Recensioni negative sul Web3, Coinbase mira ad azioni basate sulla trasparenza

Non è difficile intuire che il periodo non sia dei migliori per i "crypto provider" così Coinbase prova a incentivare azioni basate sulla trasparenza.

Attualmente molti utenti e investitori del settore crypto si sono tirati indietro.

I terremoti causati dagli ultimi scandali che hanno visto l’exchange FTX protagonista e Binance come portavoce della vicenda, hanno spinto gli altri provider di servizi basati su blockchain a farsi avanti per impedire il collasso del settore.

Uno tra i più eminenti è sicuramente l’exchange crypto Coinbase, ormai unico rivale di Binance in termini di utenti e volumi.

La società afferma che lo shock causato dal crollo di FTX, in seguito alle dure rivelazioni che hanno visto il CEO Sam Bankman-Fried coinvolto in alcuni intrecci truffaldini legati all’altra sua società, Alameda Research, è stato capace di allontanare fin troppi investitori di criptovalute e metaverso.

Insomma, sembra che la già vacillante fiducia rischi di scomparire del tutto nel prossimo periodo se le società continuano a “giocare” con il denaro degli utenti a loro insaputa.

Così Coinbase si fa portavoce del malcontento del Web3, spingendo verso azioni che possano rendere le società più trasparenti e, se necessario, anche a fornire prove delle proprie riserve capitali.

Perché? Così da rassicurare gli utenti e fare in modo che gli investitori possano prelevare il proprio denaro in qualunque momento, senza vedersene privati come successo con FTX.

Coinbase subisce ondata di prelievi

Dopo la caduta dell’exchange del CEO Sam Bankman-Fried, molte società stanno rischiando molto e si trovano comunque in ovvia difficoltà.

Perché? Dopo la caduta di un colosso da 32 miliardi di USD, la fiducia di trader e investitori è crollata e moltissimi provider hanno incontrato (o rischiano d’incontrare) problemi d’insolvenza, arrivando perfino a rischiare la bancarotta.

Pensate a Gemini, Genesis e BlockFi, di cui avevamo già parlato e che hanno subito alcuni dei contraccolpi più gravi da questa vicenda!

Coinbase è uno dei pochi che può vantare numeri al pari di Binance, pertanto resiste. Ma non senza altrettante difficoltà!

L’ultima grossa perdita del colosso crypto riguarda il prelievo di pochi giorni fa di 50.000 Bitcoin, per un valore pari a 1,5 miliardi di USD.

Potete immaginare cosa significa per un exchange crypto, giusto?

Capitale disponibile? La trasparenza degli exchange

Il problema non riguarda ovviamente solo questa società, ma è più diffuso di quanto si pensi.

Per questa ragione, il team dietro questa grande realtà del Web3 pone l’accento sulla questione dell’affidabilità e trasparenza, indirizzando l’attenzione verso azioni che mirino alla riconquista della fiducia degli utenti.

Una società come questa, pur riuscendo a resistere a certi scossoni, non può permettersi eventi catastrofici a catena.

Per questo motivo invita tutti i “colleghi di settore” a rendere quantomeno possibile per gli utenti accertarsi delle riserve di capitale dell’azienda, in modo da potere dormire sogni tranquilli!

I suggerimenti dell’exchange crypto a riguardo, poi, sono diversi.

Revisori esterni: trasparenza di Coinbase

Fidarsi serve a poco, servono ovviamente leggi e metodi chiari in merito al controllo delle riserve societarie.

Coinbase afferma di essere l’unica compagnia del Web3 capace di essere totalmente trasparente e affidabile in termini di riserve.

Come? Essa sfrutta una compagnia finanziaria esterna, una sorta di revisore esterno alla società che tiene d’occhio bilanci e asset dell’exchange.

Questo metodo utilizza anche prove crittografiche e sottopone i loro dati finanziari a revisioni trimestrale per poi archiviare anche i bilanci annuali certificati presso la SEC.

Questo revisore esterno può anche chiedere di spostare somme di denaro da un indirizzo all’altro per essere certo che questi appartengano a loro.

Insomma un metodo interessante, ma in continua evoluzione con alcuni consigli e proposte che la società avanza anche per gli utenti.

Proposte Coinbase per controllare fondi personali

Come proprietari dei nostri fondi, la compagnia suggerisce anche alcuni modi per accertarsi autonomamente.

Coinbase suggerisce di usare la cosiddetta Proof of Reserve, con cui possiamo richiedere a una piattaforma di rivelare i propri indirizzi e la prova del possesso della chiave crittografica di riferimento.

Questa PoR può essere anche richiesta da terze parti, cioè da un revisore esterno!

Un altro metodo per controllare l’attendibilità e la presenza dei nostri fondi sembra essere la PoRL (Proof of Reserve-Liability) che dovrebbe poterci mostrare anche le eventuali passività totali.

Problemi e difetti?

Purtroppo non è tutto sempre così semplice.

Controllare l’affidabilità delle riserve economico/finanziarie di una società non è sempre così facile e ovviamente ci sono dei lati bui che risultano difficili da portare alla luce.

Per esempio, pur facendo affidamento su una Proof of Reserve o PoRL, non si può tenere conto di eventuali prestiti a carico della società che potrebbero incidere sul bilancio o le riserve.

O, ancora, pur facendo affidamento su una PoRL, si potrebbero avere problemi di privacy in merito alla possibile divulgazione di dati personali degli utenti e delle loro abitudini di trading in merito alla piattaforma.

Insomma non si è esenti da rischi e per questo Coinbase vuole incentivare nuove azioni affinché gli utenti si fidino ancora!

Leggi anche: Lady Crypto, chi è Caroline Ellison e come ha portato FTX alla bancarotta

Coinbase’s 2023 Crypto Community Fund

L’exchange crypto rivale di Binance è intenzionato a fare la differenza.

Non vuole affidarsi troppo ai metodi già applicati nella propria piattaforma e a disposizione degli utenti, ma vuole creare un sistema decentralizzato in cui gli user possano fidarsi semplicemente di matematica e statistica.

A questo scopo nasce Coinbase’s 2023 Crypto Community Fund!

Si tratta di un fondo in cui la compagnia ha già versato 500.000 USD per supportare persone o team che vogliono progredire nella contabilità on-chain, nella tutela della privacy e nella trasparenza.

Chissà che la piattaforma non torni così a superare Binance!

Leggi anche: Binance diventa il N.1: CEO “CZ” prova anche ad acquistare Voyager Digital

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