Cosa deciderà la Fed all’indomani di una delle spaccature sul mercato che ci riportano agli anni ’90?
Questa è una delle domande che attanaglia tutti gli investitori che sono attoniti nel vedere un mercato che non accenna a tornare sulla strada della ripresa e che, anzi, continua la discesa verso l’oblio.
L’unico che da ragione a Jerome Powell è il biglietto verde che, forte dei tassi sempre in aumento, sta diventando forte più dell’acciaio.
Dollaro più forte di Euro, Sterlina e Yen
Come possiamo immaginare dalle decisioni sui tassi Fed il Dollaro sta tentando il colpaccio di fine maggio per cercare di spingere il povero Euro sotto la soglia dei 1.03$ cui virtuasamente la menuta europea si era aggrappata fino alla scorsa settimana e che sempbra essere sempre più un supporto target per trader ed analisti.
Il 227% di Fibonacci relativo all’ultimo impulso ribassista di medio periodo sembra poter sostenere la fase ribassista dell’euro fino a puntare a 1$.
Ma a preoocupare la Federal Reserve è, oltre al salire vertiginoso dell’inflazione, anche il declino delle aziende che dapprima sostenevano la cavalcata dello Standard & Poor’s ai bei tempi della stagflazione che ci ha accompagnato per tutto il 2021.
Sicuramente dal grafico possiamo evincere un arrivo quasi a pari della zona pre pandemia, la quale dovrebbe preoccupare non poco la banca centrale statunitense e la politica economica del paese che dovrebbe puntare sul riassetto dei consumi ed il mantenimento dello status quo volto alla crescita.
Cosa aspettarci dall’azionario U.S.A.
Di certo dai dati macroeconomici si evince un problema d’investimento che tendenzialmente va a mantenere uno stato di moderazione e di paura del futuro.
Le aziende in condizioni di poca crescita si stanno sopravvalutando rispetto a quelle in forte espansione economica ma in sottovalutazione.
Le Aziende a grande capitalizzazione sono in costante decrescita e questo spinge i paniera a contrarsi e rimanere fortemente ribassisti.
Ora la Fed ha due opportunità: aumentare i tassi cercando di limitare l’avanzata dell’inflazione senza preoccuparsi dell’imminente recessione finanziaria che da qui a poco potrebbe imperversare sugli stati uniti e nel mondo; oppure cercare di creare un sostegno economico lavorando a stretto contatto con la politica del paese dando sostegno alle aziende pur mantenendo la politica aggrassiva per contrastare l’aumento inflazionistico.