Ci sono delle novità sul Superbonus 110% per quanto riguarda i condomini: il Governo ipotizza una proroga fino al 2024, ma solo per i cantieri che sono stati avviati entro quest’anno.
Entrano in gioco nuovi paletti per ottenere la misura edilizia che consente di effettuare interventi di ristrutturazione e riqualificazione in chiave energetica: primo fra tutti lo stato di avanzamento dei lavori.
Ecco tutte le ipotesi del Governo e cosa cambia con la proroga del Superbonus per i condomini.
Superbonus 110, possibile proroga per i condomini
Il primo obiettivo del Governo, con l’ipotesi di proroga del Superbonus per i condomini, è quello di salvare i cantieri attualmente posti in essere e al tempo stesso tutelare coloro che hanno avviato i lavori.
La scadenza per il Superbonus 110% è fissata al 31 dicembre 2023 – per coloro che hanno deliberato entro novembre 2022 -, mentre a partire dal 1° gennaio 2024 la detrazione massima per i condomini scende al 70%.
Considerando che nella maggior parte dei casi i cantieri sono in ritardo, il rischio di pagare “di tasca propria” è altissimo: ecco per quel motivo si pensa a un’estensione dei termini per il godimento della detrazione piena sul Superbonus 110.
La proroga delle scadenze sembra ormai inevitabile anche per i condomini, ma con precisi paletti, così come avvenuto per le villette con il decreto Omnibus (che ha esteso i termini dal 30 settembre al 31 dicembre di quest’anno).
Proroga Superbonus per i condomini: chi potrà averlo nel 2024?
Secondo le ultime indiscrezioni, pare che la proroga del Superbonus al 2024 riguarderà solo i condomini: sono queste le categorie che possono ottenere la detrazione massima, ma solo a precise condizioni.
Inizialmente era stata disposta la proroga al 25 novembre per la presentazione della Cila, che avrebbe permesso di avviare i lavori con la detrazione massima: così era scattata la corsa alla Cilas, presentata da molti e rimasta persino in sospeso in certi casi. Il Governo punta a una norma che dice: chi non è partito con i lavori fino ad oggi, non potrà partire.
L’ultima data utile per l’avvio dei lavori, dunque, potrebbe essere fissata al 30 settembre di quest’anno, alla peggio.
Come anticipato da Il Messaggero, inoltre, una delle discriminanti per ottenere il Superbonus al 110% anche nel 2024 potrebbe essere proprio lo stato di avanzamento dei lavori: questo è il parametro che consente di ottenere la detrazione piena anche nel 2024.
Le ultime ipotesi parlano di una proroga per i condomini che non completeranno i lavori entro il 2023, ma solo con uno stato di avanzamento di almeno al 60%, o una percentuale non troppo lontana da quest’ultima.
Il Superbonus fa venire “mal di pancia”
A pensare al superbonus mi viene mal di pancia, ha effetti negativi sui conti pubblici, ingessa la politica economica, non lasciando margine ad altri interventi.
Queste le parole del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che è intervenuto sul bonus edilizio la scorsa domenica al Forum Ambrosetti di Cernobbio.
Ancor più della proroga e delle imminenti scadenze, il vero problema del Superbonus (secondo molti esponenti politici) sono i costi della misura.
Basti pensare che da una previsione di spesa quantificata in 36,6 miliardi per il Superbonus e in 5,9 per il bonus facciate si è passati con la Nadef del 2022 a 61,2 e 19 miliardi.
Proprio a Cernobbio, il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha aggiornato le cifre spiegando che “ad oggi abbiamo pagato 21 miliardi e abbiamo un conto da pagare di 109 miliardi“.
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