Criptovalute: 5 metodi sicuri per difendersi dalle truffe!

Cinque metodi per difendersi dalle truffe nel mondo delle criptovalute! Vieni a scoprire come mantenere al sicuro i tuoi risparmi!

Nel mondo delle criptovalute ci sono una serie infinita di truffe che aspettano il povero malcapitato dietro l’angolo, pronte a sfilargli la massima quantità di soldi possibile.

Questo accade perché, essendo un universo nuovo e ancora poco regolamentato, i margini di manovra per i malintenzionati sono sicuramente maggiori.

A questo va poi aggiunto che gli enti che controllano il settore, non sono sempre al passo coi tempi e devono dividersi in fin troppi campi di lavoro per mantenere il ritmo con un mondo crypto che cambia alla velocità della luce.

Questo lascia gli investitori a doversela cavare da soli per evitare il peggio, specialmente per tutti coloro che cercano nomi più “esotici” su cui investire sperando di moltiplicare il denaro in breve tempo.

Questo non vuol dire che investire in Bitcoin sia sempre sicuro, infatti vi sono molti modi per restare fregati cercando di comprare il nuovo “oro digitale“, ma evitare brutte sorprese qui è più facile che altrove.

In quest’articolo l’obiettivo è insegnare al lettore le 5 regole fondamentali per non finire in una delle tante truffe che popolano il mondo delle criptovalute.

Seguendo questi semplici punti focali, tutto diventa immediatamente molto più sicuro fermo restando che, purtroppo, non esiste né esisterà mai la garanzia totale d’affidabilità.

In questo video Pietro Michelangeli spiega una strategia semplice per investire, valida a prescindere da quale mercato si scelga come base per le operazioni finanziarie.

Non avere fretta di guadagnare

Sembra una stupidaggine ma, la maggior parte delle persone che si affacciano al mondo delle criptovalute, lo fanno sperando di fare 100x col proprio denaro in una manciata di ore.

Questo perché vi sono stati casi come Dogecoin e Shiba Inu che hanno fatto diventare ricchissime una manciata di persone in pochissimo tempo, ma non significa che questa sia la regola.

Investire denaro significa metterlo in un asset dal quale ci si aspetta grandi cose sul lungo periodo, non certo una giocata al rosso e nero sulla roulette di Montecarlo.

Investire non è giocare d’azzardo, quindi non ha senso entrare pensando di fare jackpot e uscirsene con la Lambo in una manciata di ore, per quello ci sono strutture apposite nate per gli scommettitori.

Inoltre, com’è tristemente noto, nei casinò è sempre il banco a vincere, cosa che si applica molto bene anche per chi si butta su asset dubbi nel mondo delle criptovalute.

Cercare la moneta che nessuno conosce perché si è visto quel nome su un gruppo Telegram di tizi che “ne sanno” e buttarci una manciata di Euro nella speranza che… È il primo passo verso il cadere nella truffa di turno.

Quelli che creano i rug pull e tutti gli altri tipi di truffa esistenti, sanno che i polli da spennare sono proprio le persone più avide e meno esperte, quindi è bene non dar loro la possibilità di far leva su quest’aspetto.

Fonti ufficiali, sempre!

Come detto poco fa, uno dei metodi che porta più spesso alle truffe nel mondo delle criptovalute, è quello di affidarsi a fonti di dubbia provenienza come i canali Telegram di persone mai sentite prima.

Un trucco di molti truffatori è quello di aprire un gruppo su questi social, prendere qualche amico che stia al gioco e riempia le chat dicendo che sta facendo i soldi grazie ai consigli di questa persona, aggiungere qualche robot che spamma qualunque cosa utile e il gioco è fatto.

Chiunque si lascerebbe tirare se vedesse un nutrito gruppo di persone che dice di aver moltiplicato il proprio denaro, è il classico effetto palla di neve che rotola giù dalla montagna fino a creare una valanga.

Occhio però, le cifre di solito non sono così grandi da risultare grottescamente esagerate, basta anche un semplice x2 (o meno) per far cadere la maggior parte delle persone nella trappola.

L’esempio è stato fatto con Telegram ma non significa che canali YouTube di tizi mai visti prima, pagine social o il famoso corriere di Peppa Pig non siano altrettanto funesti per l’investitore incauto.

Inoltre bisogna calcolare che, sebbene ci si stia affidando a persone dalla comprovata esperienza, costoro potrebbero benissimo non essere affidabili come la loro fama lascerebbe pensare.

Esistono truffe che pagano influencer per spargere il loro schifo, profili clonati o rubati agli originali, oppure ancora la semplice e normale fallacia umana, fatta di convinzioni personali che potrebbero benissimo essere erronee, il che insegna a pensare sempre e comunque con la propria testa in ultima battuta.

Solo piattaforme e monete affermate

Bitcoin è un asset che promette grandi cose in futuro, le prime 100 criptovalute sembrano ottimi progetti (con eccezioni), ma da li in avanti le truffe sono dietro l’angolo!

Ancora una volta l’avidità e la voglia di beccare il nuovo Bitcoin ai suoi albori la fanno da padrone ma, sorpresa sorpresa, di Bitcoin ne esiste uno soltanto.

