Bonus Renzi 2022: in molti tagliati fuori! Va restituito!

Quale bonus è cambiato nettamente dopo la riforma fiscale? Esatto, il Bonus Renzi 2022! Ma come funziona e, soprattutto, chi deve restituirlo? Scoprilo.

Oggi andiamo a parlare di un famoso bonus che è stato modificato con l’introduzione della riforma fiscale. 

Stiamo parlando del Bonus Renzi 2022, il famoso bonus dei 100 euro in busta paga. 

Ebbene quali sono le novità delle quali dobbiamo parlare?

Innanzitutto è bene sottolineare che la Legge di Bilancio per il 2022 ha portato a delle novità degne di nota in tema aliquote IRPEF. 

Prima di andare ad affrontare tali novità nel dettaglio, dobbiamo sottolineare che questo ha cambiato notevolmente quello che noi tutti conosciamo come Bonus Renzi. 

Ma cosa cambierà? Tutti i beneficiari continueranno a ricevere il Bonus Renzi nel 2022? Chi saranno gli esclusi?

Beh, andiamo a scoprire cosa cambierà dopo l’introduzione della Legge di Bilancio per il 2022 in tema Bonus Renzi e quali beneficiari saranno tagliati fuori. 

Pronti, partenza, via!

Riforma Fiscale: cosa cambia con la riforma IRPEF?

In base a quanto è stato stabilito dalla riforma fiscale, verrà attuata una vera e propria rivoluzione in tema di IRPEF. 

Ma cosa succederà nello specifico? O meglio, cos’è già accaduto dopo l’approvazione del Governo Draghi della nuova Legge di Bilancio?

Beh, devi sapere che è sparito uno scaglione IRPEF. 

In che senso? Andiamo a comprendere meglio quali sono state le novità apportate. 

Per prima cosa ci teniamo a sottolineare che nulla cambierà per quanto riguarda i primi due scaglioni di reddito.

A quali scaglioni facciamo riferimento? Al primo, ossia quello che arriva ai 15.000 euro ed il secondo scaglione IRPEF, ossia compreso tra 15.001 e 28mila euro. 

Beh, se i primi due scaglioni IRPEF rimarranno invariati, quali saranno le novità?

Come avrai ben capito non abbiamo certo finito!

Infatti, a cambiare saranno il famoso terzo scaglione che da adesso in poi sarà attributo ai soli redditi compresi tra 28.001 ed i 50.000 euro.

Ovviamente, per capire la novità dobbiamo ricordarci com’era prima della riforma. Infatti, tale scaglione non si fermava a 50mila euro ma arrivava a 55mila. 

Eppure c’è anche un cambiamento enorme: il quarto scaglione sparirà definitivamente. 

Si tratta di quella fascia che comprendeva i redditi superiori a 55mila euro fino a 75mila. 

E cosa succederà per coloro che presentano un reddito superiore ai 50mila euro (che ricordiamo essere il nuovo limite del terzo scaglione)?

Niente paura, è stato istituito un quarto scaglione dedicato a tutti coloro il cui reddito supera i 50mila euro!

Bonus Renzi: cosa succede con la riforma IRPEF?

Ebbene, ora che abbiamo compreso in cosa consiste la riforma dell’IRPEF approvata dal Governo capitanato dal premier Mario Draghi, dobbiamo comprendere cosa cambia nel Bonus Renzi per il 2022. 

Prima di fare ciò, dobbiamo fare un piccolo passo indietro e tornare al 2015. Infatti, il Bonus Renzi è stato istituito con la Legge di Stabilità del 2015 e, in origine, prevedeva un bonus di 80 euro per coloro che detengono un reddito inferiore o uguale a 24.600 euro.

Tuttavia, è bene sottolineare che i famosi 80 euro sono diventati 100 euro nel 2020, quindi un totale di 1.200 euro annui. 

Attenzione: in base a quanto stabilito dal Bonus Renzi, coloro che presentano un reddito compreso tra 16.600 euro e 24.601 riceveranno l’agevolazione in misura ridotta. In poche parole, coloro che rientrano nel secondo scaglione IRPEF. 

Ma quindi, per quale motivo stiamo dicendo che molte persone verranno tagliate fuori dal Bonus Renzi nel 2022?

Andiamo a scoprirlo più nel dettaglio.

Cambia il Bonus Renzi: niente più sussidio in busta paga!

Dunque, con l’introduzione della riforma IRPEF il Bonus Renzi cambierà per molte persone. 

