L’inflazione USA manda le Borse in rosso, oggi focus sul PIL dell’Eurozona

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi.

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi. A pesare sulle Borse sono stati i dati dell’inflazione degli Stati Uniti relativi a gennaio, che hanno evidenziato una forte resilienza. L’indice dei prezzi al consumo ha segnato un rialzo del 3,1% su base annuale, crescita superiore rispetto alle attese del mercato fissate al 2,9% (+3,4% a dicembre). Su base mensile il CPI ha mostrato una variazione del +0,3% (attese per un +0,2%, mese precedente +0,2%). La misurazione core ha mostrato una crescita del 3,9% contro le attese al 3,7% (+3,9% a dicembre).

Su base mensile il dato core è stato pari allo 0,4%, superiore alle attese (a dicembre +0,3%). I dati, considerando anche quelli sul mercato del lavoro di gennaio, stanno allontanando l’inizio dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di tassi stabili in occasione della riunione del FOMC di maggio sono passate dal 39% al 58% dopo i dati sull’inflazione (a marzo è a circa il 90%). Sembra invece più fattibile un primo taglio a giugno, con una probabilità ora vicina al 50%.

Per quanto riguarda il Vecchio Continente, oggi gli operatori monitoreranno il PIL dell’Eurozona relativo al 4° trimestre 2023. Gli analisti si aspettano una lettura piatta negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Nel suo ultimo bollettino economico, la BCE ha comunicato di aspettarsi che l’economia dell’area euro abbia registrato una stagnazione nell’ultimo trimestre, mentre vede un modesto recupero della crescita nei primi tre mesi del 2024.

I MARKET MOVER

Oggi gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo per l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per l’Eurozona si attendono i dati del PIL del quarto trimestre 2023 e della produzione industriale (dicembre). Per gli USA si attendono i dati dell’EIA sulle scorte e la produzione di greggio. Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi dei componenti della Banca centrale europea de Guindos, Nagel e Cipollone. Lato Fed interverranno Barr e Goolsbee.

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