Bonus affitto 2022, nuovi requisiti e beneficiari! Ok Draghi

Bonus affitto 2022 sotto i riflettori. Il Governo Draghi allarga la platea dei beneficiari. Chi potrà accedere al credito d’imposta? Ecco le ultime.

Bonus affitto 2022 sotto i riflettori. La Legge di conversione del Decreto Sostegni Ter allarga la platea dei beneficiari e non solo. Arrivano nuovi requisiti da rispettare e cambiano gli importi.

Il provvedimento allarga le maglie del Bonus affitto 2022, soprattutto sul fronte potenziali beneficiari. Il Governo Draghi ha infatti optato per un’estensione che porta ad abbracciare un nuovo settore.

Nello specifico, anche i gestori delle piscine potranno avvalersi del credito d’imposta per il canone di locazione pagato nelle prime tre mensilità del 2022 (gennaio, febbraio, marzo), così come le imprese operanti nel settore del turismo.

Una possibilità questa già confermata ma su cui si attendono le indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Mancano insomma le regole su come compilare l’autodichiarazione dei nuovi requisiti posseduti per accedere a Bonus affitto 2022.

Negli ultimi giorni il Bonus affitto è stato più volte oggetto di polemica per via degli aggiornamenti che prevedevano la restituzione di quanto ricevuto dai beneficiari.

In attesa degli ultimi aggiornamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, vediamo quali sono i nuovi requisiti da rispettare e le novità 2022 che riguardano la chance d’accesso al Bonus affitto concessa ai gestori delle piscine.

Prima, però, vi lasciamo alla visione di un interessante video YouTube di Mr LUL lepaghediale su tutti i Bonus 2022 richiedibili nel corso dell’anno.

Bonus affitto 2022, in cosa consiste? Le ultime sul nuovo contributo dal Governo Draghi

Il nuovo Bonus affitto 2022, confermato dal Governo Draghi per le mensilità di gennaio, febbraio, marzo dell’anno in corso, si concretizza in un credito d’imposta del 60% sul canone di locazione, concessione di immobili ad uso abitativo, leasing, utilizzati per lo svolgimento di un’attività.

Al DL Sostegni ter va il merito di aver riconfermato per le attività turistiche il sussidio introdotto all’art. 28 del Decreto Rilancio.

L’intento dell’Esecutivo è ancora una volta quello di fornire un aiuto economico alle imprese che hanno subito importanti perdite economiche a causa delle disposizioni limitative adottate dal Governo per contenere l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

La proposta di un emendamento, introdotto al Senato, ha portato quindi all’estensione dei beneficiari del Bonus affitto 2022 che di fatto potrà essere richiesto dagli appartenenti al settore “gestione piscine”.

Detta diversamente, tutti i contribuenti identificati dal codice ATECO 93.11.20 potranno avvalersi del Bonus affitto, solo se rispettati nuovi requisiti e condizioni. 

Vediamo subito di quali novità stiamo parlando.

Bonus affitto, novità 2022: chi sono i nuovi beneficiari

Come avuto modo di anticipare in apertura di articolo, le novità più importanti per il Bonus affitto 2022 sono state disposte in fase di conversione del Decreto Sostegni Ter. 

Tra tutte spicca l’allargamento a nuovi beneficiari che vanno ad unirsi alle imprese turistiche già da tempo confermate come fruitrici del contributo.

Saranno i gestori delle piscine a potersi servire del Bonus affitto 2022. 

Nei dettagli, viene riconosciuta a tali soggetti la possibilità di poter accedere al credito d’imposta, in misura pari al 60%, sulle spese sostenute per i canoni di locazione riferiti alle mensilità di gennaio, febbraio, marzo 2022.

Insomma, tutto già definito. Individuata la nuova categoria di beneficiari manca solo l’ok definitivo da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

L’attenzione è tutta per la predisposizione dell’autodichiarazione attesa entro 30 giorni dalla pubblicazione del DL numero 4 del 2022.

In verità, il tempo è già scaduto. Poiché la pubblicazione del provvedimento è arrivata il 27 gennaio 2022, sono decorsi dunque più di trenta giorni.

