Quali criptovalute comprare nel 2022? Chromia verso il boom!

Comprare criptovalute nel 2022 può non essere facile vista la vasta scelta a disposizione, ma ecco un token dal potenziale esplosivo: Chromia!

Se parliamo di criptovalute emergenti ed esplosive non possiamo lasciarci sfuggire Chromia, la moneta digitale dell’omonima blockchain.

Questa criptovaluta al momento segnata da un trend rialzista sui mercati ed ha le sue potenzialità nell’ecosistema che essa sorregge: proprio la blockchain Chromia.

Si tratta di una blockchain open source, dove gli sviluppatori possono liberamente costruire applicazioni decentralizzate e che ha una particolarità: essa, che non si basa nè sul PoW nè sul PoS, è un Layer One indipendente o può fungere da Layer Two di un’altra blockchain.

In parole povere è una blockchain ad alta interoperabilità, perché può lavorare autonomamente, ma anche comunicare con altre blockchain quale Ethereum, così da mitigare quello che è uno dei grandi problemi legati a questa tecnologia, cioè l’impossibilità di dialogo tra le diverse piattaforme.

Questa blockchain ha la sua criptovaluta nativa Chromia (CHR), lanciata nel 2019, la moneta dal 2021 ha iniziato il suo rialzo e anche adesso che la situazione degli asset crittografici non è delle migliori sui mercati essa continua invece a guadagnare terreno. 

Il rialzo di prezzo è anche dovuto alla crescente popolarità che Chromia sta avendo soprattutto per lo sviluppo delle nuove frontiere della tecnologia blockchain, i videogiochi play-to-earn ed i metaversi, anche grazie alla sua peculiarità di comunicare senza problemi con Ethereum.

Vediamo quali sono le caratteristiche di questa criptovaluta, piuttosto nuova sui mercati con i sui neanche tre anni di vita, e anche qual è il suo potenziale per un rialzo di prezzo a breve termine.

Mercati Online ci offre un’analisi tecnica del prezzo della criptovaluta Chromia insieme alle proiezioni a breve e medio termine, in un video YouTube di cui vi consigliamo la visione:

  

Che cos’è Chromia: dalla criptovaluta alla Blockchain 

La criptovaluta Chromia (CHR) in listing sugli exchange da giugno 2019 è considerata un astro nascente tra gli asset crittografici. Quando si giudica infatti un nuovo token quello che bisogna osservare per valutarne il potenziale è il progetto in cui nasce e l’ecosistema che sorregge.

Nel caso della criptovaluta Chromia essa nasce come moneta digitale nativa, cioè su cui si fondano gli scambi sulla omonima blockchain e quindi è un cosiddetto “utility token”.

La blockchain Chromia nasce proprio allo scopo di sopperire alle carenze dei suoi rivali, si tratta di una piattaforma open source che permette agli sviluppatori di costruire le proprie applicazioni decentralizzate.

Chromia ha alcune particolarità che andremo ad approfondire, perché dal potenziale del progetto nel complesso dipendono anche le sorti della sua criptovaluta natia CHR.

Chromia, la criptovaluta che dice no sia al Proof-of-Work (PoW) che al Proof-of-Stake (PoS)

Partiamo dal cosiddetto protocollo di consenso, cioè il modo con cui le blockchain convalidano le transazioni avvenute al loro interno.

In principio, le blockchain usavano quasi esclusivamente il Proof-of-Work (PoW), dove a convalidare le transazioni in criptovalute sono una serie di computer potenti e costosissimi che risolvono calcoli matematici.

A causa del suo alto impatto ambientale e degli alti costi per le commissioni, sempre più spesso al PoW si preferisce un diverso protocollo di convalida che è il Proof-of-Stake (PoS), dove perché un utente diventi un nodo, cioè un validatore delle transazioni su blockchain, non sono richiesti hardware potenti, ma che l’utente abbia una cospicua somma di criptovaluta nativa in stake.

