Un finale di settimana a dir poco scoppiettante per Enel che continua a tenere stretto oggi lo scettro, confermandosi regina tra le blue chips.
Enel spicca il volo e svetta sul Ftse Mib
Il titolo, reduce da due sessioni consecutive in calo, dopo aver chiuso quela di ieri con ribasso di quasi due punti percentuali, oggi ha imboccato da subito la via dei guadagni, accelerando progressivamente al rialzo.
Negli ultimi minuti Enel si presenta a 6,563 euro, con un rally del 5,99% e volumi di scambio vivaci, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 34 milioni di azioni, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 29 milioni.
Enel ignora l’andamento di BTP e Spread
Enel non sembra risentire in alcun modo delle indicazioni negative che arrivano dal mercato obbligazionario.
Lo Spread BTP-Bund viaggia in salita e mostra un rialzo dell’1,18% a 162,4 punti base e le vendite sui BTP spingono in alto i rendimenti, tanto che il decennale viaggia in rally del 3,81% all’1,855%.
Enel però prosegue sulla sua strada e si conferma in corsa, beneficiando in primis dell’ottima intonazione del Ftse Mib, che recupera buona parte delle perdite accusate ieri.
Enel in corsa: mercato punta su BCE ancora accomodante
Il titolo si sintonizza con l’ottima impostazione del settore utility a livello europeo, sostenuto in primis da un rimbalzo puramente tecnico dopo le vendite registrate di recente.
A dare man forte gli acquisti sono anche alcuni possibili risvolti legato alla guerra in atto tra Russia e Ucraina.
Gli addetti ai lavori fanno notare che il conflitto, se dovesse durare a lungo e ancor più in caso di escalation, avrà effetti negativi sulla crescita economica, soprattutto in Europa.
Questo potrebbe indurre la BCE ad assumere un atteggiamento meno aggressivo sul fronte della politica monetaria, ritardando così l’atteso aumento dei tassi di interesse.
Una prospettiva di cui beneficiano tra gli altri anche le utility e in particolare Enel che ha un elevato livello di indebitamento ed è quindi molto sensibile ai tassi di interesse.
Un rialzo degli stessi peserà sulla posizione finanziaria netta del gruppo che al contrario potrà beneficiare di una fase più prolungata di una politica monetaria più accomodante.
Enel: più rinnovabili e meno gas? La richesta di Elettricità Futura
Come se non bastasse, un altro effetto potenziale della guerra tra Russia e Ucraina è rappresentato da una possibile accelerazione della transizione energetica.
L’orientamento potrebbe essere quello di puntare ancora più sulle energie rinnovabili e meno sul gas, buona parte del quale all’Europa è fornito proprio dalla Russia.
In questa direzione arriva un messaggio chiaro da Elettricità Futura, l’associazione dei produttori dell’energia verde, che chiede al Governo e alle Regioni di autorizzare entro giugno 60 GW di nuovi impianti rinnovabili, pari a solo un terzo delle domande di allaccio già presentate a Terna.