Addio cashback 2022: arriva la conferma Draghi definitiva!

Addio cashback 2022: la misura introdotta per disincentivare l'evasione fiscale, non sarà riproposta. Draghi dice addio alla misura, ecco perché!

Il cashback di stato è una misura introdotta lo scorso anno che ha visto la luce per un semestre, permettendo un risparmio sugli acquisti per molti cittadini italiani. Tuttavia l’attuale governo ha decretato un “no” definitivo al ritorno di questa iniziativa: nessuno potrà parteciparvi nel 2022.

Si tratta di una misura che è stata presa per incentivare la tracciabilità dei pagamenti, con l’intenzione di ridurre in parte l’evasione fiscale. Tuttavia questo obiettivo non sembra essere correlato direttamente all’utilizzo di questa misura, per questo motivo i tanti che speravano in un ritorno dell’iniziativa, non la vedranno.

Un altro motivo per cui l’iniziativa non tornerà quest’anno riguarda il costo stesso per la sua applicazione: i costi sono troppo elevati, come conferma anche Key4biz.it:

“Il costo del progetto, pari a 4,75 miliardi di euro, risulta superiore alle potenzialità di recupero di gettito evaso e non ha ottenuto effetti significativi nei settori a più elevata propensione all’evasione fiscale.”

Un costo così elevato per una iniziativa di questo tipo è stato considerato come non necessario dall’attuale governo Draghi. La misura del cashback inizialmente era stata pensata per essere applicata per almeno tre semestri: dall’inizio del 2021 fino a metà del 2022. Tuttavia il progetto ha continuato solamente per i primi sei mesi dell’anno scorso, per poi essere accantonato.

Per i cittadini tuttavia questa iniziativa ha incentivato gli acquisti durante i mesi più difficili di pandemia, e ha portato ad un risparmio del 10% sugli acquisti fino ad un massimo di 150 euro: c’è chi rimane scontento dello stop a questa misura decretato dal governo attuale. Anche perché un’altra iniziativa similare, la lotteria degli scontrini, continuerà ad essere presente per i cittadini che vogliono parteciparvi.

Cashback di stato: un’occasione di risparmio

Il cashback di stato per il 2021 ha costituito un’occasione di risparmio non indifferente per i cittadini che vi hanno partecipato. Si tratta di un rimborso del 10% su tutti gli acquisti, con un minimo di transazioni inserite nell’applicazione ufficiale tramite il collegamento con una carta di pagamento.

Il cashback di stato è stata un’iniziativa che ha permesso ai partecipanti di risparmiare del 10% sugli acquisti, talvolta sulle normali spese del mese. Tuttavia per molti è stata una vera e propria sfida: non solamente per aggiudicarsi il risparmio massimo, di 150 euro, ma anche per vincere il montepremi finale messo a disposizione dall’iniziativa, molto più ricco.

Il cashback di stato ha costituito un risparmio non indifferente per chi vi ha partecipato, che si aspettava una replica. Tuttavia così non è stato per il secondo semestre del 2021, e anche per il terzo, previsto per quest’anno, arriva il no definitivo.

Alcuni fortunati a seguito dell’iniziativa hanno potuto vincere un montepremi finale di 1.500 euro, messo in palio per tutti i cittadini che avessero effettuato un numero maggiore di pagamenti collegati all’iniziativa nel semestre in cui si è svolta.

Anche su questo montepremi tuttavia sono sorte diverse polemiche: da un certo punto di vista questa specie di “gara” ha avvantaggiato le classi sociali più abbienti, con maggiore disponibilità economica per effettuare più acquisti, e dall’altro lato non sono stati pochi i problemi di correttezza nella partecipazione al gioco.

Molti sono stati i “furbetti del cashback” che hanno raggirato le regole dell’iniziativa per vincere i rimborsi e il montepremi finale, mentre alcuni problemi ci sono stati anche per l’erogazione stessa delle vincite. Sull’iniziativa infatti sono scattati diversi controlli, proprio per verificare che i vincitori avessero seguito le regole del gioco: controlli che hanno ritardato notevolmente la consegna delle vincite.

Super cashback: qualcuno lo ha perso!

Nonostante siano stati in moltissimi a partecipare all’iniziativa e a sfidarsi per i montepremi finali di 1.500 euro, molti non sono riusciti ad aggiudicarsi il super cashback. Le cause qui sono da collegare a diversi tipi di errore: c’è chi non ha correttamente collegato la propria carta all’applicazione smartphone per partecipare, chi ha dimenticato di inserire il proprio IBAN corretto per ricevere il premio, chi invece è stato escluso per scorrettezze.

Secondo i dati recenti, molti non hanno ricevuto la vincita anche se spettante, e i motivi sono i più banali, come riporta punto-informatico.it:

“Insomma: 99.963 cittadini hanno ricevuto i 1.500 euro come previsto, per un ammontare totale pari a 149.944.500 euro, mentre altri 37 sono rimasti a bocca asciutta per non aver comunicato in tempo e con le modalità corrette il codice alfanumerico associato al proprio conto corrente.”

Si tratta quindi di un problema collegato alla sbadataggine di alcuni cittadini nel procedere correttamente all’inserimento dei propri dati all’iniziativa, per cui molti ancora non hanno ricevuto le vincite, anche se consistenti. Il cashback di stato secondo questi dati quindi avrebbe portato a moltissimi effetti collaterali che non erano attesi.

