Come capire se sto invecchiando bene: 8 segnali da tenere d’occhio dopo i 50 anni

Godere di buona salute non sempre è sufficiente per far vivere a pieno una persona. Ecco come capire se si sta invecchiando bene.

Un percorso di vita in salute senza dubbio elimina la maggior parte delle preoccupazioni dall’esistenza di un individuo (e dei suoi familiari).

Ma purtroppo non sempre questo è sufficiente per far vivere a pieno una persona.

Un percorso di vita ricco deve includere anche altri aspetti, da coltivare e a cui prestare molta importanza.

Come si fa a capire se si sta invecchiando bene

Sì, è vero che i nuovi cinquantenni sono i trentenni di tanti anni fa ma quella dei 50 è una soglia di età importante.

Per quanto se ne voglia dire, i cambiamenti che intervengono nell’organismo e sul corpo sono notevoli (basti pensare alla menopausa per le donne).

In generale, si inizia a preoccuparsi un po’ di più della propria salute e pertanto è bene mettere in atto alcuni cambiamenti virtuosi, nelle proprie abitudini.

Ecco 8 segnali a cui prestare attenzione fin da subito.

1. Relazioni sociali

Ebbene sì, per quanto tutti i punti di questo elenco abbiano la stessa importanza, vogliamo partire proprio da questo. Lo dimostra la scienza: quattro chiacchiere fanno bene alla salute e la solitudine miete vittime al pari di diabete, ipercolesterolemia o altre patologie.

Più il legame è profondo e sincero e più nutre: ma va benissimo anche una serata in pizzeria a parlare del più e del meno e a farsi due risate in compagnia.

2. Esercizio fisico

Praticare uno sport è ovviamente cosa ben diversa da un esercizio fisico di lieve o moderata intensità. Ma dopo i 50 anni va bene anche così. Tutto, fuorché stare ore sul divano (si pensi al weekend).

Bisogna muoversi e uscire il più possibile, stare all’aria aperta, anche solo per una camminata a passo svelto per andare a svolgere qualche commissione.

3. Alimentazione

Impensabile non includere questo segnale tra gli otto fondamentali per capire se stai invecchiando bene.

La soglia dei 50 anni è quella giusta per ridurre drasticamente il consumo di carne (specialmente quella rossa) in favore del pesce (soprattutto quello azzurro). Ogni giorno non devono mancare nel menù né frutta né verdura. Nel corso della settimana, è bene privilegiare l’apporto proteico proveniente dai legumi e i cereali integrali.

4. Attività significative

Cosa sono le attività significative? Soprattutto per chi va in pensione, la routine giornaliera può ridursi a uscire per fare la spesa al supermercato e sistemare la casa. Ma è dimostrato che per invecchiare bene, e vivere più a lungo, è invece essenziale avere uno scopo nella vita. Come i giapponesi con l’Ikigai.

Scopri cosa sono le blue zone e dove si trovano.

In sostanza, bisogna dare valore alla propria vita. Dedicarsi alla cura di un animale o fare giardinaggio, volontariato, suonare uno strumento, scrivere un libro, studiare. Insomma, bisogna riprendere in mano le proprie passioni, coltivarle, farne un obiettivo di vita e soprattutto alzarsi ogni mattina per uno scopo, essendo grati per la vita che si ha.

5. Sonno

Non esiste salute né benessere mentale senza un adeguato apporto di sonno. Man mano che si va avanti con l’età, le ore da dedicarvi possono ridursi ma non bisognerebbe scendere al di sotto delle 6-7 ore di un buon sonno ristoratore.

6. Ottimismo

Questa è la vera chiave della vita. Nessuno osa dire che sia facile: tutti attraversiamo delle vere e proprie bufere sul nostro personale cammino di vita ma spesso non significa che la distruggano. A volte arrivano invece per fare pulizia e spazzare via ciò che ci appesantisce o ci rende infelice.

7. Prevenzione

Non lo si ripeterà mai abbastanza: a partire dai 50 anni gli screening consigliati a livello medico sono fondamentali, per avere un quadro completo della propria salute. E si deve cominciare anche prima, se si ha familiarità con qualche particolare malattia, nella propria storia familiare.

8. Allenare il cervello

Infine ma non per ultimo, questo è doveroso precisarlo, dopo i 50 anni bisogna quotidianamente tenere in allenamento il cervello. Magari dedicandosi a un hobby come la musica, il disegno oppure studiando una nuova lingua. Intensificando l’attività man mano che si invecchia.

Quando inizia il declino fisico

Per quanto possa far sbarrare gli occhi, il declino fisico inizia già dopo i 30 anni. Basti pensare ai calciatori o a tutti i professionisti dello sport a livello agonistico che, alla soglia di questa età, decidono di passare dietro le quinte.

Infatti, già in questa prima fase della vita adulta, gli organi tendono a perdere man mano un po’ della loro funzionalità e le malattie croniche progressivamente aumentano.

Tra i primi segni dell’invecchiamento troviamo:

  • aumento dell’insulino resistenza

  • ipertensione

  • diminuzione di vista e udito

  • ipercolesterolemia

  • digestione lenta

  • comparsa di rughe, capelli bianchi o perdita degli stessi.

Cosa fa invecchiare più in fretta

Il problema dell’invecchiamento non si lega solo a un fattore estetico. In tanti infatti si consolano affermando che la presenza di rughe o capelli bianchi non li infastidisce e quindi non se ne curano.

In realtà è solo un alibi per continuare a perpetrare pessime abitudini. A invecchiare infatti non è solo il corpo nel suo aspetto esteriore ma anche la parte interna ovvero organi e apparati.

A fare invecchiare più in fretta sono proprio le abitudini sbagliate. A cominciare dal tabagismo alla tendenza all’abuso di alcol, per finire con la cattiva alimentazione e l’assenza di esercizio fisico.

Anche i raggi ultravioletti sono causa di invecchiamento precoce, per questo è bene esporsi al sole con cautela e sempre applicando un filtro fisico protettivo.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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