Reddito Base Universale: l’alternativa europea al REM!

Niente REM? Bene, allora l’Europa rilancia il Reddito Base Universale, rivolto a tutti, bambini inclusi. Scopri come funziona.

Come sappiamo, il Governo Draghi non ha voluto in alcun modo la proroga del Reddito di Emergenza, anche data la possibilità del termine dello Stato di Emergenza fissato al 31 marzo 2022. 

Ebbene, nonostante i numerosi bonus ai quali stiamo assistendo nell’ultimo periodo (soprattutto nel 2021, visto che molti di essi non sono stati prorogati nel nuovo anno), potrebbe esserci un bonus tutto europeo: il Reddito Base Universale. 

Ma ripercorriamo la situazione attuale con ordine in modo da comprendere come inquadrare questo bonus tutto europeo. 

Attenzione: il Reddito Base Universale non è ancora attivo, ma puoi comunque fare una firma per assicurarti la tua adesione qualora venisse approvato. 

Bonus in Italia: un’evoluzione difficile!

Prima di parlare del Reddito Base Universale, andiamo a comprendere la situazione legata ai bonus nel nostro paese. 

Ebbene, per quanto riguarda il Reddito di Emergenza ci siamo già espressi molte volte: il Governo Draghi non vuole per nulla al mondo rinnovarlo. 

Infatti, l’unica opzione che sembrava essere rimasta a questa agevolazione riguarda i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, eppure il Governo Draghi non sembra comunque intenzionato ad utilizzarli. 

Altre problematiche sono insorte intorno ai Bonus Casa, che hanno ottenuto delle proroghe davvero difficili con la Legge di Bilancio 2022

Insomma, si parla sempre di questi bonus, come il Superbonus 110% e le sue villette oppure del Bonus Facciate che ha ottenuto una detrazione fiscale di ben 30 punti percentuali in meno. 

Eppure, sembra esserci aria di buone nuove (finalmente) in arrivo questa volta direttamente dall’Unione Europea. Stiamo parlando del Reddito Base Universale, che potrebbe essere istituito nel corso di quest’estate. 

Reddito Base Universale: utopia o realtà? 

Quando parliamo di Reddito Base Universale spesso siamo un po’ increduli. Insomma, nessuno di noi pensava che davvero una misura del genere sarebbe potuta arrivare alla Commissione Europea. 

Ma a cosa fa riferimento? Il Reddito Base Universale consiste in un’erogazione che spetterebbe a tutti i cittadini dell’Unione Europea

Hai capito bene, ho detto tutti, bambini compresi

Inoltre, come si può dedurre dal nome, si tratta di una misura universale e, di conseguenza, rivolta a chiunque, senza alcuna limitazione. 

Questo vuol dire che non servirà presentare l’ISEE per poterne beneficiare (a differenza di quanto era richiesto per ottenere il Reddito di Emergenza). 

Ma come si può ottenere il Reddito Base Universale? Immagino che sia la domanda che hai in testa in questo momento. 

Ebbene, per poter beneficiare di questa misura devi aspettare, perché non è stata ancora approvata. 

Anzi, per meglio dire, non dovrai aspettare con le mani in mano. 

In che senso? Beh, come ti ho anticipato in precedenza, al momento è attiva una raccolta firme che sarà presentata nel mese di giugno direttamente al Parlamento Europeo che dovrà prendere una decisione in merito. 

Quindi, tutti coloro che risultano essere favorevoli all’istituzione del Reddito Base Universale, possono lasciare la loro firma. 

Sono moltissimi gli economisti che hanno dimostrato che l’istituzione del Reddito Base Universale non solo è possibile (quindi non è un’utopia), ma è anche vantaggioso per la società nel suo complesso. 

Infatti, in questo modo, a tutti i cittadini sarebbero erogati dei soldi in modo da farli vivere in condizioni dignitose. 

Come avere il Reddito Base Universale?

Il Reddito Base Universale ti ha convinto? Ma per quale motivo si sta pensando alla sua applicazione?

Devi sapere che non si tratta di un’idea nuova, ma perché proprio adesso sta prendendo piede? 

Insomma, diciamo che il Covid-19 ha influito in maniera piuttosto seria su questa presa di posizione. Infatti, è sorta la necessità di pensare ad un mondo nell’era post covid. 

