Unite! Avvertita anche la Corte Penale Internazionale!

Gli attacchi dei soldati russi continuano e stavolta ad essere colpita è stata Bucha, città ucraina. Non ci sono parole per descrivere l’orrore che è avvenuto in quel luogo, perché a parlare sono le immagini: corpi di civili sparsi ovunque, esecuzioni sommarie, corpi ritrovati con le mani legate dietro la schiena, immagini di una brutalità indicibile.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato sul luogo del massacro per constatare con i propri occhi l’orrore e il massacro di civili inermi. Il presidente ha definito gli esecutori del massacro dei “macellai”, un’accusa arrivata anche alle Nazioni Unite. Allora ecco che si ritorna a parlare di crimini di guerra. Ma come al solito, la Russia nega tutto.

Ma chi è il macellaio di Bucha? Secondo le informazioni raccolte dagli attivisti InformNapalm, colui che ha guidato le truppe russe a commettere la strage di Bucha è stato il tenente colonnello Omurbekov Azatbek Asanbekovich. 

L’identità del tenente colonnello, al comando del battaglione siberiano, è stata divulgata persino su Telegram. Qui, sono state divulgate anche la sua mail e il suo numero di telefono. In particolare, sembra che il tenente colonnello sia alla guida di un battaglione formato da 51.460 unità. Questo è entrato in territorio ucraino partendo da Knyaze-Volkonskoye, nel territorio di Khabarovsk, nell’estrema Russia orientale.

“Siamo riusciti a trovare anche l’indirizzo di casa del boia russo” – commentato gli attivisti di InformNapalm.

Un’altra condanna arriva direttamente dal Ministero della Difesa dell’Ucraina:

“Ogni ucraino dovrebbe conoscere i loro nomi. Ricordate. Tutti i criminali di guerra saranno processati e assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro i civili dell’Ucraina”

A seguire il Ministero della Difesa ha provveduto a rendere noti i nomi di oltre 1600 soldati russi, in ben 87 pagine, ritenuti artefici del massacro a Bucha. E mentre il presidente ucraino, Zelensky, ha provveduto a denunciare tutto all’Onu, la Russia nega ogni cosa, affermando che si tratti solamente di becera propaganda. Una messinscena studiata ad hoc per dare la colpa ai russi.

Purtroppo, però, le denunce fatte dal Ministero della Difesa ucraino arrivano direttamente dai soldati ucraini e dai civili, testimoni del massacro. Anche i giornalisti internazionali hanno provveduto a denunciare attraverso le immagini l’accaduto. Ma non solo.

Sul posto sono presenti anche le organizzazioni umanitarie. La prima ad accusare i soldati russi del crimine di guerra è stata la Human Rights Watch, che ha provveduto a raccogliere le testimonianze di alcuni superstiti.

Anche Repubblica ha denunciato l’orrore di Bucha attraverso un reportage realizzato dal fotoreporter internazionale Santi Palacios. A confermare ogni cosa, anche il giornalista dell’Economist, Oliver Carror, che scrive su Twitter quanto segue, cercando di smentire le accuse fatte a carico dell’esercito ucraino:

Non può essere vero a causa dell’odore dei corpi in decomposizione. Semplicemente non si ottiene un odore così forte dopo pochi giorni a temperature molto fredde

Ucraina – Zelensky denuncia all’ONU i crimini di guerra

Proprio nella giornata di oggi il presidente ucraino, Zelensky, si rivolgerà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per denunciare la strage di civili a Bucha, che la Russia sta disperatamente cercando di negare. 

Non è chiaro quale sia stato il motivo di questo massacro, ma dalle informazioni che ci pervengono, i civili ad essere stati massacrati sono stati più di trecento. Ma questi prima di essere stati uccisi, hanno dovuto subire anche delle torture e lo dimostrano le immagini dei corpi legati.

Molto probabilmente, secondo l’ANSA, le vittime saranno state molte di più, infatti, proprio oggi sarà ispezionata tutta la città di Bucha per conoscere il numero preciso di civili uccisi. Altre brutte notizie arrivano anche dalla città di Borodyanka, dove il numero di civili brutalmente uccisi si pensa sia addirittura maggiore. Queste le parole di Zelensky:

ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate

L’impegno del presidente ucraino sarà quello di identificare i militari dell’esercito russo coinvolti in questo massacro, per poi punirle severamente. Un lavoro che sicuramente coinvolgerà non solo l’Unione Europea, ma anche la Corte Penale internazionale.

L’Ucraina denuncia all’ONU, la Russia nega!

La Russia continua a negare ogni cosa. Ogni accusa di crimine di guerra viene respinta dai russi e fatta rimbalzare sui soldati ucraini. Per la Russia si tratta solamente di un’operazione di “propaganda”. Secondo le parole del presidente ucraino, pubblicate dall’Ansa, Mosca sta già rigettando ogni accusa:

Stanno già lanciando una falsa campagna per nascondere la loro colpevolezza nell’uccisione di massa di civili a Mariupol. Faranno dozzine di interviste inscenate, nuove registrazioni e uccideranno persone per far credere che siano state uccise da altri

Nel frattempo, anche oggi, le truppe russe hanno attaccato l’ospedale pediatrico di Mykolaiv, in Ucraina, attraverso le munizioni a grappolo, già vietate dalla convenzione di Ginevra. Ad essere stati colpiti, anche moltissimi alloggi civili e bambini.

Secondo i rapporti dell’esercito ucraino, le truppe russe stanno cercando di prendere il pieno controllo sulle regioni di Donetsk e Lugansk, mentre lo hanno già acquistato nelle città di Kharkiv e Mariupol. A questo scopo, Mosca sta provvedendo ad inviare cibo, carburante, munizioni e materiali lubrificanti ai propri soldati.

L’Ucraina condanna Putin per crimini di guerra: avvisata la Corte Penale Internazionale

E mentre Mosca rifornisce le sue truppe, negando il massacro, il presidente ucraino, Zelensky, denuncia Putin per crimini di guerra. Oltretutto, anche il parlamento spagnolo nella giornata di oggi sentirà Zelensky. La propaganda russa sta cercando di nascondere anche ai suoi cittadini gli orrori che la Russia continua a commettere nei confronti della popolazione ucraina.

Gli atti di censura coinvolgono anche i motori di ricerca russi: ricercando le diverse località bombardate dai soldati russi, le immagini che vengono trovate ritraggono un’Ucraina intatta. Nessun palazzo distrutto, nessuna vita spezzata, nessun monumento raso al suolo. Viene mostrata un’Ucraina precedente al conflitto. Ma le immagini aeree ci fanno vedere ben altro.

Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti, appoggia il presidente dell’Ucraina Zelensky ed anche lui chiede un processo per crimini di guerra contro Vladimir Putin. Nel frattempo, anche l’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, chiede la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani di Ginevra.

E’ chiaro che per appartenere ad un Consiglio per la difesa dei diritti umani, devi anche difendere i diritti umani di tutti, cosa che la Russia non sta rispettando. Anche la Francia e la Germania hanno fatto la loro parte a sostegno dell’Ucraina, chiedendo l’espulsione di decine di diplomatici russi.

Di contro, la Russia risponde dicendo che queste misure contro Mosca sono sproporzionate. Continuando a negare l’evidenza dei fatti, sembra proprio che la Russia voglia cercare di cancellare e dimenticare i crimini che essa stessa sta commettendo da un mese a questa parte. Sarà la Corte Penale Internazionale ad indagare e a chiarire ogni dubbio.

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