Logicamente non è semplice comprendere in che modo e, proprio per questo motivo, andiamo a ripercorrere alcuni punti salienti. 

È molto tempo che si discute addirittura della cancellazione di questo incentivo perché si vorrebbe optare per una maggiore semplificazione delle operazioni di pagamento. 

Proprio per risolvere tale problema il Governo ha messo in campo un maxi emendamento che ha cambiato le carte in tavola in moltissimi ambiti, Bonus Renzi compreso. 

Ebbene, tutti coloro che appartengono al primo scaglione, ossia coloro che hanno un reddito fino a 15.000 euro riceveranno come al solito la loro somma del Bonus Renzi.

Ma quindi dove sta la differenza?

Beh, in alcuni casi espressi dalla legge anche coloro che appartengono al secondo scaglione potranno beneficiare del sussidio. 

Tutto cambia per quelle persone che hanno un reddito compreso tra 28mila euro e 40mila euro. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2022 queste persone hanno perso il diritto di godere dell’agevolazione

Attenzione: rimane invariata l’esclusione del Bonus Renzi di coloro che sono incapienti, ossia hanno un reddito inferiore ad 8.172 euro. 

A chi spetta il Bonus Renzi nel 2022?

Bene, abbiamo delineato un quadro chiaro della misura relativa al Bonus Renzi. Andiamo adesso a comprendere più nel dettaglio a chi spetta tale agevolazione anche nel corso del nuovo anno.

Innanzitutto è bene sottolineare fin dal principio che il Bonus Renzi spetta a tutti quei lavoratori che hanno un reddito compreso tra 8.172 euro (soglia degli incapienti) e 15mila euro. Dunque, coloro che rientrano nel primo scaglione IRPEF. 

Come abbiamo visto in precedenza, invece, coloro che rientrano nel secondo scaglione (15mila euro e 28mila euro) possono ricevere l’accesso al Bonus Renzi solo in particolari condizioni applicando una differenza tra l’imposta lorda e le detrazioni dovute. 

Ricorda: con il Bonus Renzi una persona può arrivare ad ottenere un massimo di 1.200 euro in più, ossia 100 euro al mese. 

Infatti, come abbiamo visto in precedenza, alle origini Matteo Renzi aveva istituito un bonus di 80 euro mensili che, nel 2020, ha raggiunto la quota di 100 euro al mese. 

Inoltre, è bene ricordare che dalla data del 1° luglio 2020 era stato attivato il Bonus Renzi anche per coloro con un reddito compreso tra 28mila euro e 40mila euro. 

Tuttavia, quest’ultima agevolazione è stata cancellata con l’introduzione della riforma fiscale. 

Chi deve restituire il Bonus Renzi?

Con il 2022, l’introduzione della nuova Legge di Bilancio e l’entrata in vigore effettiva della riforma fiscale, è arrivato il momento di rifare i calcoli per quanto riguarda la busta paga. 

Attenzione: si tratta di un compito che spetterà alle imprese e non ai lavoratori dipendenti che, quindi, potranno dormire sonni tranquilli.

Tuttavia, è bene sottolineare che una parte negativa in tutto questo c’è. Infatti, coloro che non rientrano tra i percettori del Bonus Renzi dovranno restituire la somma ricevuta.

Quindi, in poche parole, coloro che dovranno restituire il Bonus Renzi sono i lavoratori incapienti, ossia coloro con un reddito inferiore ad 8.174 euro e coloro che hanno un reddito superiore a 40.000 euro.

Infine, quelle persone che presentano un reddito compreso tra 28mila euro e 40mila euro dovranno restituire solo in parte l’importo del Bonus Renzi ricevuto. 

Bonus Renzi: come capire se va restituito!

Ma come faccio a sapere se devo restituire il Bonus Renzi?

Ebbene, è importante ribadire che tale agevolazione spetta in automatico e che, di conseguenza, la legittima spettanza del Bonus Renzi viene verificata solo al momento del conguaglio IRPEF. 

In poche parole, l’operatore che si occupa dell’assistenza fiscale dovrà ricalcolare l’ammontare del trattamento in relazione ai redditi dichiarati nel modello 730

In poche parole, sarà proprio nel momento della Dichiarazione dei Redditi che ti renderai effettivamente conto se dovrai restituire il Bonus Renzi oppure no.

Un piccolo accorgimento è quello di controllare sempre l’ammontare medio del tuo reddito, in modo da arrivare alla dichiarazione dei redditi preparato. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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