Ma quali sono le novità previste per il Bonus affitto 2022

Grazie ad un emendamento alla versione originaria dell’art. 5 del Decreto Sostegni Ter si è deciso di aggiungere all’elenco dei beneficiari del Bonus affitto 2022 anche i soggetti con codice ATECO 93.11.20.

Questi potranno accedere al credito d’imposta del 60% richiesto per la categoria da Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e Marco Sublimi rappresentante nazionale delle associazioni dei gestori di piscine italiane.

Bonus affitto 2022, non solo beneficiari: quali sono i nuovi requisiti 

Messa da parte la questione sui nuovi beneficiari vediamo subito quali nuovi requisiti sono stati pensati dal Governo Draghi per accedere al Bonus affitto 2022.

Quello più importante riguarda i ricavi e compensi maturati dalle attività. 

Nello specifico, per poter usufruire del Bonus è indispensabile aver rilevato una perdita di fatturato del 50% rispetto al 2019, relativamente alle mensilità per cui si richiede l’accesso all’agevolazione.

Tutto rimane inalterato sul fronte condizioni e modalità di accesso. In questo caso restano valide le disposizioni contenute nel DL numero 34 del 2020.

Per ottenere il riconoscimento del Bonus affitto senza intoppi, le attività economiche devono far pervenire all’Agenzia delle Entrate una specifica autodichiarazione utile ad accertare la sussistenza dei requisiti, delle condizioni e dei limiti previsti dalle Sezioni 3.1 (Aiuti di importo limitato) e 3.2 (Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti).

Manca solo di conoscere le modalità, il contenuto e l’orizzonte temporale entro cui presentare le autodichiarazioni. Tali informazioni saranno fornite non appena l’Agenzia delle Entrate provvederà a darne comunicazione.

Bonus affitto 2022, importi variabili. Ecco come cambiano

Il Bonus affitto 2022 però non avrà lo stesso valore per tutti. Gli importi del contributo diminuiscono al presentarsi di una serie di condizioni. 

Ad esempio, si riduce del 30% in caso di affitto d’azienda o contratti di servizio a prestazione complesse, che riguardano almeno un immobile (non ad uso abitativo) in cui si volge un’attività.

Nel caso di edifici ad uso turistico-ricettivo, invece, il credito d’imposta implicito nel Bonus affitto 2022 sarà del 50%.

La normativa prevede poi un passaggio importante. 

Nel caso in cui per la stessa struttura siano stipulati due contratti d’affitto differenti, uno riferito alla locazione dell’immobile e l’altro all’affitto aziendale, il credito di imposta verrà riconosciuto per tutti e due i contratti. Questo per le strutture ricettive-turistiche. 

Cosa accade invece per gli altri settori, compresi i nuovi beneficiari (gestori di piscine)?

Potranno accedere al Bonus affitto 2022 in misura integrale rispettando una specifica soglia di compensi e ricavi. 

Nello specifico, otterranno il riconoscimento del credito d’imposta previsto per il Bonus affitto se il fatturato non oltrepassa il tetto massimo di 5 milioni di euro riferito al periodo d’imposta precedente a quello in corso al 26 maggio 2021.

Bonus affitto 2022, ok di Draghi ma mancano le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Quando arrivano?

Come detto nel corso dei paragrafi, il Bonus affitto 2022 è stato esteso a nuovi beneficiari e altri requisiti sono stati introdotti per usufruire del credito d’imposta del 60%.

Mentre il Governo Draghi ha chiuso definitivamente la questione inserendo una serie di novità confermate, manca ancora un passaggio finale che permetta la completa fruizione del Bonus affitto.

Perché la misura diventi ufficialmente efficace è necessario l’autorizzazione a procedere della Commissione Europea. 

Questo perché la misura fa parte del pacchetto delle agevolazioni previste dal Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato messo a punto per supportare la ripresa dell’economia italiana nella fase post emergenza epidemiologica da Covid-19.

Prendendo in considerazione quanto appena detto, i beneficiari avranno l’obbligo di presentare un’autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate a conferma dei requisiti posseduti e attestante il rispetto di tutte le condizioni, vecchie e nuove, previste.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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