A meno di un anno dalla sua scomparsa, su Netflix è in arrivo la nuova miniserie dedicata a Silvio Berlusconi. Prodotta da B&B Film e realizzata in coproduzione con la tedesca Gebreuder Beetz Filmproduktion e con la franco tedesca ZDF Arte, vede alla regia Simone Manetti. Ecco quando esce su Netflix la serie “Il giovane Berlusconi”.
Il giovane Berlusconi, quando esce e dove vedere la nuova serie Netflix
La tanto attesa miniserie è disponibile dall’11 aprile 2024. Tutti e tre gli episodi, dalla durata di circa 50 minuti ciascuno, vengono rilasciati immediatamente.
Il giovane Berlusconi si può vedere su Netflix, ma anche su Sky Glass, Sky Q e tramite l’app su Now Smart Stick.
Di cosa parla Il giovane Berlusconi
La miniserie si concentra principalmente sulla storia imprenditoriale di Silvio Berlusconi, prima nell’edilizia e poi nelle televisioni private, nell’editoria e nel calcio. La produzione inizia il suo racconto dalla creazione di Milano 2, dove nel 1974 nasce TeleMilanoCavo, una tv di servizio per i residenti del quartiere che permetteva di seguire la messa, le riunioni di condominio, l’attività sportiva dei figli e anche la pubblicità dei negozi di prossimità. Da lì ci sarebbe stata poi la crescita esponenziale del progetto che si trasformerà in uno dei gruppi televisivi privati più importanti d’Europa, diventando il primo ad andare contro il monopolio di Stato della RAI.
La vicenda all’interno del documentario viene narrata attraverso materiali d’archivio (anche inediti) e amici, colleghi e consiglieri vicini al Cavaliere, i quali aiutano a delineare i tratti del Berlusconi imprenditore, di quel ragazzo che dopo la maturità classica e la laurea in Giurisprudenza iniziò le prime esperienze lavorative come cantante sulle navi da crociera e come venditore porta a porta di scope elettriche, prima di acquistare terreni edificabili negli anni Sessanta. La serie arriva fino al 1994, anno in cui a sorpresa il Cavaliere annuncia la sua discesa in campo in ambito politico.
Solo pochi mesi prima, inoltre, si era parlato di un documentario su Marta Fascina, la quale aveva però smentito l’indiscrezione.