Bonus benzina, Draghi dice sì! Ecco 200 euro se vai a lavorare!

Benzina a meno 25 centesimi a litro, rateizzazione per due anni alle imprese e in arrivo un bonus benzina del valore di 200 euro. Ecco a chi spetta!

La conferenza stampa dello scorso 18 marzo ha visto impegnato Draghi nel comunicare al Paese le nuove soluzioni adottate dal Governo, per quanto riguarda il caro carburante.

Tra benzina e diesel ormai i prezzi sono alle stelle e il problema riguarda anche lo stesso approvvigionamento. Infatti, la paura che terminasse il carburante, a causa della crisi internazionale, ha fatto sì che la domanda da parte dei cittadini crescesse e con essa anche il costo della risorsa.

Venerdì 18 marzo, il Consiglio dei Ministri a approvato il decreto energia per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi in Ucraina. Ovviamente l’obiettivo numero uno è quello di ridurre l’incremento dei costi di luce, gas e carburanti. 

Se ne discute proprio in queste ore. In particolare, per quanto riguarda il taglio delle accise, nella misura di 25 centesimi al litro, operazione che dovrebbe far tornare il prezzo del carburante sotto i 2 euro. Almeno temporaneamente, vista la validità del provvedimento per trenta giorni.

Ma la misura che ha attirato l’attenzione di molte persone riguarda l’introduzione del bonus benzina da 200 euro, destinato ad alcune categorie di cittadini.

Vediamo per chi è e come fare per ottenerlo.

Bonus benzina 200 euro

Il nuovo bonus benzina da 200 euro sarà valido per tutto il corso dell’anno 2022. L’importo di 200 euro corrisponde al valore dei buoni carburanti che i lavoratori dipendenti potranno ricevere dalla loro azienda, a titolo gratuito.

Si tratta di un contributo esentasse, dal momento che non andrà a far parte del reddito complessivo annuo. 

il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il Decreto Legge con le misure per far fronte ai rincari dell’energia elettrica e dei carburanti. Il totale delle misure adottate è di 4,4 miliardi di euro.

In sostanza, l’aiuto non si concretizza in moneta sonante o in un aumento in busta paga. Si tratta di uno sconto che il lavoratore ottiene direttamente sulla base imponibile Irpef, da utilizzare in forma di sconto alla pompa di benzina, al momento del rifornimento di carburante. Si stima nella misura di 15 centesimi al litro di fornitura.

Vediamo maggiormente nel dettaglio le caratteristiche di questo nuovo bonus governativo, in forma dunque di detrazione fiscale, a chi spetta e come fare per ottenerlo.

Bonus benzina a chi spetta

Come già abbiamo avuto modo di sottolineare, questo nuovo bonus carburante dipendenti, spetta dunque a tutti coloro che devono recarsi presso la propria azienda per poter lavorare.

Va da sé che ad esempio, chi lavora da remoto o in smart working (tra l’altro ancora prorogato fino alla fine del mese di giugno) non ha l’obbligo di spostarsi per andare in azienda. Chi invece deve usare la macchina nel quotidiano, deve affrontare una spesa in carburante, che dunque non grava su chi sta a casa.

È dunque lo stesso datore di lavoro che si occupa di distribuire i buoni, che permetteranno di ottenere uno sconto, al momento di fare rifornimento presso la pompa di benzina.

Ovviamente la cessione del buono è a titolo gratuito. Lo sconto dovrebbe ammontare a 15 centesimi al litro e potrebbe esserci anche una data di scadenza da rispettare. Entrando in vigore dal 1° aprile, il termine fissato per la spesa potrebbe essere entro e non oltre la fine di maggio 2022.

Ogni singolo lavoratore ha diritto al bonus benzina una tantum vale a dire che può ottenere il buono da 200 euro, una sola volta soltanto.

Attenzione! Il datore di lavoro però non ha l’obbligo di concederlo. Quindi non deve prevedere un bonus benzina ma semplicemente può farlo. La decisione dipende ovviamente dalla politica aziendale in materia di benefit per i lavoratori con contratto di lavoro dipendente.

In questa sede, noi possiamo ipotizzare che questo nuovo benefit legato alla erogazione di buoni carburante rientrerà nell’ambito di un accordo tra il sindacato e l’impresa. Ma nulla vieta, alla singola azienda, di concedere l’agevolazione in maniera unilaterale.

È direttamente il Governo che mette a disposizione questo bonus carburante quindi non c’è necessità di richiederlo tramite espressa domanda né c’è ci sono requisiti particolari da rispettare, meno che niente dal punto di vista reddituale.

Per ottenere il bonus infatti non è necessario presentare l’attestazione Isee e il valore del buono non concorre alla formazione del reddito. In sostanza, si concretizza in uno sconto sull’Irpef del dipendente. 

Cosa significa? Si tratta dunque di una detrazione fiscale, a vantaggio del lavoratore (ma esentasse anche per il datore di lavoro, come spiegheremo). 

Cerchiamo di capire meglio il suo funzionamento.

Bonus benzina come funziona

Come già messo in evidenza, e a scanso di equivoci tra chi ancora confonde i bonus con il denaro contante, il bonus benzina non si concretizza in soldi alla mano, da utilizzare per andare a fare rifornimento.

