Prosegue da quasi due mesi lo stallo di Piazza Affari, con l’indice che ruota quasi sempre attorno ai 30.500 punti, come fosse una calamita.
Lo spread leggermente sotto i 160 punti avalla un ripresa rialzista a breve, mentre il greggio, salito sopra gli 80$ per il Brent, fa invece stare un filo più cauti, tuttavia l’idea di un’economia in “soft landing” si fa sempre più concreta, almeno a mio parere.
Tecnicamente il quadro non cambia; una chiusura sopra 30.700 farebbe scattare un chiaro segnale rialzista di breve con target a 31.500; una discesa invece sotto i 30.000 farebbe estendere la correzione sui 29.600, al max a 29.000 ma solo in caso di forte discesa americana, senza peraltro intaccare il trend rialzista di medio-lungo.
Operativamente, aldilà di operazioni di stretto trading tra i 30.00 e i 30.600 punti, si preferisce rimanere con un’esposizione al 60% massimo; incrementare solo in prossimità dei supporti indicati, mentre in caso di nuovo allungo, non si esiterà a monetizzare un buon 50% del portafoglio in area 31.500 di FtseMib.
La suddetta analisi è una mera visione del mercato dell’analista e non costituisce sollecitazione all’investimento.
Alessio Zavarise – [email protected]