Assegno Unico: spetta anche al padre? Cosa c’è da sapere sul beneficio per i figli

L’Assegno Unico spetta anche al padre: ecco tutto quello che devi sapere sul beneficio riconosciuto verso i genitori con figli a carico.

L’Assegno Unico e Universale rappresenta una delle misure più richieste attualmente da parte dei genitori e delle famiglie nel 2024.

A questo proposito, spesso i genitori hanno difficoltà a capire quando possono accedere alla misura dell’Assegno Unico nei casi di genitori non sposati oppure divorziati.

In molti si domandano, quindi, se l’Assegno Unico e Universale spetta anche nei confronti del padre e quali sono eventualmente i casi in cui l’importo dell’AUU deve essere diviso tra madre e padre.

Ne parliamo in questo articolo.

Assegno Unico: a chi spetta

Innanzitutto, il primo aspetto da approfondire quando si parla dell’Assegno Unico per i figli a carico, per capire se spetta anche al padre, è necessario prendere in considerazione i destinatari della misura.

A questo proposito, possiamo affermare che tra le novità più importante dell’Assegno Unico c’è proprio quella che la misura è stata predisposta a sostegno della genitorialità, quindi per entrambi i genitori.

Effettivamente, l’obiettivo dell’Assegno Unico e Universale è proprio quello di offrire un aiuto economico ad entrambi i genitori al fine di permettere loro di mantenere la prole al meglio, godendo di un lieve beneficio da parte dello Stato italiano.

Questo significa che l’Assegno Unico deve essere diviso al 50% tra entrambi i genitori, sia per la madre che per il padre.

Vuoi sapere quando arrivano i pagamenti INPS dell’Assegno Unico? Ti suggeriamo la lettura del seguente articolo: Assegno Unico, quando arriva il pagamento INPS di aprile 2024? Le date ufficiali.

Come accedere all’Assegno Unico per il padre

In molti genitori si domandano come fare per poter far in modo che l’Assegno Unico venga corrisposto in egual misura ad entrambi i genitori.

A questo proposito, affinché anche il padre possa accedere alla misura economica dell’AUU è necessario seguire l’apposita procedura predisposta da parte dell’INPS.

In tal senso, sul portale istituzionale dell’Istituto INPS, si legge che:

In fase di compilazione della domanda, il genitore richiedente potrà indicare le modalità di pagamento prescelte, proprie e relative all’altro genitore.

Quindi in questo modo, sarà il genitore – indipendentemente dal fatto che si tratti della madre o del padre – che presenta la domanda all’INPS per l’Assegno Unico, che può fare richiesta del beneficio, indicando anche le modalità di pagamento scelte dall’altro genitori, che sia la madre o il padre.

Se, invece, il genitore richiedente non trasmette la modalità di pagamento dell’altro genitore, quest’ultimo, se esercente la responsabilità genitoriale, potrà comunque fare richiesta e compilare la domanda per l’Assegno Unico.

In questo caso, occorre accedere alla domanda con le proprie credenziali e procedere quindi in maniera autonoma all’invio e all’inserimento del metodo di pagamento dell’AUU.

In generale, ricordiamo che il pagamento della quota al secondo genitore richiedente, sia che si tratti del padre che della madre, va a decorrere dal mese successivo alla data di comunicazione della scelta di accredito, con un importo pari al 50%.

Assegno Unico per il padre: alcuni casi da conoscere

Una volta chiarito che l’Assegno Unico viene erogato con la percentuale del 50% ad entrambi i genitori, occorre poi evidenziare alcune casistiche, per capire effettivamente se il padre ha effettivamente diritto ad accedere alla misura per i figli.

Infatti, va detto che nei casi di affidamento esclusivo, il genitore in questione, che sia la madre o la padre, può fare richiesta del pagamento al 100% dell’importo spettante.

Tuttavia, occorre ricordare che anche in questo caso, l’altro genitore, che sia la madre o il padre, ha la possibilità di andare a modificare questa scelta, semplicemente effettuando accesso alla domanda mediante le proprie credenziali personali.

Nella pratica, il richiedente al momento della domanda dichiara che le modalità di ripartizione dell’Assegno Unico sono state accordate anche con l’altro genitore.

Ciononostante, resta la possibilità per il secondo genitore di modificare la scelta del primo, anche in data successiva all’invio della prima domanda.

Inoltre, è necessario precisare che la legge prevede che l’Assegno Unico spetta ad entrambi i genitori, sia al padre che alla madre, a prescindere dal versamento dell’assegno di mantenimento stabilito dal giudice o da chi convive con il minore. 

Leggi anche: Assegno unico, come avere più soldi: da aprile 2024, al via le domande per l’Isee corrente.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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