Berlusconi al Famedio tra i benemeriti della città: le reazioni

Berlusconi iscritto al Famedio di Milano: le dichiarazioni del fratello Paolo e la reazione della figlia di Francesco Saverio Borrelli

Berlusconi al Famedio: da oggi il suo nome risulta iscritto tra i benemeriti della città di Milano nel pantheon dei grandi milanesi all’interno del Cimitero Monumentale.

“Nella storia il segno della sua personalità, tanto apprezzata quanto criticata” rimane nella storia di Milano e dell’Italia” ha affermato la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi durante la cerimonia iniziata alle ore 11.

Berlusconi iscritto al Famedio

Alla cerimonia presso il Cimitero Monumentale di Milano, oltre a Paolo Berlusconi (fratello di Silvio Berlusconi), c’erano gli amici Marcello Dell’Utri e Fedele Confalonieri, Adriano Galliani** ed esponenti di Forza Italia.

Dal 2 novembre, il nome di Berlusconi risulta iscritto al Famedio, tra i nuovi nomi dei cittadini benemeriti di Milano. Il suo nome è stato apposto sulla lapide del pantheon insieme a quelli di Marta Marzotto, Marcello Abbado, Franco Cerri e Achille Mauri.

Cosa è il Famedio

Il Famedio (dal latino “tempio della fama”) è una costruzione destinata alle sepolture di personaggi celebri. Il famedio di Milano – progettato dall’architetto Maciachini – si trova sul piazzare di ingresso del cimitero monumentale.

I personaggi illustri non devono essere necessariamente tumulati all’interno del Famedio. Molti dei personaggi ricordati nelle lapidi poste all’interno si trovano infatti sepolti in altre aree del cimitero. Al centro, in un sarcogafo voluto dallo stesso Maciachini, riposa Alessandro Manzoni, il primo ad essere trasferito al suo interno, nel 1883 dopo dieci anni dalla sua morte.

Le polemiche prima della cerimonia

La cerimonia è stata preceduta ma anche seguita da qualche polemica. Alla notizia dell’iscrizione al Famedio di Berlusconi infatti, la figlia del procuratore Francesco Saverio Borrelli aveva annunciato di voler chiedere la cancellazione del nome del padre. Per bloccare l’iscrizione di Berlusconi era stata lanciata anche una petizione con quasi 40mila firme, che però non sono bastate per far cambiare idea al Comune.

La richiesta di iscrizione

La richiesta dell’iscrizione era partita da Forza Italia:

“L’avevamo già chiesta all’indomani della morte del presidente Berlusconi – ha spiegato Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano in una dichiarazione risalente a settembre- e la richiesta è stata sottoscritta dai gruppi di opposizione, si sono unite la Lega, Fratelli d’Italia, Luca Bernardo e Milano Popolare. Abbiamo già interloquito con la maggioranza e sembra che non ci siano rischi di sgambetti e che ci sia la più ampia condivisione per iscrivere al Famedio il presidente”.

Le motivazioni

Si tratta di una figura “che ha avuto un ruolo fondamentale per far crescere Milano sia in termini imprenditoriali, di urbanistica, per non parlare dello sport”, ha affermato sempre De Chirico.

Un ruolo fondamentale, quello di Berlusconi per Milano, riconosciuto dalla commissione comunale per le onoranze al Famedio, che ha dato parere positivo pur essendo espressione di una maggioranza di centrosinistra.

La nostra città rende merito al ragazzo dell’Isola, all’imprenditore creatore di decine di migliaia di posti di lavoro – si legge nelle motivazioni della commissione del Comune – al leader politico e al segno indelebile lasciato dal suo talento visionario, così come dalla sua personalità strabordante, tanto apprezzata quanto criticata, ma senza alcun dubbio cruciali nella storia recente di Milano e dell’Italia.

La polemica di Dell’Utri

Definizione che non è stata particolarmente gradita da Marcello dell’Utri, come già accennato, presente alla cerimonia:

” Ma che vuol dire – ha detto all’uscita del pantheon – Anche Manzoni e Cavour sono stati criticati, ma nella vita uno fa cose buone e cose meno buone. Che senso ha rivolgere oggi quelle parole all’indirizzo di Berlusconi? Perché criticarlo da morto? Lo ha fatto il vescovo durante il funerale, lo ha fatto il sindaco, e ora anche la presidente del consiglio comunale. La vita è una sola, con le sue ombre e le sue luci, ma la grandezza del personaggio rimane”.

Paolo Berlusconi: “Un onore”

Nessuna polemica invece da parte di Paolo Berlusconi:

“E’ un onore per mio fratello e per la nostra famiglia essere ricordato in questo tempio. E’ un onore anche per la città di Milano aver avuto un cittadino come Silvio che ha rappresentato un imprenditore visionario, un uomo di sport che ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Un uomo di governo, uno statista che è stato conosciuto e amato in tutti i Paesi del mondo” ha affermato.

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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