Se nella maggior parte dei paesi del mondo il Covid è ormai quasi del tutto sconfitto, e l’OMS sembra essere vicina ad annunciare la fine ufficiale della pandemia, ci sono paesi in cui l’emergenza è tutt’altro che lontana.
Sembra essere questo il caso dell’India, dove nelle ultime settimane la percentuale dei contagi è tornata a salire, nonché il tasso di ricoveri in ospedale. La causa sarebbe una nuova variante, individuata anche in Cina, Singapore e Canada, ma che presto potrebbe giugere anche in Europa.
Vediamo allora in che cosa questa variante è diversa dalle altre, e se è pericolosa anche per i vaccinati.
Arturo, la nuova variante Covid che spaventa l’India
Arturo è la nuova variante Covid, di cui ultimamente stanno iniziando ad essere accertati i primi casi in tutto il mondo, e addirittura nel Regno Unito. Il nome sembrerebbe essere dovuto alla stella omonima, più che a un nome di persona.
Arturo sta anche dividendo la comunità scientifica, che sta dando opinioni discordanti sia in merito alla pericolosità della mutazione, sia in merito all’interpretazione più vasta da dare a questa nuova variante.
Da un lato, in effetti, bisogna notare come le varianti del Covid, a partire da Omicron, non abbiano mai rappresentato un aumento della mortalità o della pericolosità del virus.
Sembrerebbe, quindi, che la direzione della mutazione del virus vada intesa in senso evolutivo: per evitare di far morire il proprio ospite, e quindi anche se stesso, il virus starebbe cercando di diventare meno aggressivo.
Tuttavia, è anche vero che le direzioni che potrebbe prendere quest’evoluzione non sono del tutto note, dato che è presente anche un fattore di casualità.
Secondo Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, la situazione sarebbe comunque abbastanza ottimistica:
La nuova variante Arturo è un argomento per scienziati da social o da bar. Nessuna variante Omicron ha finora aumentato patogenicità o gravità del Covid. Non lo sta facendo e non lo farà nemmeno Arturo.
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Arturo e il vaccino: la nuova variante può resistergli?
Secondo Massimo Ciccozzi, responsabile Unità di statistica medica ed epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, il tutto va sempre riferito anche alla situazione vaccinale dei singoli paesi.
In India, infatti, la copertura vaccinale è ancora piuttosto parziale, e solo il 70% della popolazione sarebbe completamente vaccinato (bisogna anche ricordare però come l’India sia un paese demograficamente molto giovane, per cui una parte della popolazione non è stata vaccinata per ragioni di età).
Ciccozzi ha infatti dichiarato:
La variante Arturo la stiamo studiando, ma quello che sta succedendo in India con un aumento dei casi, da noi non accadrà. I dati sui contagi e sulle vaccinazioni che arrivano da quel paese, ricordiamolo, sono parziali. Un nuova variante può fare un piccolo picco ma non farà gli stessi danni in Europa rispetto all’India. Non credo ci possa impensierire.
Per quanto riguarda i sintomi, anche quelli di Arturo combaciano con quelli del Covid, ovvero febbre, raffreddore, mal di gola, dolori alle ossa, indebolimento generale.
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