Infatti, quando riportiamo le notizie dei bonus governativi, ci riferiamo a una terminologia utilizzata così a monte (non si tratta dunque di una trovata giornalistica). Il bonus si concretizza, a seconda dei casi, in denaro, come avviene ad esempio con l’assegno unico per i figli (con accredito diretto sul conto) oppure in contributi fiscali, come nel caso delle detrazioni Irpef, tanto per intenderci, a titolo esemplificativo.

Ebbene, è questo il caso del bonus benzina 2022 per lavoratori dipendenti, approvato da Draghi. 

Come è noto, la base imponibile Irpef (sulla quale si calcolano le imposte da pagare) è legata all’ammontare del reddito. In sostanza, nel caso del bonus carburante dipendenti, non si vanno a calcolare nel reddito i 200 euro messi a disposizione dal Governo, per ottenere lo sconto sul rifornimento di benzina o diesel.

Trattandosi di una somma esentasse, ovviamente conviene al lavoratore ma anche al datore di lavoro, in quanto su quelle somme previste per i suoi lavoratori non rientreranno nel computo della retribuzione, risultando dunque esenti sia dal pagamento di tasse che di contributi.

Per usufruire concretamente dell’agevolazione, si potranno spendere i buoni per fare rifornimento, ottenendo uno sconto di 15 centesimi a litro, una tantum e per un periodo limitato, che dovrebbe coincidere con la fine del mese di maggio 2022.

Bonus benzina come richiederlo

Abbiamo già illustrato le caratteristiche del bonus benzina per i dipendenti e il suo funzionamento. Infatti, nel corso dell’articolo, abbiamo illustrato quelle che sono le caratteristiche del nuovo bonus benzina ovvero un benefit che l’azienda può (ma non è obbligata a farlo) concedere al lavoratore dipendente.

Non tassando i 200 euro spettanti al lavoratore, ne consegue per quest’ultimo un risparmio sul pagamento delle tasse, quindi una somma che può utilizzare come sconto sull’importo del rifornimento di carburante che ha necessità di eseguire, per recarsi sul posto di lavoro.

Dal momento che si tratta di uno sconto sull’Irpef, ne consegue che non bisogna procedere con l’inoltrare alcun tipo di richiesta, per ottenere il bonus benzina 2022.

In altri termini, si tratta di un’agevolazione che si ottiene direttamente sulla busta paga. L’ammontare dell’Irpef risulterà dunque (a parità di reddito da retribuzione ovviamente) inferiore di 200 euro che quindi non vanno tassati.

È il datore di lavoro a concedere il benefit-benzina. Infatti, proprio chi è a capo dell’azienda può scegliere di siglare l’accordo con il sindacato oppure di procedere in via unilaterale per dare l’agevolazione ai propri dipendenti.

Il lavoratore dunque ne ha diritto, in base al decreto governativo, ma non può avere nulla a pretendere, nei confronti del datore di lavoro. Per quest’ultimo infatti si tratta di una scelta per la quale propendere oppure no, in base alla propria politica nei riguardi dei benefit da concedere ai lavoratori, ma assolutamente non di un obbligo.

Caro carburante: le misure del Governo per contrastarlo

Quella del bonus benzina non è l’unica novità messa in campo dal Governo Draghi, per contrastare il rialzo dei prezzi di gas e petrolio. 

Infatti, nel corso della conferenza stampa, oltre al taglio dell’accisa sul carburante (nella misura di 25 centesimi a litro) e al bonus benzina da 200 euro per i lavoratori dipendenti, ha anche annunciato di prorogare la rateizzazione delle bollette fino a un massimo di due anni, per quanto concerne i consumi di maggio e giugno 2022.

Questa misura sarà valida per le aziende che, in qualità di clienti finali, devono richiedere l’agevolazione direttamente ai loro fornitori. Infatti, come riportiamo testualmente dal suo discorso

Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro.

Questo ulteriore intervento va ad aggiungersi alla già presente possibilità di rateizzare le bollette di luce e gas, per quanto concerne i consumi effettuati tra gennaio ed aprile 2022, ottenendo il pagamento fino a 10 rate senza interessi. La possibilità è concessa anche ai morosi, a patto però di pagare il 50% subito e di poter suddividere in rate (al massimo dieci) la restante metà dell’importo a debito.

Abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo, dal titolo Caro bollette: rateizzare luce e gas in 10 rate. La novità!

L’altra grande novità riguarda l’innalzamento della soglia Isee per ottenere il bonus sociale ovvero lo sconto sulle bollette di luce e gas, che è possibile ottenere direttamente in fattura.

Infatti, fino a prima dell’entrata in vigore di questo nuovo decreto energia, il bonus sociale spettava a tutti i nuclei familiari con meno di 10 mila euro di tetto Isee annuo. Quest’ultimo ora si innalza a 12 mila. In sostanza, le famiglie che ora potranno ottenere lo sconto sulle bollette passano da 4 milioni a 5,2 milioni circa. Al momento, la misura sarà in vigore dal 1° aprile al 31 dicembre 2022.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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