Questo per dire che, sebbene effettivamente ogni tanto dal mucchio esca un cavallo vincente in grado di rendite folli, il suddetto mucchio è così ampio da rendere tale asset il famoso ago nel pagliaio.

Oggigiorno esistono quasi 18.000 criptovalute listate sui siti principali, più una serie infinita di altri token che sono troppo nuovi o piccoli per essere presi in considerazione.

Contando che nel prossimo anno difficilmente più di 5/6 di quelle oltre la posizione 100 vedranno le luci della ribalta, la possibilità di beccare quella giusta è dello 0,027%, mica male, vero?

Quindi che senso ha andare a investire in un asset che ha il 99,96% di possibilità di rimanere nell’anonimato quando ci sono monete che sono già a metà strada verso il successo?

A questo va poi aggiunto che, proprio queste criptovalute, sono spesso acquistabili su piattaforme non sempre affidabili, con alcuni casi che si sono rivelati vere e proprie truffe.

Che senso ha andare a mettere i propri soldi su exchange dei quali non si sa nulla quando esistono nomi del calibro di Binance, FTX e Crypto.Com?

Certo, anche loro possono avere dei problemi, essere hackerati o essere soggetti a ogni altro tipo di problema o disservizio, ma le possibilità sono infinitamente minori rispetto ad altrove.

Studiare il progetto

Una delle cose che manca ancora nel mondo delle criptovalute è proprio la cultura generale su un mondo nuovo, cosa più che normale ma che spalanca la porta alle truffe.

Difficilmente oggigiorno qualcuno di completamente digiuno dalla finanza e dal mercato azionario si mette a comprare asset esotici a caso, mentre nel mondo crypto avviene molto più spesso.

Questo in parte è dovuto alla facilità con la quale si possono comprare e vendere asset anche in parti molto piccole, cosa non sempre altrettanto vera o immediata nel campo azionario.

Questa però è solo una parte della verità perché, l’altro 50%, è racchiuso nel fatto che ci sia un’euforia e una voglia di “non perdere il treno” che porta a quella che sembra una ricchezza facile.

Tale frenesia ha un termine tecnico che si chiama FOMO ed è molto conosciuto nel trading poiché è l’acronimo inglese di “paura di perderselo”, la sensazione di perdere un guadagno facile che scappa via sotto i propri occhi.

La fretta di entrare nel mercato anche quando non si hanno tutti i dati necessari per un’operazione oculata, è davvero il primissimo passo per il fallimento assicurato.

Investire in una moneta di cui non si sa assolutamente nulla e che potrebbe benissimo servire a qualsiasi cosa, è semplicemente e incontrovertibilmente sbagliato.

Non esistono se e ma, è come dare i propri soldi a uno sconosciuto per strada che promette di ritornare con il doppio in qualche giorno, un vero affare, no?

Siccome difficilmente si darebbero le chiavi patrimoniali personali a un passante di cui si sa appena il nome, allora perché dovrebbe esistere un universo nel quale li si dà a un passante (inteso come progetto sconosciuto) su internet?

Investire solo ciò che le proprie finanze consentono

Quando si va da un consulente finanziario in banca, questa persona ha l’obbligo di valutare il grado di rischio a cui si può esporre il cliente in base alle conoscenze che la persona ha dei prodotti finanziari.

Tale comportamento, anche se tecnicamente legale, è profondamente sbagliato in quanto l’individuo in questione potrebbe avere una situazione finanziaria precaria e non potersi permettere alcun tipo di avventura economica.

Persone con una famiglia a carico che vengono esposte a rischi altissimi per il semplice fatto di sapere cosa sono i futures o altri derivati, è una cosa talmente stupida da risultare criminale.

Purtroppo queste sono le regole e su di esse si poggia il funzionamento delle banche ma, essendo che qui non ci sono questi vincoli, è doveroso calcolare da soli il proprio margine di perdita massimo.

Entrare nel mondo delle criptovalute con grandi capitali, scarse conoscenze e delle responsabilità economiche molto importanti che potrebbero essere compromesse da tali attività, è pura follia a prescindere dalle truffe.

Certo, tutti sanno che qui si può finire anche col perdere i propri averi, ma è la classica “scusa del fumatore” che vede i dati derivanti dal rischio delle sigarette ma si convince che lui sarà l’eccezione.

Potrebbe essere, i dati dicono che non sempre si fa una brutta fine, ma vanno considerati con cura anche gli scenari dove, purtroppo, le cose vanno nel verso sbagliato.

Se si ha un conto ristretto con delle incombenze da pagare nell’immediato futuro e pochissimi margini di manovra, allora sarebbe meglio mettere quei pochi spiccioli in asset più affidabili.

Al contrario, se i soldi non sono un problema, scommettere su criptovalute più esotiche (tenendo sempre a mente la possibilità che si rivelino truffe), non è un comportamento condannabile.

L’importante è sempre mantenere ben chiaro il punto della situazione, studiare le proprie mosse nei minimi dettagli ed evitare fonti non ufficiali che consigliano cose dalla dubbia provenienza.

Nessuno sa o può prevedere cos’accadrà in futuro ma, se ci si prepara adeguatamente a ogni scenario, allora difficilmente le cose potranno andare davvero male.

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