Criptovalute, la guida definitiva: Bitcoin, stablecoin, NFT!

Arriva la guida unica e definitiva alle criptovalute. Che cos'è un Bitcoin? Perché è diverso dalle altre monete digitali? Che vuol dire “BTC mining”?

Fino adesso nei nostri articoli dedicati ai Bitcoin ci siamo sempre occupati di un pubblico di amanti cripto e quindi abbiamo approfondito argomenti specifici sulle previsioni di prezzo e il futuro dei mercati.

In questa sede scriveremo invece per i neofiti e cercheremo di spiegare prima di tutto in cosa consiste davvero un Bitcoin aldilà del concetto generico di valuta digitale; come si crea un BTC, cioè in cosa consiste davvero il processo di estrazione chiamato “mining”; dove si acquistano e scambiamo i token, cioè le singole monete.

Ma il mondo cripto è vasto come l’universo e Bitcoin ed altcoin sono solo una parte di esso, che in verità popolato da varie figure: abbiamo ad esempio gli stablecoin, criptovalute stabili perché non fisiche, ma comunque legate ad una valuta fiat, cioè classica quale euro e dollaro.

Abbiamo poi una frontiera sconosciuta a molti ed in parte ancora inesplorata che è quella dei Non-Fungible Token (NFT), monete digitali una diversa dall’altra che diventano pezzi da collezione  e che possono essere personalizzate. 

Cerchiamo quindi di capire in queste righe cosa sono i Bitcoin, che cos’è un altcoin, cosa una stablecoin e per finire gli NFT.

Come si “crea” una Bitcoin? Che cos’è il “mining” di criptovalute?

Partiamo dai Bitcoin, la criptovaluta più famosa del mondo, a cui si affiancano gli “altcoin”, cioè criptovalute concorrenti, la più nota dei quali è Ethereum.

Uno dei primi problemi quando si ci avvicina al mondo delle valute digitali riguarda termini come “Bitcoin Mining”, “stableCoin”, “non-fungibile token”,  che non sono per nulla chiari ai neofiti quanto invece lo sono ai cripto amanti.

La prima cosa da chiarire quindi è il vocabolario tecnico. Partiamo dal Bitcoin mining che è letteralmente il processo di estrazione di un Bitcoin, cioè come si crea una moneta digitale.

Una moneta digitale per usare termini non tecnico altro non è che la soluzione ad un complesso calcolo matematico.

Immaginate una serie di computer connessi tra loro tutti impegnati a risolvere calcoli matematici di una complessità folle, quando si trova la soluzione si trova 1 Bitcoin.

Questo processo consiste infatti in una serie di computer ad altissima potenza che lavorano per trovare la soluzione ad un calcolo, quando la trovano si estrae 1 BTC, cioè viene creato un Bitcoin. Se a molti questo sembrerà semplice non lo per niente sia per le competenze che per i costi che richiede. Perché un computer funga da calcolatore per il Bitcoin mining deve essere non solo potente, ma ne sono necessari una gran quantità che lavorino in simultanea, anche per velocizzare il processo.

Tutto questo ha dei costi enormi in termini di energia elettrica, tanto che i Bitcoin miners, cioè quelli che lavorano al mining, si stabiliscono in nazioni del globo dove la corrente è a buon mercato e motivo per cui si dice che i BTC inquinano. Dato il recente caro bollette l’Italia decisamente non è uno dei paesi dove si concentrano alte percentuali di “mining”.

Come si usano le piattaforme di cripto-scambio per acquistare Bitcoin

Visto che al momento 1 solo BTC vale oltre 35.000 dollari è molto difficile che se ne acquisti uno intero. Tuttavia, la vendita può essere frazionata cioè si possono acquistare porzioni di una moneta digitale anche con investimenti iniziali di 10 euro.

L’acquisto e la vendita di BTC avviene tramite piattaforme di scambio, che sono delle normali app che permettono lo scambio di valute diverse, cioè su cui si scambiano dollari in BTC, proprio come normalmente si scambiano dollari in euro.

Le piattaforme di scambio sono perció delle app con cui si acquistano Bitcoin o altre monete digitali e proprio come le banche, ad operazioni di questo tipo viene in genere applicata una commissione quando si esegue una transazione in Bitcoin.

Che cos’è la volatilità delle criptovalute? Cosa determina il prezzo in dollari di 1 Bitcoin?