Chromia in questo si allontana dalla massa dei competitor poiché non usa né l’uno né l’altro. Entrambi i protocolli a giudizio del team di sviluppo presentano alcuni problemi in primis la poca “decentralizzazione”, cioè il rischio che con questi sistemi un piccolo gruppo in grado ad esempio di investire in hardware per il PoW o in criptovaluta per il POS possa controllare la piattaforma.

Chromia usa un protocollo di consenso ibrido, ma che prende le mosse dal Byzantine Fault Tolerance (BTF); il sistema nel complesso può essere paragonato ad un cloud computing.

Chromia: la blockchain ambivalente. Layer One e Layer Two all’occorrenza

Altra caratteristica di Chromia è quella di essere ambivalente, fingendo all’occasione da Layer One indipendente o da Layer Two di un’altra blockchain.

Ovvero Chromia, che è una blockchain indipendente (mainchain), può diventare anche una sidechain di un’altra Blockchain, può cioè sia lavorare in modo autonomo sia collegata ad altra piattaforma.

Questa caratteristica accorda a Chromia un’alta versatilità poiché le risorse digitali possono essere usate su entrambe le blockchain.

La stessa criptovaluta Chromia è costruita come un token ERC-20, in grado lavorare sia su Chromia che su Ethereum.

Perché Chromia è considerata tra le criptovalute emergenti e quali sono le ragioni per comprare il token 

Con un prezzo di listing di 0,05 € la criptovaluta Chromia ha un valore di mercato attualmente di circa 0,33 € ad unità (CoinMarketCap).

In ogni caso, se analizziamo l’andamento di mercato, il trend al rialzo che attraversa la moneta digitale è all’attivo dall’anno scorso, quando la piattaforma ha per altro iniziato ad ospitare progetti interessanti e molto promettenti come My Neighbor Alice e ad allargare notevolmente e il suo bacino di utenza, oltre che per la crescente popolarità che metaverso ed NFT stanno acquistando sempre più.

Chromia è infatti una blockchain pensata per svariati usi e ad alta interoperabilità con le altre piattaforme, ma che è stata implementata con un fine particolare che è quello di ospitare i “metaversi”, cioè realtà virtuali: dai mondi esplorabili ai videogiochi play-to-earn. 

Questo è anche uno dei suoi punti di forza perché si collega a quello che è un mercato in crescita quello dei metaversi su blockchain dove le risorse grafiche sono NFT e il sistema economico è basato sulle criptovalute.

Le previsioni per l’utility token di questa blockchain sono decisamente al rialzo e la classificano come una delle criptovalute pronte ad esplodere.

Su quali exchange di criptovalute si può acquistare Chromia (CHR)

Per quanto riguarda l’acquisto della criptovaluta Chromia questa si trova in listing su tutti i principali exchange centralizzati (CEX) tra cui Binance e Coinbase.

In alternativa, CHR è un token ERC-20 che può essere acquistato sulle piattaforme di scambio decentralizzate (DEX) che supportano questi token, tra cui la ben nota Uniswap, dove l’indirizzo per scambiare la moneta è il seguente: 0x8a2279d4a90b6fe1c4b30fa660cc9f926797baa2.

I vantaggi dello staking della criptovaluta Chromia (CHR)

I possessori della criptovaluta Chromia avranno anche la possibilità di mettere in stake una determinata somma sulla piattaforma, implementata per supportare MetaMask.

Per quanto riguarda lo staking, da un punto di vista concettuale con esso si intende un meccanismo che permette agli utenti di dimostrare una loro partecipazione al sistema, in questo caso di dimostrare che possiedono una determinata quantità di criptovaluta Chromia.

Dal punto di vista pratico, lo staking consiste nella possibilità di vincolare una determinata somma in criptovaluta e ottenere ricompense, dagli interessi percentuali che vengono regolarmente pagati alla possibilità di esercitare la governance, cioè di essere chiamati ad esprimersi sulle direzioni future che la rete dovrà prendere.

Con lo staking da un lato si crea una rendita passiva dal solo possesso di criptovalute, dall’altra si partecipa attivamente alla rete.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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