Cartelle esattoriali Rottamazione 2022: ecco tutte le novità

Cartelle esattoriali Rottamazione quater, ecco tutte le novità del 2022. Addio oneri della riscossione. Ripresa della Riscossione senza la rottamazione?

Cartelle esattoriali, quando scatta il taglio dell’aggio? Addio oneri della riscossione, ma cosa significa realmente e quanto incide nelle cartelle esattoriali? Rottamazione quater al via una nuova definizione agevolata nel 2022? Cos’è cambiato nella Riscossione dal 1° gennaio 2022? Non sono poche le domande poste dai lettori nelle ultime settimane. È stata ufficializzata la Legge n. 234/2021, ovvero la Legge di Bilancio 2022 che contiene il piano degli interventi, finanziamenti e azioni da mettere in campo nel corso dell’anno. 

Negli ultimi giorni, è arrivata anche un’amara delusione per coloro che si aspettavano interventi immediati sulla Riscossione. Al momento, non ci sono rilevanti novità in tema della rottamazione delle cartelle esattoriali nel nuovo decreto Sostegni 2022. D’altra parte, si attendeva l’ingresso di un cospicuo aiuto diretto a milioni d’imprese e famiglie pressate dall’incremento del costo della vita. 

La vera questione è l’insufficienza delle risorse messe in campo dal Governo Draghi, non idonee ad abbracciare tutti i settori produttivi e non. Quello che è chiaro è l’assenza di un piano complesso di azioni a partire dalle pensioni sino a raggiungere i contribuenti che hanno perso l’ultima chance legata al beneficio fiscale del pagamento delle rate della Rottamazione ter e Saldo e stralcio in scadenza il 14 dicembre 2021.  Non solo.

Non si è tenuto conto del momento economico estremamente delicato su cui impatta la lievitazione sproporzionata delle spese di prima necessità. Si segnala, infine, visto la stagione degli aumenti che appare altamente difficile per di tutti coloro che non hanno potuto regolarizzare le cartelle esattoriali potervi rimediare in futuro. 

Cartelle esattoriali Rottamazione quater 2022 tutte le novità

Dati alla mano, secondo quanto ItaliaOggi ha riportato, al 31 dicembre 2021 non risultano regolarizzate il 60% delle cartelle di pagamento. Occorre, sottolineare che non si tratta di dati conclusivi, ma in ogni caso mostrano il quadro degli ammanchi per le casse dello Stato.

Sembrerebbe, che il Governo italiano abbia pagato il prezzo della scelta non comprensiva della mini proroga della rottamazione delle cartelle esattoriali, oltre che della Pace fiscale. È apparso chiaro da subito che il posticipo della scadenza ultima dal 30 novembre al 9 dicembre non avrebbe garantito ai contribuenti, né tantomeno, permesso una ripresa dalla forte crisi di liquidità. 

Oltre tutto va detto che, non si è provveduto a chiudere il cerchio sui pagamenti delle rate 2020 – 2021 della rottamazione ter e del Saldo e stralcio, ma viene posto un fermo alle norme emergenziali in materia di riscossione, nello specifico per i debitori cambia l’adesione alla rateizzazione. 

C’è da dire che per contribuenti in regola con i pagamenti 2020 e 2021, per il 2022 seguono le scadenze ordinarie della Rottamazione ter.

Arriverà una nuova Pace fiscale con la Rottamazione quater?

La maggioranza politica spinge in direzione di uno scostamento di bilancio e nell’introduzioni di provvedimenti urgenti e indifferibili, tra questi è presente anche una nuova Pace fiscale, accompagnata da una Rottamazione Quater. È necessario innescare un nuovo sistema della definizione agevolata per garantire il beneficio fiscale a tutti coloro, che non avendo pagato le rate 2020 -2021 entro il 14 dicembre si ritrovano risorto il debito con l’aggiunta d’interessi e sanzioni. 

Al di là delle stime che portano al 75% di cartelle esattoriali sotto il valore di 1.000 euro e per lo più provenienti da contribuenti insolventi, resta il problema abnorme della Riscossione dei crediti. Una cosa è certa milioni di contribuenti si ritrovano senza la liquidità economica necessaria per garantire il fabbisogno giornaliero.

A questo punto, ci si chiede come potrebbero regolarizzare i debiti esattoriali senza i benefici della definizione agevolata e pace fiscale? Oltre tutto va detto che, le azioni per il recupero dei crediti messe in campo dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione potrebbero non assicurare neanche un gettito minimo, ma gravare ulteriormente sui costi del Fisco intesi come perdita di tempo e denaro. 

