L’acqua, elemento essenziale per la vita, può celare pericoli mortali quando contaminata da agenti patogeni che possono dare vita a diverse malattie, anche mortali. Noi occidentali diamo ormai per scontato che l’acqua che esce dai nostri rubinetti sia, nella maggior parte dei casi, potabile e dunque priva di batteri, virus e germi. Eppure non è sempre così in quanto in molte zone del pianeta, anche vicine a noi, l’acqua potrebbe essere contaminata. Scopriamo dunque quali sono le 7 malattie maggiormente presenti nell’acqua non potabile.
Le 7 malattie trasmesse dall’acqua contaminata: alcune sono anche mortali
Le malattie tipiche presenti all’interno di acqua contaminata sono le seguenti:
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Colera;
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Tifo;
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Infezioni gastrointestinali;
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Epatite;
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Giardiasi;
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Filariosi di Medina;
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Schistosomiasi.
Molte di esse, sebbene richiedano comunque un’attenta osservazione medica, possono risolversi in poco tempo e senza creare troppi effetti collaterali. Altre, invece, oltre ad essere malattie gravi, possono essere anche letali per gli esseri umani. Il colera e il tifo sono sicuramente le infezioni peggiori a cui possiamo andare incontro in quanto, oltre a presentare sintomi fastidiosi che portano alla disidratazione, possono causare complicazioni gravi come il coma o addirittura la morte.
Le infezioni gastrointestinali sono invece le malattie che danno un maggiore margine di sopravvivenza in quanto, sebbene comunque pericolose, possono essere curate in modo piuttosto semplice e tendono a svanire in poco tempo. Anche l’epatite, se è di tipo alimentare ed è presa in tempo e curata con i farmaci necessari, ha una percentuale di guarigione molto alta.
La giardinasi e la Filariosi di Medina sono due malattie serie che però, oltre a presentare dei sintomi simili alle altre patologie elencate, hanno un ampio margine di guarigione e sopravvivenza.
Discorso diverso per la Schistosomiasi che può essere più letale rispetto alle altre patologie in quanto i vermi penetrano nella pelle umana e possono causare danni agli organi interni come fegato, intestino e vescica.
Come si chiama il batterio che si trova nell’acqua contaminata
Parlare di un solo batterio o di un solo virus è riduttivo in quanto esistono varie specie di patogeni che vivono nelle acque contaminate. Tra i più comuni e noti vi è sicuramente l’Escherichia Coli, ma possono esservi anche batteri più gravi come la Salmonella (tra cui la Salmonella Typhi) e il Campylobacter. Va menzionato anche un altro batterio potenzialmente mortale: il Vibrio cholerae, responsabile del Colera.
Cosa fare se si beve acqua contaminata
Se si ha il sospetto di aver bevuto acqua non potabile, la prima cosa da fare è cercare assistenza medico-sanitaria. In casi gravi, invece, è necessario addirittura recarsi al pronto soccorso dopo i primi sintomi dell’intossicazione da acqua contaminata. Ottenere assistenza immediata in presenza di forte sintomatologia può aiutare a pervenire complicazioni più gravi.
Che succede se si beve l’acqua non potabile
Come abbiamo già detto in precedenza, bere acqua non potabile può causare intossicazioni acute che portano a malattie anche mortali. Ma cosa succede subito dopo aver ingerito acqua contaminata? In quasi tutti i casi si va incontro a sintomi come: vomito, diarrea e febbre. Tale sintomatologia porta inevitabilmente a un stato di disidratazione per cui è necessaria l’assistenza medica. È essenziale, dunque, evitare di bere acqua non potabile e cercare fonti d’acqua sicure quando possibile o bere acqua in bottiglia.