Che cosa è un RWA? Ecco i cosiddetti Real World Asset, nuovo interesse degli investitori

Se non li conoscete, oggi è il vostro giorno fortunato. Gli RWA sono sempre più nel mirino degli investitori ed ecco la ragione.

Cominciare a parlare di RWA potrebbe sembrare complesso, ma in realtà non lo è affatto.

Pensate all’oro, agli immobili, o ad altre tipologia di asset tangibili: i Real World Asset sono legati proprio a questi.

Gli asset a disposizione di un investitore sono tantissimi e scegliere i migliori a seconda di ogni periodo non è facile. Ma ognuno di noi sa che, nonostante i cambiamenti, ci sono dei settori che difficilmente scompariranno dall’oggi al domani. Gli RWA non fanno altro che trasportare un terreno di vostra proprietà all’interno della blockchain, trasformandolo in un token e scambiandolo come fosse una titolo qualunque!

Oggi scopriamo di che si tratta e come si fa, ma badate bene: è un concetto relativamente nuovo e che molte istituzioni stanno provando a convalidare.

Che cosa è un RWA?

Real World Asset, parole non troppo complesse da interpretare. Un RWA è infatti un asset reale, come potrebbe essere un contratto, le azioni di una società o un appartamento trasformato in token.

Si può scegliere tra due tipologie di token: fungibile, potremmo tokenizzare una proprietà in 10 parti e vendere ognuno dei segmenti come singoli NFT; per i non fungibili, tokenizzeremo la proprietà in un singolo NFT e potremmo usarla per richiedere un prestito oppure collateralizzare l’NFT stesso(con un valore reale).

Questa è una miglioria che viaggia già da qualche anno sul Web3, ma che ancora non è esplosa come si deve. Molti sono sospettosi, altri sono stati raggirati, ma questo genere di tokenizzazione ha diversi vantaggi.

RWA e Defi

Ma quale potrebbe essere lo scopo di un Real World Asset? Ovviamente la speculazione, che ormai accompagna dalla sua nascita la Defi, non può che essere una delle ragioni.

E proprio la Defi affronterà un’enorme upgrade dall’ingresso degli RWA. Questa integrazione renderà, infatti, la DeFi un concorrente alla pari delle banche e di altri istituti finanziari.

Perché? Un RWA consentirà di rimuovere le tradizionali restrizioni della finanza tradizionale. Tanto per fare un esempio, una persona potrebbe acquistare una casa in un altro Paese senza il bisogno di affrontare una lenta e complessa burocrazia.

Piccoli prestiti semplificati, contratti tokenizzati e la possibilità di scambiare rapidamente anche una casa con delle semplici azioni.

Perché scegliere gli RWA?

L’inerzia non è amica della crescita. La finanza tradizionale è bloccata in un sistema che non cambia, anche se dovrebbe. Con gli RWA abbiamo una chance: servizi di custodia, liquidità e protocolli di credito sono parte della ragione. Lo sviluppo e la diffusione degli asset digitali ha portato nuove necessità che oggi si rivelano assecondare la nuova categoria di token.

Un esempio sono i servizi di custodia, grazie al quale i nostri token sono al sicuro, conservati e custoditi all’interno di società terze che assicurano il valore dell’asset.

Altre ragioni potrebbero essere rappresentate dalla nascita di protocolli di credito che mirano a garantire maggiore sicurezza dalle transazioni fraudolente e nei pagamenti. Come anche le liquidity pool create ad hoc per concedere agli investitori maggiore liquidità in quei mercati come l’immobiliare da sempre meno liquidi.

Esempi di Real World Asset

Ci sono diverse società che ormai operano nel settore e che si stanno impegnando a favore degli RWA.

Pensiamo a Centrifuge, che permette di creare un fondo on-chain per Real Asset Token, legato tra l’altro ad Aave. Aave è un sistema di lending pool in cui si può scegliere di essere finanziatori o depositari.

Il principio alla base è molto semplice: non importa che tipo d’investimento vogliate fare, immobiliare, azionario, sulle materie prime, ecc. qualunque esso sia, potrete tokenizzarlo e farlo diventare un RWA.

So che può sembrare visionario, ma sta già accadendo!

Si tratta di un trend che potrebbe travolgere il 2023, specialmente se il mercato degli asset digitali dovesse riprendersi sul serio.

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Alcuni esperimenti: JP Morgan e Polygon

Mentre parliamo, infatti, alcuni importanti istituzioni si sono già messe all’opera.

Uno dei vantaggi degli RWA è sicuramente la rapidità d’esecuzione e perfino JP Morgan l’ha voluta mettere alla prova.

Sembra che sfruttando il layer-2 di Ethereum, Polygon, siano riusciti a scambiare valute tradizionali sotto forma di token e obbligazioni con grande successo. Questo non fa altro che accreditare l’idea che rendere token qualcosa di tangibile possa favorire oltre modo la vita di tutti i giorni.

E non solo ai cittadini, ma anche e soprattutto alle grandi istituzione! Già utilizzati come fonti di guadagno alternativo, hanno fatto la fortuna di società come Archblock e Adapt3r, che collaboreranno niente poco di meno che con le banche statunitensi.

Lo scopo? Tokenizzare e dare ai Real World Asset il giusto slancio!

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