Da un lato ha garantito a tutti i partecipanti un minimo di risparmio sui propri acquisti, dall’altro lato però ha dato il via a fenomeni non pianificati come i diversi illeciti compiuti durante il gioco, e le lunghe attese nella ricezione dei rimborsi a causa dei controlli. Un grande dispendio di energie e denaro per lo stato, che al momento non si vuole riproporre.

Al momento ancora qualcuno sta attendendo di ricevere la propria vincita o il proprio rimborso, tuttavia gli ultimi rimasti che devono ancora vedere accreditato il premio stanno riscontrando altri problemi, di natura tecnica.

Cashback 2022: abolito dal governo Draghi

L’attuale governo Draghi ha deciso di abolire il cashback di stato: da un lato l’iniziativa è stata troppo dispendiosa in termini economici per le casse dello stato, dall’altro non è rilevato un riscontro in positivo tra chi ha partecipato e la diminuzione dell’evasione fiscale.

Una cosa è certa: questa iniziativa ha contribuito a incentivare gli italiani nell’utilizzare strumenti elettronici e tracciabili per i pagamenti. Nell’ultimo periodo infatti la lotta al contante sembra essere arrivata ad un punto in positivo: sono ancora pochi i cittadini che utilizzano esclusivamente questo metodo di pagamento.

La lotta al contante e gli incentivi all’utilizzo dei metodi tracciabili di pagamento vanno nella direzione di una maggiore lotta all’evasione fiscale. Negli ultimi anni i cittadini sempre più di frequente utilizzano metodi di pagamento come le carte prepagate, il bancomat, applicazione digitali. 

Il passaggio al pagamento tracciabile tuttavia non è garantito esclusivamente dal cashback di stato: si tratta di una trasformazione che è stata anche incentivata dall’utilizzo massiccio degli strumenti digitali nelle case degli italiani. Sempre più spesso infatti si sceglie di acquistare online prodotti, beni e servizi di diverso tipo, e i cittadini sono sempre più abituati ad utilizzare poco il contante, e preferire altri metodi di pagamento.

Il cashback quindi viene abolito dall’attuale governo anche perché non è direttamente collegato a questi risultati: non c’è una correlazione diretta tra riduzione del contante e dell’evasione fiscale e questa iniziativa. Va anche detto che il cashback per molti versi ha avvantaggiato i cittadini economicamente più stabili rispetto alle fasce più deboli: per questo motivo qualcuno l’ha considerato discriminante.

Per chi sperava quindi in un ritorno nel 2022 dell’iniziativa, la risposta del governo Draghi è definitiva: la misura non tornerà quest’anno, e probabilmente neanche nei prossimi.

Il meccanismo del cashback: tornerà in altre forme

Il meccanismo del cashback, che prevede un risparmio per chi acquista, sotto forma di rimborso, è un meccanismo molto conosciuto anche dal marketing. Per questo motivo molte aziende che vendono prodotti o servizi stanno pensando di inserirlo nella propria strategia di vendita.

Il cashback incentiva gli acquisti, perché promette percentuali di rimborso a chi compra di più. Questo lo sanno molto bene i gestori di negozi online ad esempio, come Amazon, che propongono prezzi agevolati a chi acquista di più, e a chi rimane fedele ad una determinata piattaforma.

Il rimborso tramite cashback è utile per incentivare le vendite, e non solamente i soggetti del commercio stanno pensando di introdurre nuovi piani di questo tipo, ma anche le stesse banche, per assicurarsi la fedeltà dei propri clienti.

Anche le Poste Italiane hanno messo a disposizione in questi giorni un piano simile al cashback di stato: come spiega Vesuvius.it si tratta di una iniziativa di cashback per chi utilizza per i propri pagamenti le carte fornite dalle Poste Italiane:

“Il programma ScontiPoste permette all’utente di effettuare acquisti in cashback. Inoltre il rimborso del 5% per ogni transazione verrà accreditato nei giorni successivi all’acquisto.”

Indubbiamente da un lato si può dire che un piano cashback ha grandi potenzialità in termini di coinvolgimento delle persone, dall’altro lato il cashback di stato ha introdotto queste possibilità anche per enti conosciuti da tutti. Tuttavia il cashback di stato non è l’unica misura che lo stato ha preso negli ultimi anni, di questo tipo.

Un’altra misura che è stata introdotta, e che rimarrà nel 2022, è la lotteria degli scontrini. Si tratta di una iniziativa che consente ai cittadini che effettuano degli acquisti di partecipare a delle estrazioni e vincere alcune somme di denaro in palio. In questo caso lo stato incentiva l’emissione dello scontrino fiscale, da parte dei soggetti adibiti alla vendita di beni ai cittadini.

Per lo stato economicamente la lotteria degli scontrini è molto più sostenibile, per questo motivo non ci sono preoccupazioni al governo in merito alla spesa per questa iniziativa. Inoltre questa misura favorisce effettivamente l’emissione dello scontrino cartaceo, e quindi degli adempimenti fiscali dei commercianti. La lotteria degli scontrini continuerà ad essere presente nel 2022, al contrario del cashback di stato.

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