L’ansia in aumento fra gli italiani

L’ansia è un disturbo psicologico sempre più presente tra la popolazione italiana.

L’ansia è un disturbo psicologico sempre più presente tra la popolazione italiana

Negli ultimi anni, lo sconvolgimento del contesto socio-sanitario e, a seguire, gli scenari di guerra e la crisi economica hanno contribuito a un crescente senso di incertezza, vulnerabilità e paura che ha determinato un aumento dell’ansia su vasta scala. Basti pensare come, nel primo anno di pandemia, l’incidenza di disturbi d’ansia e depressivi sia cresciuta del 25%, secondo quanto riportato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Ma quali sono i dati reali di questo disagio nel nostro paese e quali categorie di persone ne sono più colpite? Vediamolo in dettaglio.

Quanta gente soffre di disturbi d’ansia in Italia?

Stando a quanto emerso dal rapporto 2022 Headway-Mental Health Index 2.0, condotto da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Angelini Pharma, oltre un italiano su cinque oggi soffre di disturbi psichici, in misura maggiore di ansia e depressione. Un dato cui si aggiunge un’altra evidenza altrettanto poco confortante: solo una persona su tre riceve un trattamento adeguato.

Quanti giovani soffrono di ansia?

Secondo il rapporto Headway, ad aver sofferto maggiormente del contesto di crisi sanitaria e sociale degli ultimi tre anni, sono gli adolescenti. In questa fascia anagrafica l’ansia si attesta tra i problemi mentali più diffusi, con una percentuale del 28%. La sofferenza mentale nei più giovani è spesso causa di un peggioramento del rendimento scolastico e, in molti casi, di un abbandono degli studi. Gli studenti affetti da disturbi d’ansia e depressivi hanno una probabilità aumentata del 24% di ripetere un esame scolastico.

Almeno la metà dei disturbi di salute mentale insorge prima dei 15 anni e l’80% prima dei 18 anni, talvolta accompagnando la persona che ne è colpita per tutta la vita.

La fragilità della salute mentale delle nuove generazioni, segnata da anni di pandemia, instabilità economica e un futuro segnato dalla crisi ambientale, è emersa anche dai risultati dello studio “#WITH YOU, Wellness Training For Health – La Psicologia con te” promosso da Unicef Italia e dal Policlinico Gemelli di Roma e pubblicato in occasione della Settimana europea della salute mentale 2023. Ben il 39% dei giovani intervistati nell’ambito del progetto ha infatti evidenziato sintomi legati ad ansia o depressione.

Qual è la stima annuale dei disturbi d’ansia e depressivi in Italia?

Già nel 2017 l’Istat presentava allarmanti statistiche riguardo allo sviluppo di ansia cronica tra gli italiani: circa il 7% della popolazione oltre i 14 anni (3,7 milioni di persone) riferiva di aver sofferto di disturbi ansioso-depressivi nell’anno precedente all’indagine. Disturbi che andavano crescendo con l’aumentare dell’età anagrafica (dal 5,8% tra i 35-64 anni al 14,9% dopo i 65 anni) e si associavano a condizioni di svantaggio sociale ed economico, con una prevalenza tra gli adulti con un minore livello di istruzione e disoccupati.

Come si è visto, i dati più recenti confermano la presenza sempre più marcata di problematiche come ansia e depressione e l’impatto significativo che oggi più che mai hanno sulla qualità di vita della popolazione italiana. Un quadro preoccupante che pone l’accento sull’urgenza di affrontare la questione in maniera più incisiva e mirata.

L’importanza della psicoterapia nel trattamento dell’ansia

In questo senso, non può non essere rimarcata abbastanza l’importanza dell’aiuto che può provenire da un percorso psicoterapeutico: un supporto professionale di provata efficacia, capace di fornire al soggetto che soffre di disturbi d’ansia gli strumenti e le risorse necessarie per affrontare le sfide legate all’ansia.

L’approccio privilegiato per il trattamento di problematiche simili è la terapia cognitivo-comportamentale e in particolare uno dei suoi modelli di cura: la terapia metacognitiva. Questa metodologia guida gli individui verso lo sviluppo di nuovi modi di relazionarsi con i pensieri ansiosi, permettendo loro di controllare così i sintomi legati all’ansia e di migliorare la propria capacità di gestione dello stress.

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