Assegno unico, come avere più soldi: da aprile 2024, al via le domande per l’Isee corrente

Ecco i passaggi da seguire per avere più soldi per l’assegno unico. Da aprile 2024 si può inviare la propria istanza, entro e non oltre il 31 maggio.

Grazie all’Isee corrente, l’aumento dell’assegno unico è ad effetto immediato e anche retroattivo, se si fa pervenire la domanda prima del 31 maggio.

Ecco dunque i passaggi da seguire per avere più soldi per l’assegno unico.

Assegno unico, come avere più soldi ad aprile 2024

Quello cosiddetto “corrente” è uno strumento molto utile per abbassare l’Isee, tra l’altro, rispetto ad altri metodi, l’unico che consente di avere un effetto immediato sull’indicatore economico familiare.

Cos’è l’Isee corrente? Si tratta di un Isee a tutti gli effetti ma invece di riportare i dati di due anni fa, come accade per l’Isee ordinario, riporta quelli dello scorso anno.

In altre parole, l’Isee che tutti hanno al momento a disposizione, è quello relativo alla dichiarazione dei redditi (e della situazione patrimoniale) 2022.

Si chiama Isee ordinario.

Nel momento in cui invece si ricorre all’Isee corrente, è possibile far riferimento ai redditi e ai patrimoni dell’anno precedente (quindi del 2023).

Ci sono però delle condizioni da rispettare. Infatti, è possibile richiedere l’Isee corrente soltanto se i redditi o i patrimoni sono diminuiti sensibilmente nel corso dell’ultimo anno.

Aggiornando al ribasso l’indicatore economico familiare, di conseguenza anche l’importo dell’assegno unico aumenta.

Come aggiornare l’Isee per l’assegno unico

L’aggiornamento dell’ISEE è uno step fondamentale per essere certi di percepire l’importo spettante per l’assegno unico.

Chi non ha aggiornato l’Isee entro il 29 febbraio 2024, a marzo ha ricevuto l’importo minimo.

Fortunatamente, c’è ancora tempo per correre ai ripari: chi dunque, per un motivo o l’altro, non è riuscito a produrre il documento aggiornato, deve assolutamente farlo entro e non oltre il 30 giugno 2024, per non perdere gli arretrati.

Il consiglio è di mettersi in contatto con la sede Inps di competenza, farsi illustrare con precisione il problema e contattare un consulente oppure recarsi direttamente al CAF, per procedere all’aggiornamento dell’Isee ordinario.

Se però nel corso dell’anno 2023, i redditi (ma ora anche i patrimoni) si sono ridotti drasticamente (per svariati motivi personali oppure lavorativi), allora è ben il caso di informare chi di competenza e quindi richiedere l’aggiornamento dell’Isee, al fine di avere più soldi per l’assegno unico.

Non solo il bonifico mensile sarà più ricco ma, se l’aggiornamento perviene entro e non oltre il 31 maggio 2024, allora non si perderanno neppure gli arretrati.

L’Inps dunque provvederà ad erogare la differenza tra quanto percepito fino a quel momento e quanto invece effettivamente spettante, sulla base dell’importo dell’Isee corrente.

Qual è l’importo massimo dell’assegno unico

In base alle rivalutazioni per l’anno 2024 (e l’adeguamento per l’inflazione galoppante dello scorso anno), gli importi dell’assegno unico sono stati rivalutati al rialzo.

Per l’anno in corso dunque, l’importo massimo previsto per l’assegno unico è di 199,40 euro per figlio, se l’Isee risulta inferiore a 17.090,61 euro.

Quali sono le fasce di Isee per l’assegno unico 2024

A onor del vero, anche la soglia Isee per percepire l’importo minimo dell’assegno unico, è stata rivalutata al rialzo.

Questo significa che a oggi, chi ha un Isee superiore a 17mila euro annui, ha diritto all’importo massimo dell’assegno unico pari a circa 200 euro al mese, per ogni figlio minore (mentre in precedenza tale importo era fissato a poco più di 15 mila euro).

L’importo minimo erogabile, per il 2024, è invece di 57 euro e spetta a chi ha un Isee superiore a 45.574,96 euro.

Come è ben evidente, tra l’importo massimo e quello minimo, si comprende una molteplicità di somme differenti di assegno unico, ognuna di esse relative a diverse fasce di Isee.

In media, per avere un’idea dell’importo spettante, si scalano circa 5 euro per ogni 1.000 in più di reddito Isee.

Come abbassare l’Isee 2024

Ci sono diversi modi per abbassare l’Isee, anche senza toccare reddito né patrimonio, né tantomeno cambiare residenza, come in molti nuclei familiari invece avviene.

L’alternativa legale esiste e a oggi risulta ancora più vantaggiosa, perché il Governo ha introdotto delle maggiorazioni, nel momento in cui si verifica questo lieto evento in famiglia: mettere al mondo un altro figlio.

Avere un altro figlio a carico infatti permette di abbassare il valore Isee per il nucleo familiare e di percepire quindi una assegno unico mensile più elevato.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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