Nelle ultime giornate, l’incertezza è tornata a dominare la scena sui mercati azionari, tanto europei quanto statunitensi.
Borse UE e USA in calo
Nel Vecchio Continente oggi le vendite hanno avuto la meglio e anche a Wall Street lo scenario non è migliore, visto che al momento solo il Dow Jones viaggia sopra la parità, diversamente dall’S&P500 e dal Nasdaq Composite che proseguono in territorio leggermente negativo.
Scenario macro in peggioramento
Gli analisti di Marzotto Investment House parlano di un innegabile peggioramento dello scenario macroeconomico.
I tassi di interesse continuano a salire, sia sul breve che sul lungo termine, le aste cominciano ad evidenziare meno domanda, anche perché sull’acquisto del reddito fisso statunitense nei prossimi mesi c’è l’incognita Cina.
I futures sui Fed Funds con scadenza dicembre 2023, negli Stati Uniti hanno superato il 5,5%, segnalando quindi un possibile Exit rate ancora più elevato di quello attualmente stimato al 5,25-5,5%.
La curva dei titoli di Stato a 10 e a 2 anni è invertita per quasi 90 punti base, segnalando da un lato l’inversione negativa maggiore dal 1980, dall’altro la quasi certezza di una recessione tra il 2023 e il 2024.
Mercato azionario può performare ancora bene?
Gli analisti si chiedono così come potrebbero performare bene gli indici azionari in un contesto che si avvia verso una recessione con i tassi di interesse in salita.
Il mercato sembrerebbe avere acquisito consapevolezza che il contesto macroeconomico e di mercato sta continuando a peggiorare.
Le banche centrali e gli investitori hanno infatti ben chiaro l’effetto negativo che potrebbe esserci anche su consumi e lavoro, a fronte di una ulteriore distruzione di ricchezza legata al calo di azioni e obbligazioni.
Azionario: la view di Marzotto Investment House
Gli esperti di Marzotto Investment fanno sapere che il loro scenario di base per gli indici azionari nel 2023 è al momento ancora positivo, sebbene la price action di breve termine sia in peggioramento.
Soprattutto rispetto alle ultime due/tre settimane il contesto è chiaramente degradato, a seguito di dati macroeconomici forti che hanno spinto al rialzo i tassi di interesse.
Secondo gli analisti è difficile prevedere a breve un rialzo degli indici in assenza di un recupero del reddito fisso e di una riduzione delle aspettative di inflazione.
S&P500
Per gli esperti di Marzotto Investment House, il quadro tecnico dell’S&P500 è sostanzialmente cambiato, con un peggioramento dei principali indicatori.
Sul grafico giornaliero il prezzo è ancora al momento al di sopra delle medie a 100 e 200, ma è al contrario passato al di sotto delle medie mobili più brevi, inclusa quella a 50 giorni.
Sul grafico settimanale, il prezzo dell’S&P500 rimane ancora inserito in un ampio trading range, tra la media a 100 settimane a 4.213 punti e a 200 settimane a 3.715 punti.
Il prezzo al momento rimane ancora sotto la media a 100 e 50 e non è da escludere che nelle prossime settimane l’S&P500 possa puntare verso il punto centrale dell’ampio trading range, in area 3.850/3.900.
Nasdaq 100
Il Nasdaq 100 rimane sopra le medie a 50 e 100, ma al di sotto di quella a 200 giorni, mentre sul grafico settimanale il prezzo è al di sotto
delle medie a 50, 100 e 200. Il quadro tecnico indica un contesto ribassista.
Eurostoxx 50
Per L’Eurostoxx 50 il quadro sul grafico giornaliero e settimanale è sostanzialmente ancora complessivamente migliore rispetto agli indici statunitensi, ma il peggioramento a livello tecnico è evidente.
Ftse Mib
Il Ftse Mbi è al momento l’indice migliore a livello globale, con un rialzo del 13,83%.
Su base giornaliera il quadro tecnico è in peggioramento mentre rimane rialzista su quello settimanale.