In questo modo risulta essenziale dare valore a tutti i cittadini e tutto ciò darebbe il via ad una profonda trasformazione della società.

Cos’è e come funziona il Reddito Base Universale?

Ebbene, la definizione di Reddito Base Universale (o Universal Basic Income all’inglese) l’abbiamo data anche in precedenza, ma andiamo a comprendere meglio come funziona. 

Dunque, si tratterebbe dell’applicazione di un reddito base individuale, erogato indipendentemente a chiunque, giovani, adulti, lavoratori o non. 

Insomma, ogni persona in modo totalmente indipendente dalla sua condizione economica potrebbe aver diritto al Reddito Base Universale.

Ma come funzionerebbe? Andrebbe a ridurre lo stipendio ricevuto dai lavoratori?

Niente di tutto questo!

Ipotizziamo un Reddito Base Universale di 400 euro. Ebbene, un lavoratore che percepisce uno stipendio netto di 1.200 euro avrebbe diritto a ricevere mensilmente la somma totale di 1.600 euro. 

Inoltre, nel caso in cui tale lavoratore perdesse il suo lavoro, riceverebbe comunque i 400 euro previsti dal Reddito Base Universale. 

Insomma, una misura profondamente diversa da quelle che conosciamo oggi. Ad esempio, il Reddito di Cittadinanza garantisce una somma di denaro a coloro che hanno perso il loro lavoro, con l’obiettivo di reinserimento. 

Ebbene, il Reddito Base Universale non sarebbe condizionato dalla ricerca del lavoro, ma dovrebbe essere erogato nei confronti di tutti in maniera indistinta. 

Vantaggi del Reddito Base Universale!

Prima di procedere con i vantaggi legati alla possibile istituzione del Reddito Base Universale devi sapere che anche Papa Francesco si è apertamente schierato a favore dell’iniziativa. 

Per quale motivo? È molto semplice: si avvierebbe la società del gratuito. 

Insomma, il Reddito Base Universale potrebbe essere già una “base” per lo stipendio stesso e, di conseguenza, gli individui potrebbero anche dedicarsi ad attività per gli altri, in quanto il lavoro per loro stessi sarebbe in parte garantito dal Reddito Base Universale. 

In poche parole, una visione molto ottimistica della società. 

Ma torniamo a noi: quali sono i vantaggi del Reddito Base Universale?

Ovviamente il primo dei vantaggi di questa misura riguarda la lotta alla povertà che, com’è logico comprendere, verrebbe combattuta in maniera indipendente al possesso o meno di un posto di lavoro. 

Infatti, tutte le persone avrebbero comunque diritto a ricevere una somma di denaro che consenta una vita dignitosa. 

Logicamente, è importante ricordare che, se l’obiettivo principale è quello di combattere la povertà, dovrà per forza essere erogata una somma che sia sufficiente ad assicurare la copertura dei costi di prima necessità. 

Un altro vantaggio che si potrebbe ottenere con l’istituzione del Reddito Base Universale? Beh, sicuramente una diminuzione della criminalità. 

O ancora, la possibilità di avere maggiore tempo libero da dedicare alla collettività, aiutando anche gli altri e non solo noi stessi. 

Insomma, verrebbe rimodellato in toto il mercato del lavoro. Ma questo, potrebbe solo dei benefici?

I rischi del Reddito Base Universale!

Numerose critiche arrivano nei confronti del Reddito di Cittadinanza. Ebbene, pensavi che il Reddito Base Universale fosse escluso?

La prima critica che arriva nei confronti di questa misura è che non va a ricalibrare la ricchezza. Infatti, il Reddito Base Universale andrebbe erogato in pari misura sia ai più poveri che ai più ricchi. 

Tuttavia, trattandosi di una misura “universale” si andrebbe contro i principi stessi dell’idea rendere il Reddito Base Universale esclusivo solo per alcune categorie di persone. 

La seconda critica, simile a quella che arriva per il Reddito di Cittadinanza, riguarda il rischio di parassitismo. 

Questo vuol dire che alcune persone potrebbero rimanere senza lavorare perché tanto ricevono il Reddito Base Universale. 

Tuttavia, a smentire ciò abbiamo un esperimento effettuato in Finlandia, dove il Paese ha erogato 560 euro al mese ad alcune persone. Risultato? Il tasso di occupazione è aumentato. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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