Non sempre vengono redatti testamenti pubblici, ovvero depositati da un notaio; possono essere, invece, affidati segretamente ad una persona di fiducia. Quando una persona muore, in genere, le volontà testamentarie vengono rivelate subito.
Ciò non accade, però, nei casi in cui il testamento viene conservato tra i propri documenti. Si tratta di tutti quei casi in cui il testamento viene redatto in segreto, senza proferire parola con nessuno. Cosa accade, allora? Quando viene redatto il testamento privatamente, dovrebbero essere gli eredi a reperirlo.
Ma come abbiamo detto, può capitare che il testatore non comunica a nessuno di avere scritto il documento. Ebbene, la curiosità si fa avanti e si vorrebbe sapere se una persona ha fatto testamento oppure no.
Come fare per saperlo in modo legittimo? Si può conoscere il testamento quando il testatore è ancora in vita? Senza anticipare nulla, devi solo sapere che la risposta non è scontata come sembra!
Come sapere se è stato fatto testamento?
Non c’è una sola forma di testamento. I modi per fare testamento sono diversi, in relazione anche a come si vuole conservare oppure divulgare.
I tre tipi fondamentali sono il testamento pubblico, segreto e olografo.
Il testamento pubblico è la tipologia classica. Viene redatto da un notaio con un atto pubblico, in presenza del testatore e di due testimoni. Il testamento segreto viene redatto dal testatore, consegnato successivamente al notaio per farlo custodire. Solo alla morte del testatore, il notaio pubblicherà il testamento e convocherà gli eredi. Il testamento olografo viene redatto dal testatore e conservato da lui stesso oppure affidato ad una persona di fiducia.
Come sapere se è stato fatto testamento? Dopo la morte di un parente, il notaio, sia nel caso di testamento pubblico o segreto, curerà tutti gli adempimenti e convocherà gli eredi per informarli del suo contenuto.
Nel caso in cui, il deceduto aveva redatto il testamento olografo affidandolo ad una persona di fiducia, essa, dopo la morte del testatore, dovrà consegnarlo al notaio per farlo pubblicare. Un discorso analogo va fatto per un familiare che trova il testamento del deceduto conservato in casa oppure in qualsiasi altro luogo, come la cassetta di sicurezza della banca.
Cosa succede quando si nasconde il testamento?
Come trovare un testamento? Si comprende bene che potrebbe causare qualche problema la ricerca del testamento segreto.
Per reperire un testamento, sia pubblico che segreto, è possibile:
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Rivolgersi al notaio;
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All’Archivio notarile distrettuale, se il notaio è deceduto oppure ha cessato la sua attività;
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Fare richiesta al Consiglio notarile;
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Consultare il Registro Generale dei Testamenti.
Tuttavia, per poter conoscere l’esistenza del testamento e avere tutte le informazioni, il testatore deve essere deceduto. Nascondere il testamento è reato. Pertanto, chiunque trovi il testamento di un parente e, magari non contento delle volontà testamentarie, lo distrugge o lo nasconde commette il reato di soppressione o occultamento di atti. Si nasconde o si distrugge un testamento, per esempio, quando non si è contenti del contenuto e si spera di avvantaggiarsi e, di conseguenza, arrecare danno agli altri eredi.
Naturalmente, chi commette questo reato rischia il processo penale, ma viene anche escluso dalla successione non avendo più la possibilità di ereditare beni, neppure quelli che gli spettavano di diritto in base alle quote di legittima.
Si parla dell’esclusione dalla successione come indegno e viene disposto dall’articolo 463 del Codice Civile:
“[…] chi ha soppresso, celato o alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata […]”.
Il notaio può rivelare agli eredi la presenza di un testamento?
Il notaio non può rivelare agli eredi la presenza di un testamento quando il testatore è ancora in vita.
La legge vieta, infatti, ai notai di fornire informazioni, leggere, dare una copia o permettere l’ispezione degli atti e far conoscere il contenuto del testamento agli eredi. Solo al testatore oppure ad una persona munita di un apposito mandato, il notaio può far leggere il contenuto del testamento. In ogni caso, il notaio può rivelare la presenza del testamento solo e unicamente dopo la morte del testatore.
Tuttavia, c’è anche il risvolto della medaglia. Il suddetto obbligo non vale per il testatore. Egli, infatti, può liberamente e autonomamente decidere di rivelare la presenza di un testamento e il suo contenuto agli eredi, sia che decide di scrivere un testamento pubblico che segreto, sia se lo ha consegnato al notaio sia ad una personale di fiducia.
Ovviamente, se ha fatto testamento e non ha intenzione di farlo presente e comunicare le volontà testamentarie agli eredi, nessuno può venirne a conoscenza se non dopo il suo decesso.
Ricordiamo, infine, che il testamento è ritenuto valido solo quando il testatore, al momento della redazione del documento, è capace di intendere e di volere.
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