Call center: blocca le chiamate moleste! Ecco come fare

Arrivano a tutte le ore e nella maggior parte delle occasioni ci disturbano: parliamo delle chiamate moleste dei vari call center. Scopriamo come difenderci!

Arrivano a tutte le ore e nella maggior parte delle occasioni ci disturbano: parliamo delle chiamate moleste dei vari call center. Ci chiedono di cambiare fornitore di elettricità, gestore del contratto telefonico o di aderire all’ultima promozione per risparmiare sul gas. Gli operatori che effettuano queste chiamate sono dei lavoratori e come tali vanno rispettati. Ma quando, nel corso della stessa giornata, arriva l’ennesima chiamata da un call center, chi la riceve la ritiene molesta e le risposte non sempre sono le più cortesi di questo mondo.

Chi ha un qualsiasi numero di telefono, non importa se fisso o di cellulare, ha la possibilità di iscriversi al registro pubblico delle opposizioni, proprio per evitare di essere sommerso dalle chiamate che arrivano dai vari call center. Il problema è che benché ci si sia iscritti, le chiamate continuano ad arrivare: a questo punto il consumatore cosa deve fare per potersi tutelare?

Call center, quando una telefonata diventa una seccatura

Alzi la mano chi, almeno una volta, ha ricevuto una chiamata una chiamata da un call center in un momento scomodo della giornata: mentre si sta guidando, quando si è in ritardo o nei momenti che si vogliono dedicare alla famiglia. Ricevere una chiamata in un qualsiasi momento della giornata ed essere bombardato dall’ennesima campagna pubblicitaria è realmente antipatico. Anche perché le chiamate dai call center sono un po’ come le caramelle: sai quando cominciano, ma non sai quando finiscono. Troppo spesso gli operatori continuano a chiamare lo stesso utente, nonostante lui abbia chiaramente detto che la proposta non gli interessa.

Quello che abbiamo di fronte è un vero e proprio telemarketing aggressivo, che il più delle volte fa più male che bene. Non solo a chi riceve le telefonate, ma anche alle stesse aziende che lo utilizzano. Adesso, però, esiste finalmente la possibilità per non farsi chiamare più dai call center: una recente legge ha esteso anche ai telefoni cellulari la possibilità di iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni, una possibilità che in passato era concessa solo ai numeri fissi. In estrema sintesi il Rop, abbreviazione proprio di Registro Pubblico delle Opposizioni, è stato potenziato, diventando una sorta di blacklist nella quale chiunque può iscriversi. Inserendo il proprio numero di cellulare, di fatto, si vieta ai call center di effettuare delle chiamate al proprio numero. Non potranno telefonare nemmeno i sistemi automatici, che negli ultimi mesi stanno sostituendo gli operatori fisici in carne ed ossa.

Effettuare l’iscrizione al Rpo, sostanzialmente, è un modo legale per opporsi alla ricezione delle chiamate dei vari call center. L’utente, attraverso l’iscrizione, dichiara che questo tipo di chiamate sono indesiderate. Una volta effettuata l’iscrizione, gli operatori saranno costretti a consultare il Rpo prima di effettuare le chiamate: nel caso in cui dovessero effettuare una chiamata ad un soggetto che è nell’elenco, violano la normativa sulla privacy.

L’iscrizione al Rpo è una forma legale di opposizione anticipata alla ricezione di chiamate di telemarketing di qualsiasi tipo: è l’utente, infatti, a decidere che quel tipo di telefonate è indesiderato. Gli basta iscriversi al Registro e non deve fare null’altro. Da quel momento non si riceveranno più telefonate sgradite. Gli operatori sono obbligati a consultare il Rpo prima di fare le chiamate, e, se nonostante ciò telefonano ad un numero iscritto nell’elenco, violano la normativa sulla privacy e rischiano pesanti sanzioni. Ecco, quindi, come non farsi chiamare più dai call center. Ora vediamo in dettaglio la procedura per ottenere questo risultato di stop ai fastidi telefonici.

Call center e registro pubblico delle opposizioni!

Il D.P.R. n. 178/2010, la Legge n. 5/2018 e il D.P.R. n. 149/2018 hanno previsto l’istituzione del Registro pubblico delle opposizioni. Questo servizio permette agli utenti di opporsi alla ricezione delle telefonate, che abbiano come finalità delle promozioni commerciali. Nel momento in cui l’utente si iscrive a questo servizio, esprime il proprio rifiuto a continuare a ricevere delle chiamate promozionali da parte di un qualsiasi call center.

Questo registro esiste dal 2011, ma fino a poco tempo fa dava la possibilità di inserire unicamente i numeri di telefono fissi. Una recente riforma legislativa ha esteso e potenziato il servizio e dal prossimo 27 luglio 2022 potranno aderirvi anche quanti abbiano delle utenze telefoniche mobili. questo significa che sarà possibile iscrivere al Rpo qualsiasi numero telefonico, fisso o mobile, di cui si è intestatari, compresi quelli riservati che non figurano negli elenchi telefonici pubblici. L’iscrizione nel Rpo ha efficacia a partire da 15 giorni dopo la data in cui è avvenuta, e cancella automaticamente tutti i consensi che il consumatore potrebbe aver fornito in precedenza per ricevere chiamate contenenti proposte commerciali.

Come iscriversi al Rpo

Sarà possibile iscriversi al Rpo attraverso una di queste modalità:

  • attraverso la procedura online, compilando via web la scheda presente sul sito ufficiale del registro delle opposizioni. Questo, senza dubbio, è il modo più pratico e veloce;
  • attraverso una telefonata, chiamando al numero verde 800 265 265 e seguendo le istruzioni vocali fornite dal risponditore;
  • a mezzo raccomandata da inviare al seguente indirizzo: Gestore del Registro pubblico delle opposizioni – Abbonati, ufficio Roma Nomentano, casella postale 7211, 00162 Roma (occorre indicare il numero di telefono che si vuole registrare ed allegare una copia del proprio documento di identità);
  • con e-mail, compilando il modulo presente sul sito ufficiale del Rpo e inviandolo per posta elettronica all’indirizzo: [email protected].
Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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