Per quanto riguarda il prezzo di 1 BTC o un’altra valuta digitale, questo segue gli andamenti di borsa e si dice in gergo tecnico che “le criptovalute sono un asset volatile”, questo tradotto in parole semplici vuol dire che sono un prodotto nel complesso con un prezzo non stabile, che sale e scende enormemente nel giro di poco tempo.

Ecco perché le criptovalute per alcuni rappresentano un rischio, visto che potrebbero crollare in borsa da un momento all’altro, per altri rappresentano invece un enorme guadagno visto che il prezzo potrebbe impennarsi all’improvviso.

Cosa influenzi il prezzo delle valute digitali in genere sono, come nel caso delle valute fiat, una serie di fattori di macroeconomia, ad esempio le decisioni della banca centrale statunitense (Fed) influenzano con uno schiocco di dita i mercati, criptovalute comprese.

Per far capire meglio basta un esempio. Qualche giorno fa la Fed, la banca centrale USA, annunciava di voler a breve “aumentare i tassi di interesse”, ora, lasciando da parte i tecnicismi e le lezioni di economia che spiegano le conseguenze di questo gesto, basti sapere che il prezzo di 1 Bitcoin è sceso da 40.000 a circa 30.000 dollari in qualche giorno dopo l’annuncio delle Fed. 

Che vuol dire “altcoin”? Cosa sono le stablecoin e perché sono diverse dai Bitcoin?

Con il termine altcoin si intendono altre monete digitali, concorrenti ai Bitcoin, ad esempio Ethereum che usa una diversa Blockchain, ma con un funzionamento simile, cioè con andamenti in borsa caratterizzati da una forte volatilità analoga.

Eppure nel panorama delle criptovalute alternative esistono anche le “stablecoin”, ovvero si tratta di monete il cui prezzo ad unità è legato all’inflazione di una valuta tradizionale. Un esempio è Tether stablecoin molto popolare legata al Dollaro USA.

I vantaggi di queste criptovalute, sono come è facile immaginare, il fatto che sono meno volatili di Bitcoin ed Ethereum, poiché legate ad una valuta fiat di Stato, cioè il prezzo sale e scende con meno enfasi.

Tra gli svantaggi delle stablecoin gli amanti delle criptovalute pure sottolineano che la stabilità maggiore di queste monete impedisca agli investitori di trarne un vantaggio in poco tempo, cioè sperare che il prezzo esploda e che con investimenti piccoli di partenza si ottengano profitti incredibili.

The Crypto Gateway offre un confronto tra le diverse stablecoin che aiuta a capire meglio l’argomento, in un video YouTube di cui vi consigliamo la visione:

  

Cosa sono i Non-Fungible Token (NFT)? Che differenza c’è tra il “NFT minting” è il “BTC mining”?

Non-fungible token, noti con l’acronimo NFT, sono in effetti valute digitali che “non servono”, cioè che non si usano per comprare cose o per essere scambiate con altre valute. In compenso, vengono vendute all’asta come oggetti da collezione.

Un NFT è una criptovaluta speciale ed è un bene unico poiché la sua autenticità e unicità è scritta sulla sua Blockchain. Si tratta di gettoni digitali uno diverso dall’altro perciò non possono essere una moneta di scambio in senso stretto.

Se ad esempio si scambia 1 BTC con 1 BTC è come se si scambiasse 1 dollaro con 1 dollaro, cioè due monete identiche, diversamente a ciascun NFT vene impresso un marchio unico con la proprietà dello stesso scritta sulla Blockchain, quindi sono monete digitali da collezione.

Il loro impiego è vasto, ma, poiché queste sono personalizzabili e possono essere allegati al token file audio e video, molti artisti stanno cominciando a creare token con proprie creazioni allegate e alcuni di questi sono stati venduti per milioni di dollari.

Dal punto di vista degli utenti se volete creare un NFT, poiché nei fatti si tratta solo di un opera di personalizzazione con la proprietà registrata sulla blockchain, questo processo si chiama “minting” e, a differenza del “Bitcoin mining” si effettua con pochi click e con poche competenze ad esempio sulla piattaforma OpenSea.

Il processo di creazione di un NFT, minting, consiste infatti in una personalizzazione, piuttosto che in un processo di estrazione come il “mining”.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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