Per questo motivo, si richiede un ulteriore provvedimento di Pace fiscale e una nuova Rottamazione quater per permettere ai contribuenti decaduti dai benefici fiscali di essere messi nelle condizioni di regolarizzare l’intero debito iscritto a ruolo, senza interessi e sanzioni. 

Si consiglia la visione del video YouTube di Informazione Fiscale sulle cartelle esattoriali 2022. 

Cartelle esattoriali: non più 60 giorni, ma 180 giorni per pagare 

Sul fronte fisco non arrivano solo cattive notizie, ma anche delle buone opportunità per milioni di contribuenti. Infatti, dal 1° gennaio 2022 sono entrati a regime i nuovi termini di pagamento delle cartelle esattoriali.

Nello specifico, il Governo Draghi nella Legge di Bilancio 2022 ha inserito i nuovi parametri di pagamento, difatti non si parla più di 150 giorni per il pagamento, ma bensì di 180 giorni.

In altre parole, i contribuenti dispongono di più giorni per regolarizzare le cartelle esattoriali emesse dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Ricordiamo che il termine dei 60 giorni per il pagamento all’Esattore è stato introdotto nel 1973. 

Cartelle esattoriali: la ripresa della Riscossione e una rottamazione che tarda ad arrivare 

Come si legge dalla sezione economica Today, tecnicamente l’attività dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione è ripresa a pieno regime in data 1° settembre 2021. In seguito allo stop, durato ben 18 mesi emanato in seguito alla diffusione della pandemia da Covid-19.

Innescando il provvedimento di differimento dello stato di emergenza sino alla data del 31 marzo 2022, il Governo Draghi ha ben pensato d’intervenire sul periodo di pagamento delle cartelle esattoriali. Ecco, perché si è passato da un lasso di tempo da 60 a 180 giorni, con decorrenza dalla data della notifica della cartella di pagamento.

Un intervento volto a concedere più tempo per pagare la cartella esattoriale notificata. È bene comprendere che nei 180 giorni disposti dalla legge per il pagamento delle cartelle esattoriali, l’Esattore non può applicare alcuna azione esecutiva o, comunque rivolta alla riscossione del credito attraverso azioni cautelari, come ad esempio fermi, ipoteche, pignoramenti e così via.

Nello stesso tempo, sempre nei 180 giorni non vengono applicati gli interessi di mora.  Queste disposizioni sono operative anche per le cartelle esattoriali notificate nel periodo compreso tra il 1° settembre e sino al 31 dicembre 2021. 

Come si modificano i termini di pagamento delle cartelle esattoriali dal 1° aprile 2022? Il Governo italiano dovrebbe emettere un ulteriore provvedimento sulle scadenze prolungandone i termini. Se quest’ultima prospettiva non dovesse verificarsi, tornerebbero in vigore gli ordinari termini, ovvero i 60 giorni ordinari a partire dalla data della notifica della cartella di pagamento.  

Cartelle esattoriali 2022: tra vecchie disposizioni e novità

Dal 2022 saltano le disposizioni emergenziali applicate sulla rateizzazione dei debiti iscritti a ruolo e risorgono le norme ordinarie. Nello specifico, cambia la soglia del debito che per le cartelle di pagamento a cui è seguita la notifica, passa da 100.000 al valore di 60.000 euro, in presenza di reale disagio economico. Nello stesso tempo, vengono modificati i termini di decadenza che passano da 10 a 5 rate non regolarizzate per perdere il beneficio fiscale acquisito. 

Addio oneri della riscossione, ma cosa significa realmente e quanto incide nelle cartelle esattoriali? L’Agenzia delle Entrate -Riscossione ha disposto la non applicazione dell’aggio di riscossione, ovvero una sforbiciata sugli oneri nella misura del 3% o 6% spalmata sui debiti iscritti a ruolo dopo il 1° gennaio 2022.

Tuttavia, anche su quest’ultimissima disposizione occorre prestare molta attenzione, perché in base ai ruoli affidati alla Riscossione cambia l’applicazione della norma. Si precisa, che ai sensi della Legge n. 234/2021 per i ruoli affidati all’Esattore alla data del 31 dicembre 2021 anche in assenza di notifica o, comunque, con cartelle esattoriali notificate in tempi successivi, restano le disposizioni ordinarie, ovvero pagamento dell’aggio e degli oneri di riscossione. 

Cartelle esattoriali, quando scatta il taglio dell’aggio? È bene comprendere che la Riscossione ha disposto la cancellazione degli oneri di riscossione, ovvero del cosiddetto aggio con decorrenza dei ruoli affidati all’Esattore dal 1° gennaio 2022. Restano a carico del contribuente le spese relative ai diritti di notifica e le spese esecutive. 

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