La città più rumorosa d’Italia? Non l’avresti mai detto, ecco chi è la vincitrice

Un primo posto davvero inaspettato per una delle classifiche destinate a fare "più rumore" dell'anno: ecco la città dal volume più alto d'Italia.

Uno degli stereotipi più duri a morire sull’Italia all’estero è indubbiamente quello che rigaurda la “rumorosità” del nostro paese e dei suoi abitanti, soprattutto da parte delle popolazioni del nord Europa.

Se è inesatto fare di tutta l’erba un fascio, è innegabile che ci siano alcune città in Italia che, da diverso tempo, stanno registrando livelli acustici estremamente elevati, che a lungo andare potrebbero avere effetti negativi sulla salute dei loro abitanti.

Proprio per questo, la classifica delle città più rumorose d’Italia non dovrebbe essere presa a cuor leggero come semplice curiosità regionale, ma far riflettere su diverse strategie da adottare per migliorare la vivibilità di queste città, e in particolare della città più rumorosa d’Italia: ecco di quale si tratta.

La città più rumorosa d’Italia è un primo posto inaspettato

La città più rumorosa d’Italia è indubbiamente una grande sorpresa a livello nazionale, ma certamente non per i suoi abitanti.

In effetti, in base ai principali luoghi comuni e agli stereotipi correnti, sarebbe stato logico aspettarsi un primo posto come città più rumorosa d’Italia ad una città del sud, magari Napoli o Palermo.

Invece, a riprova della poca fondatezza di questo tipo di pregiudizi, la città più rumorosa d’Italia si colloca al centro, seguita da diverse città del nord.

Ecco allora la classifica delle città più rumorose d’Italia, in base ai dati Istat e agli esposti dei cittadini:

10 . Forlì. Con 23, 9 segnalazioni ogni 100.000 abitanti, la città romagnola si colloca al decimo posto.

9 . Palermo. Le segnalazioni per 100.000 abitanti raggiungono quota 24, 7 nel capoluogo siciliano, attestandosi comunque su cifre molto più basse rispetto ai primi posti della classifica.

8 . Lucca. Il comune lombardo noto in tutto il mondo per il suo festival di comics registra 28 segnalazioni per 10O.000 abitanti.

7 . Reggio Emilia. Di nuovo in Romagna con ben 30, 5 segnalazioni ogni 100.000 abitanti.

6 . Pistoia. La città toscana, nota per le sue splendide chiese, si posiziona al sesto posto con 32,4 segnalazioni ogni 100.000 abitanti.

5 . Mantova. Prima città lombarda in classifica, con 32, 9 segnalazioni ogni 100.000 abitanti.

4 . Asti. Medaglia di legno per questo comune piemontese, dove si registrano 36,5 segnalazioni per 100.000 abitanti.

3 . Verbania. Restiamo in Piemonte con 43, 5 segnalazioni ogni 100.000 abitanti.

2 . Modena. Meritata medaglia d’argento per Modena, dove secondo le ultime stime si registrerebbero 47, 9 segnalazioni ogni 100.000 abitanti.

1 . Firenze, Primo posto a grande sopresa per Firenze, che con 49 segnalazioni ogni 100.000 abitanti guadagna ben cinque posizioni dall’anno scorso, segnando un netto peggioramento nella qualità acustica della città.

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Le ragioni dietro il (triste) primato

Dietro al primo posto di Firenze come città più rumorosa d’Italia si celano diversi fattori:

  1. 1.

    L’aeroporto. A giocare un ruolo innegabile è la presenza di un aeroporto a pochi chilometri dalla città, con aerei che volano effettivamente molto vicini al suolo e creano inquinamento acustico oltre che ambientale.

  2. 2.

    La vita notturna. Firenze è nota per la sua frizzante vita notturna, fatta di locali e di occasioni di ritrovo, che spesso però superano i limiti acustici imposti per legge.

  3. 3.

    Il traffico. Sono stati riportati diversi motocicli con marmitte non regolamentari, che causano un maggiore inquinamento ambientale e acustico. Secondo molti residenti, inoltre, sarebbe necessaria una migliore gestione degli ingorghi e del traffico all’interno della città.

Leggi anche: La classifica delle città con più napoletani al mondo: Napoli non è nemmeno tra le prime 3

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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