Pensione, per giovani italiani diventa un miraggio: 71 anni!

Pensione, per i giovani italiani è davvero un miraggio! Sapevate che negli anni l'età pensionabile salirà a 71 anni? Leggi l'articolo per saperne di più.

Pensione, per i giovani italiani diventa un miraggio

Il Bel paese sta attraversando una fase tutt’altro che semplice. La popolazione continua ad invecchiare, ma le nascite diminuiscono sempre più e la pensione per i più giovani diventa sempre più un sogno irrealizzabile.  

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT, l’Istituto Italiano di Statistica, in Italia è stato toccato un altro record in negativo di nascite, con numeri che non si vedevano dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. I nati sono stati appena 399.431, in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2020. Il totale delle nascite del 2021 è di -176.653 nuovi nati rispetto al 2008.

Se non verrà invertita la rotta di questo declino, il nostro Paese si troverà con 5 milioni di abitanti in meno tra poco più di 25 anni. 

Secondo gli ultimi dati, infatti, l’età media della popolazione italiana sta avanzando, anno per anno, sempre di più e nel 2050 potremmo avere il 52 % della popolazione tra 20 e 66 anni. 

Se nel 2020 l’età media era di 45.7 anni, nel 2021 questo dato si è elevato a 46.2. è probabile che il prossimo anno continui ad aumentare, e anche negli anni a venire, data l’aspettativa sempre più elevata e il numero di figli sempre più basso, anno per anno. 

L’invecchiamento della popolazione italiana, inoltre, è strato uno dei più rapidi mai registrati al mondo fra tutti i Paesi Sviluppati. 

Stando alle previsioni, fra poco più di venticinque anni, nel 2050, in Italia il numero di cittadini con età pari o superiore a 65 anni potrebbe arrivare a sfiorare il 65 % del totale della popolazione

Ecco quanto riporta l’OCSE, l’organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri dell’Unione Europea:

“L’invecchiamento della popolazione sarà rapido e nel 2050 ci saranno 74 persone di età pari o superiore a 65 anni ogni 100 persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, il che equivale a uno dei rapporti più alti dell’OCSE.”

E questo che significa? Questo vuol dire che per i giovani italiani andare in pensione diventa sempre più un vero e proprio miraggio! Andiamo a vedere il perché. 

Pensione? Impossibile da raggiungere per i giovani! L’Italia è un Paese vecchio

Andiamo, ora, a scoprire perché la situazione diventerà sempre più problematica, se l’Italia continuerà ad invecchiare, e perché parliamo dell’impossibilità per i più giovani di raggiungere la pensione. 

Secondo il rapporto OCSE “Uno sguardo sulle pensioni 2021” l’Italia rientra tra i sette Paesi europei in cui viene collegata direttamente l’età pensionabile, prevista per legge, alla speranza di vita degli stessi cittadini.

L’obiettivo non è quello di migliorare le finanze delle pensioni, ma invece evitare che i cittadini riescano ad andare in pensione troppo presto e con trattamenti troppo bassi, oltre che promuovere l’occupazione in età avanzata. Per questo affermiamo con certezza che i più giovani andranno in pensione sempre più tardi!

Inoltre, sempre secondo l’analisi “uno sguardo alle pensioni 2021” l’età pensionabile in Italia potrebbe essere aumentata fino addirittura a raggiungere i 71 anni.

Nel nostro Paese, infatti, il requisito di età pensionabile futura è tra i più alti in assoluto insieme a:

  • Danimarca che prevede addirittura 74 anni di età
  • Estonia con 71 anni di età pensionabile
  • Paesi Bassi, anche questi con 71 anni di età pensionabile

Insomma, in Italia come in questi altri paesi che abbiamo appena elencato tutti gli eventuali miglioramenti dell’aspettativa di vita dei cittadini vengono integrati in maniera del tutto automatica all’età pensionabile.

E allora chi subirà le conseguenze più devastanti di questo continuo aumento dell’età pensionabile? La risposta è chiara: le generazioni più giovani, che rimarranno senza pensione!

La pensione è un miraggio per le generazioni future! I dati Italia vs Europa

È bene sottolineare che le generazioni più giovani avranno molte più difficoltà ad andare in pensione anche per un problema relativo al mercato del lavoro, che sempre più saturo, oltre che al rallentamento molto evidente del ricambio generazionale.

Chi ha più di cinquant’anni fatica ad andare in pensione, chi si è appena diplomato o è appena uscito dall’università fatica a trovare lavoro. In questo modo si allungano i tempi sia per i primi, che per i secondi.

Inoltre, proprio a causa del ricambio generazionale sempre più rallentato i più giovani avranno sempre più fatica a trovare un lavoro stabile e gratificante allo stesso tempo. In questo modo avranno anche difficoltà ad eguagliare gli importi delle pensioni attuali. Il tutto senza guardare le pensioni dei lavoratori autonomi, che percepiranno di anno in anno pensioni sempre più basse.

Se stiamo a guardare i dati in confronto con gli altri paesi dell’Unione Europea, l’Italia è il secondo Paese UE per entità delle pensioni e del reddito dei lavoratori più anziani rispetto a quello medio nazionale.

In questo modo, la spesa pubblica per le pensioni è al secondo posto fra le più elevate di tutti i Paesi dell’OCSE Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Si pensi che nel 2019 la spesa pubblica per le pensioni era pari al 15.4% del Prodotto Interno Lordo.  

“La concessione di benefici relativamente alti a pensionati giovani fa sì che la spesa pensionistica pubblica dell’Italia si collochi al secondo posto tra le più alte dei Paesi dell’OCSE, pari al 15,4% del PIL nel 2019.”

Pensione per le nuove generazioni, più andremo avanti più sarà peggio!

Inoltre, più andremo avanti più la situazione diventerà complessa. Il rapporto tra i giovani e gli anziani tra poco più di 25 anni potrebbe arrivare ad essere di 1 a 3.

Inoltre, la popolazione in età lavorativa potrebbe scendere drasticamente da quasi 64 % a poco più del 50 % del totale.

Il dato diventa ancora più negativo considerando la volontà dei giovani di oggi. Tre ragazzi su dieci, infatti, già dalle scuole superiori iniziano a pensare di realizzarsi sia dal punto di vista professionale, che personale, al di fuori dell’Italia.

Nell’ultimo decennio quasi un milione di italiani hanno fatto le valigie e sono partiti per l’estero, cancellandosi anche dalle anagrafi comunali. Nell’anno della pandemia di coronavirus oltre 110.000 italiani hanno lasciato il Bel Paese e quasi la metà è rappresentata da donne (45.5 %) voi.

Se il pensiero di oggi dei giovani dovesse corrispondere pienamente alla realtà futura, ci saranno sempre meno giovani a contribuire per le pensioni delle generazioni presenti.

Pensione, facciamo un punto sulla situazione

Se per i nostri genitori è già difficile all’età di sessant’anni andare in pensione, per chi è nato dagli anni 80 in poi, la pensione diventa un vero e proprio miraggio. Inoltre:

“In Italia, una lavoratrice che inizia la sua carriera a 27 anni ed è disoccupata per 10 anni nell’arco della sua vita professionale riceverà una pensione inferiore del 27% rispetto a quella di una lavoratrice a tempo pieno, contro la media del 22% inferiore nell’area dell’OCSE.”

Se siete interessati a conoscere tutte le tipologie di pensioni che esistono in Italia, vi consigliamo di leggere questo articolo molto interessante della collega Antonella Tortora in cui spiega molto dettegliatamente tutte le tipologie di pensione che esistono in Italia: Quanti tipi di pensione ci sono? La guida INPS.

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