Assegno Unico, l’aumento è vicino: da marzo 2023 più soldi per tutti anche senza ISEE

Assegno Unico più ricco. Da marzo 2023 scattano gli aumenti per tutti. Al vaglio nuove modifiche anche per l’ISEE. Ecco tutte le novità.

Assegno Unico sempre più ricco. Da marzo 2023 scattano gli aumenti per tutti. Al vaglio nuove modifiche anche al limite ISEE. Ecco tutte le novità a riguardo.

Assegno Unico INPS  in modifica da parte del neo Governo Meloni. Oltre i ritocchi illustrati nella conferenza stampa di presentazione della Legge finanziaria 2023 dalla premier Meloni, sono previste altre rivisitazioni della misura.

La misura posta in essere dal Governo Draghi ha finito per assorbire moltissimi bonus rimasti in vita fino a Marzo 2023.  Lo scopo principale dell’Assegno Unico è stato, ed è ancora tutt’ora, quello si dare sostegno alle famiglie con figli a carico.

Proprio in tale ottica, il nuovo governo di centro destra ha garantito nuove risorse per sostenere le famiglie sempre più travolte dalla crisi economica.

Si tratta infatti di una dote finanziaria prevista di circa 610 milioni di euro proprio dedicata al solo Assegno Unico da ripartirsi tra le famiglie con figli a carico in base alla propria situazione familiare e all’età dei figli.

Nel dettaglio per bambini sotto i 3 anni verranno stanziati circa **520mila euro, per i più piccoli sotto l’anno di età sono previsti 369mila, mentre per le famiglie con figli sotto i 3 anni nati in famiglie numerose sono stati stanziati circa 150mila euro.

Va detto che nel 2022 a beneficiare dell’Assegno Unico sono state circa 6 milioni di famiglie.

Quindi la scelta del Governo Meloni è ben delineata: aiutare prima di tutte le famiglie italiane allo stremo delle forze a causa dei continui rincari dovuti alla crisi economica attuale e ai tassi di inflazione sempre più alti.

La bozza della nuova Manovra finanziaria 2023 è ben chiara. L’Assegno Unico subirà degli aumenti e delle modifiche. Gli aumenti previsti saranno indirizzati soprattutto alle famiglie numerose e con soglia ISEE sotto i 40.000 euro. Ma attenzione. Da marzo 2023 saranno riconosciuti aumenti per tutti.

Ricordiamo che l’Assegno Unico spetta ai nuclei familiari con figli a carico fino alla maggiore età ed in alcuni casi fino a 21 anni. È riconosciuto già a partire dal settimo mese di gravidanza e se i figli a carico sono disabili non c’è alcun limite anagrafico.

Le nuove modifiche, invece, sono state confermate dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella.

Vediamo allora nello specifico i dettagli del nuovo annuncio e perché gli importi varieranno per tutti a partire da Marzo 2023.

Assegno Unico, l’aumento è vicino: da marzo 2023 più soldi per tutti anche senza ISEE

Numerose le misure a sostegno delle famiglie previsti nella nuova Legge di Bilancio 2023, lo ha annunciato la premier Meloni in conferenza stampa, con lo stanziamento di circa 1,5 miliardi di euro per il pacchetto famiglia.

Molte le modifiche all’Assegno Unico nella Bozza di Bilancio. Previsti infatti aumenti degli assegni erogati alle famiglie numerose con almeno tre figli carico di età inferiore a 3 anni, e con figli a carico di un anno.

Ad essere interessata da modifiche anche la soglia ISEE: l’accesso all’Assegno Unico è garantito solo per un Indicatore della Situazione Economica Equivalente non superiore ai 40.000 euro.

Oltre a queste revisioni annunciate dalla premier Meloni, pare che la misura sia toccata da un’altra modifica. A dirlo il ministro per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella.

La stessa ha sottolineato che verrà data maggiore attenzione ai nuclei familiari numerosi, riferendosi alle famiglie con 4 figli e più.

Attualmente a queste famiglie spetta una maggiorazione di 100 euro mensili. Al vaglio del Governo c’è l’intenzione di aumentare tale maggiorazione e probabilmente si discuterà in Parlamento in sede di approvazione e naturalmente di verifica delle poste di bilancio.

Altro annuncio è legato all’aumento dell’importo dell’Assegno Unico a partire da marzo 2023, aumento del tutto svincolato dall’ISEE. Si tratta degli adeguamenti automatici al costo della vita registrati nell’ultimo anno.

Aumento Assegno Unico, scatta da marzo 2023 e non da gennaio. Perché?

Come annunciato qualche giorno fa, la rivalutazione dovuta all’inflazione interesserà anche per l’Assegno Unico. Ma a differenza delle pensioni e delle altre misure questo scatterà da marzo 2023.

Questo perché?

L’Assegno Unico è entrato in vigore il 1° marzo 2022 e di conseguenza l’adeguamento scatterà, come annunciato dal ministro Roccella solo da 1° marzo 2023.

Stesso discorso vale per la domanda dell’Assegno Unico che dovrà essere presentata all’INPS entro febbraio 2023.

Assegno Unico, da marzo 2023 al via le rivalutazioni del 7,3%

Da marzo 2023 scatteranno oltre gli aumenti previsti dalla nuova manovra finanziaria anche la rivalutazione degli importi a causa dell’aumento del costo della vita.

Si tratta di aumenti indipendenti dalla soglia ISEE che avvengono in maniera automatica, come avviene per le pensioni.

Al momento il tasso previsto di aumento è pari al 7,3%, ma voci di corridoio dicono che l’aumento potrebbe attestarsi intorno all’8%. Se ciò fosse vero ci sarebbe un incremento da 175 a 189 euro della cifra massima.

 

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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